mercoledì 29 settembre 2010

Gli esoscheletri da combattimento ed i Mastini dell'Aria

Giusto un'incursione per raccontare un paio di cose. La prima è relativa a questo articolo, dove si parla dello sviluppo dei primi esoscheletri da combattimento. Non passerà molto tempo prima che si vedano dei simpatici Mecha aggirarsi sui campi di battaglia. Oddio, visto che questo è il mondo reale e non un manga frutto di un disegnatore pazzo ed alienato dalla vita dubito che saranno pasticciosi e colorati tipo questo: 

Ma più un qualcosa di sobrio e funzionale come..


Ma tant'è, l'importante è il passo avanti. Poi già aspetto al varco i soliti puristi venire a raccontarmi che l'uso di un potenziamento meccanico non ti rende un vero uomo e tante cazzate, peccato che il medioevo sia finito da un pezzo, e se è per questo anche un'armatura è considerabile potenziamento meccanico.

Cambiando argomento questa notte ho fatto un sogno strano dei miei. Eravamo confinati in questa specie di accampamento/baraccopoli in attesa di essere richiamati in servizio. Ero un pilota di caccia, spaziale penso, e nell'attesa mi intrattenevo con una mia collega, ovvero Kara Thrace. Mi raccontava di come fosse morta durante un volo, ma le avevano salvato il cervello e le avevano ricostruito un nuovo corpo a partire dai suoi geni; era rimasta fuori gioco per 6 anni in attesa che il suo nuovo corpo maturasse fino ai 16 anni e che si adattasse al suo cervello di adulta, ma ora era tornata nel giro, un po' rincoglionita ma ancora attiva.
Passeggiavamo io e lei su e giù per questo accampamento di avventurieri pazzoidi, fino al momento in cui un colonnello ci ha fatto visita per annunciarci che le alte sfere avevano richiesto espressamente la convocazione dei Mastini dell'Aria per una missione.
Euforia, bestemmie, bevute, urla, bagagli, altre bestemmie e pronti a partire!

La sveglia mi ha impedito di scoprire di che missione si trattasse..
Comunque ora voglio un esoscheletro da combattimento..

martedì 28 settembre 2010

Aggiornamenti..

Sono un po' di corsa ultimamente, tra impegni vari. Lascio solo una piccola notiziola che non può che farmi piacere.



Italian wine voted world's best red

Sandro Chia's Brunello wins International Wine Contest

(ANSA) - Florence, September 21 - A 2004 Reserve Brunello di Montalcino produced by the Castello Romitorio vineyard won this year's International Wine Challenge (IWC) for being the world's best red wine.

The vineyard is owned and operated by artist Sandro Chia, a leading member of the 1980s Italian Transavanguardia movement and a native Tuscan.

The awards of the 27th IWC, which saw blind tastings of over 10,000 wines, were handed out at a gala dinner in London Monday night.

Contest judges described the Brunello produced by Castello Romitorio as "deep, intense and slightly brooding on the nose: leather, hints of tobacco and violets. Red fruits dominate on the palate".

Experts last year said that Brunello 2004 was a 'five-star' vintage, the highest ranking possible.

''Brunello 2004 is truly outstanding, both powerful and elegant, a wine which can be aged for a long time,'' observed winemaker Patrizio Cencioni, head of the consortium of Brunello producers.

Brunello di Montalcino is perhaps Italy's finest wine and certainly among the best in the world.

Its popularity has been rising steadily in the United States, which consumes 25% of the Brunello on the market and some 45% of all quality wine produced in Tuscany, the so-called 'Super Tuscans' Brunello was at the center of a trade dispute with the US a couple of years ago after it was reported that some producers were allegedly blending their wine with Sangiovese grapes other than those grown in the Tuscan town's boundaries.

This meant that the wine did not qualify for the official Brunello DOCG designation and, for the Americans, this represented a case of fraud.

The dispute was resolved when the Italian agriculture ministry set up a special body and process to certify Brunello's authenticity.

This year's IWC saw Marks & Spencer Puligny Montrachet 1er Cru Les Chalumeaux 2007, Jean Pascal & Fils, picked as the best white wine; Charles Heidsieck Millésime 2000, Champagnes P.& C.

Heidsieck as the best sparkling wine; Viña AB Amontillado Seco, Gonzalez Byass, the best fortified wine; and Sämling Trockenbeerenauslese 2007, Hans Tschida, as the best sweet wine.

Italy's Lambrusco Reggiano Concerto 2009, Ermete Medici, won the IWC Great Value award for a sparkling wine.

Chiaro? Shut the fuck up California and France!

venerdì 24 settembre 2010

Voglio tornare bambino!

Si chiama "Allenati per la vita" ed è un progetto di addestramento militare per tutti gli studenti della Lombardia. Prevede pattuglie di ragazzi istruiti da militari in congedo a sparare con pistole ad aria compressa, a tirare con l'arco, a sperimentare tecniche di arrampicata e primo soccorso, a sopravvivere in ambienti ostili come in guerra. Lo hanno voluto i ministri dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Difesa, Ignazio La Russa.
Lombardia, corsi militari a scuola
Il protocollo d'intesa che dà il via ai corsi (che avranno valore come credito formativo) in tutte le province lombarde è stato siglato dala direzione scolastica della Regione e dal comando militare dell'Esercito. Ma - come riporta il quotidiano La Repubblica - ha già scatenato le polemiche. A partire dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana, il primo a segnalare l'iniziativa, che parla di "una scelta che sa di antico".




Contrastare il bullismo

Chi l'ha ideato parla di volontà di far rivivedere ai giovani esperienze di sport e giochi di squadra, ma anche di avvicinare la realtà scolastica alle Forze armate, ai corpi dello Stato. Oltre all'esigenza di combattere il bullismo grazie al lavoro di squadra che aumenta l'autostima e il senso di appartenenza a un gruppo.

Ma l'opposizione in Consiglio regionale non la pensa così: il consigliere della Sinistra ecologica libertà, Chiara Cremonesi, ha chiesto il ritiro immediato del protocollo. Si tagliano materie importanti e si colpisce la qualità dell'insegnamento, compromettendo il futuro di un'intera generazione di studenti. Ma li si addestra a sparare" accusa Cremonesi.

Ok, a parte la stronzata del contrastare il bullismo (ripigliatevi, il cosiddetto bullismo esiste ed esisterà sempre, fa parte della crescita anche quello, solo che una volta non c'era youtube, e magari meno maniaci sessuali e meno zoccole che la danno via per una ricarica telefonica), questa cosa è decisamente una figata. Se ben organizzata, altro che scout e preghierine: quanti non vorrebbero andare a scuola quando il mercoledì pomeriggio si insegnano mimetizzazione, armi bianche, tiro con l'arco, armi leggere, esplosivi, tecnica di combattimento a mani nude, come costruire il napalm in casa, come dare fuoco al vicino casinista, costruzione di trincee e rifugi anti aerei, nuclearizzazione di massa e.. 

Ok, forse un po' ho esagerato..

PS: ok, hanno smentito tutto, non è così divertente come vagheggiato nel primo articolo, però ha un senso comunque..

(ANSA) - ROMA, 24 SET - ''Le polemiche nate dopo la firma del

protocollo Allenati per la vita sono assolutamente infondate e

finalizzate solo alla distorsione del progetto''. E' quanto

afferma in una nota il ministero dell'Istruzione, commentando le

critiche venute da piu' parti all'iniziativa che è stata siglata

dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell'Esercito

della Lombardia.

  Il protocollo, ricorda viale Trastevere, ''non è stato firmato

dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da

alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a

partecipare ma non erano presenti né alla firma né alla

cerimonia. L'attività, nata in maniera sperimentale cinque anni

fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre

2007, sotto il governo di centrosinistra''.

   ''E' un' attività sportiva complessa e articolata che ha come

primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di

lavorare in gruppo e di cooperare e l'acquisizione di competenze

nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è

affatto finalizzata all'esaltazione della cultura militare, come

riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo

infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni

di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla

realizzazione delle attività'', prosegue la nota.

   ''Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante,

sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria

compressa. Non sono attività paragonabili a tecniche militari,

bensì sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono

dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate,

dettate solo dalla volontà di infangare un'iniziativa a cui

aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari,

nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione",

conclude il Miur.

(ANSA).

giovedì 23 settembre 2010

Le cosiddette inchieste delle Iene

Ieri sera mi è capitato di guardare un pezzo della trasmissione "Le Iene" su Italia1, nello specifico un servizio sulla Tirrenia, la compagnia di traghetti.

Il succo della questione era che la Tirrenia è in crisi devastante e rischia di lasciare a casa 3500 persone. E fin qui d'accordo. Poi il servizio parlava di queste 4 navi, costate moltissimi soldi ed inutilizzabili perché inadatte al mare grosso, costose, carburante costosissimo, etc etc etc.
E anche qui nulla da dire.

Poi però sono partiti con le stronzate: serie di interviste a dipendenti, operai e impiegati della Tirrenia, baristi del porto di Genova e chi più ne ha più ne metta, per farsi raccontare lo stato delle casse della compagnia, il perché è andata in crisi e cose di questo tipo.
Già da questo si può capire il livello del servizio, come se per sapere le specifiche tecniche del nuovo windows io andassi a chiedere al messicano che pulisce i vetri fuori dalla sede distaccata della Microsoft.

Purtroppo il servizio proseguiva, sempre al porto di Genova, per andare a vedere una di queste 4 navi della Tirrenia ferma in porto. La nave non è più operativa e rimane ferma lì in attesa che qualche stronzo se la compri: la Iena (non ricordo quale sia) sale sulla nave ed incontra uno dell'equipaggio, fa le solite domande per capire quanti soldi prende (1800€ al mese, mica male pure a lui), chiede cosa fanno sulla nave (tengono avviati i motori e fanno manutenzione), etc etc etc.
Commento sarcastico finale: "4 uomini, prendono 1800€ mensili per non fare nulla". Peccato signora Iena che una nave non la si può semplicemente abbandonare in porto in attesa di tempi migliori. I motori vanno fatti girare perché rimangano efficienti, bisogna fare giri di controllo, manutenzioni, e un po' di altre cose. Forse 1800€ sono troppi, forse non c'è tutto questo lavoro in fondo, ma non fare nulla è una parola grossa.

Poi la chicca finale: articolo del Secolo XIX recante i costi di mantenimento di quella nave. 1milione 700mila € l'anno. La Iena andava a denunciare il fatto che queste spese le paghiamo anche noi, perché la Tirrenia è a partecipazione statale.
E d'accordo. Ma.. Che devono farci con ste navi? Non le riescono a vendere, costa troppo usarle, hanno fatto una cazzata, ed ora? Bisogna pur mantenerle, non si possono colare a picco in mezzo al mare. Quindi di cosa stiamo parlando?

Questo è il tipico servizio delle Iene, argomento interessante, lo scandalo e quindi il servizio sono garantiti, ma non paghi buttano tonnellate di carne al fuoco, sollevano polveroni, mischiano dati e traggono conclusioni a caso solo per aumentare l'impatto mediatico della cosa, alla fine tutto si risolve in nulla.

Altro che iene, branco di pavoni che si gonfiano e si agitano per far vedere illusorie piume..

martedì 21 settembre 2010

A un'altra vita!

L'altra notte ho fatto un sogno che mi ha fatto riflettere. Mi ha mostrato probabilmente una piega del destino, un percorso alternativo alla mia vita attuale, un'altra direzione percorribile, anche se sicuramente romanzata ed alterata dal sogno.

La mia ragazza partiva per 6 mesi di studio in Messico ed io odiavo il mio lavoro più di quanto lo odi ora, tanto da farmi decidere di mollare tutto e arruolarmi nell'esercito. Entravo in questa compagnia di esploratori alpini, i Cacciatori delle Alpi (non importa che in realtà sono un corpo volontario Garibaldino risalente alle guerre di indipendenza), facendo quindi i miei 3 mesi di addestramento intensivo: a fine addestramento avevo un paio di settimane di licenza e ne ho approfittato per raggiungere la mia ragazza in Messico. Non le avevo raccontato nulla ancora, ed è quindi stato un certo shock partire da impiegato e ritrovarmi caporale.
Due settimane dopo ero su un aereo militare diretto in Afghanistan.

In realtà qui il sogno compie un salto temporale di 6 mesi e mi mostra semplicemente scendere da un altro aereo al termine del mio turno, raggiungere mia madre (che continua a piangere), riprendere un aereo per il Messico e raggiungere la mia ragazza.
Mi sono ritrovato con tre tatuaggi, di cui due mai visti ma anche interessanti, ed una vita completamente diversa.

Ma ero felice.
Che sia un segno?

domenica 19 settembre 2010

The Hurt Locker: psicopatici all'opera


Ieri sera mi sono deliziato della visione di questo film, The Hurt Locker. Trattasi di pellicola ambientata in Iraq e narrante le vicende del gruppo artificieri della compagnia Bravo. Il film è ben realizzato, alla fine mi è piaciuto, riesce a generare una certa tensione, la vicenda è ben strutturata ed i personaggi credibili.
Forse un attimo troppo lungo, ma tant'è.

Le cose più oscure però sono le seguenti:
  • In questo film ignorano tutte le regole d'ingaggio dell'esercito americano in Iraq. Blindano zone della città per disinnescare una bomba, un pazzo taxista sfonda un posto di blocco (probabilmente perché è ritardato) e nessuno, dico NESSUNO, gli spara. NESSUNO. Altro esempio, prima scena. Bomba da far brillare, il caposquadra artificieri si avvicina all'ordigno per piazzarci sopra il C4, compare un tizio con un cellulare: tutti ad urlargli di gettare il telefono, GETTA IL TELEFONO O TI AMMAZZO, GETTALO O SPARO, ZIOCANE SPARO, GIURO CHE SPARO, SPARO!!! Ma non spara nessuno. Questo attiva il telefono e la bomba esplode. Non spara NESSUNO. Ma sono rincoglioniti? Poi si giustificano dicendo "Non avevo una linea di tiro libera", ma intanto spara no? anche se prendi una tendina di frasche nel mezzo almeno riesci ad impedirgli di usare il telefono, no? Mha..
  • Ad un certo punto della vicenda compare Qui-Gon Jinn, bè o almeno l'attore che lo rappresentava. Fa parte di un gruppo di cacciatori di taglie, in ballo a recuperare il famoso mazzo di carte Iraqeno. A parte che vorrei capire perché nel suo gruppo ci sono uomini con il mantello marrone Jedi, proprio quello, ma finiscono in uno scontro a fuoco con un paio di cecchini cazzuti con la Kefiah e ne muoiono tre. Questi che a Najaf hanno catturato due uomini ultra blindati per il valore di 500mila sterle si comportano come delle pippe clamorose contro due pastori con la Kefiah. E si fanno salvare il culo dagli artificieri! Gli artificieri che sono in grado di usare un fucile Barrett in modo più efficacie di un maestro Jedi! Che gente, che livello..
  • Ad un certo punto compare niente meno che Il Killer Del Camion Frigo, preso paro paro dalla prima serie di Dexter, qui però fa il colonnello psicologo. Non starò qui a tirarla per le lunghe. Uno degli artificieri è in cura da lui, un giorno questo povero pirla di belle speranze gli dice che dovrebbe venire nella merda con loro per capire. Questo che fa? Va. E non solo va, ma ignorando qualunque prudenza muore come un cane. Poi uno si chiede perché gli Amaricani non sanno vincere le guerre..
Ci sarebbero un altro paio di cosette di poco conto, ma a parte queste cose che lasciano un po' perplessi è un bel film. 20 minuti in meno e sarebbe stato più piacevole, dura 2h e 10m.

Menzione d'onore al ragazzino che vende DVD porno alla base americana, quando gli fanno il culo perché il DVD che ha venduto si vedeva malissimo ed era fuori fuoco lui se ne esce con "Vaffanculo amico, è nuova tecnica di ripresa di Hollywood" o una roba del genere. Massimo rispetto.

venerdì 17 settembre 2010

Ipocrisia questa conosciutissima

Dal dizionario:

Perché oggi parto con l'ipocrisia? Molto semplice, ogni mattina prima di andare al lavoro guardo su Rai3 la rassegna stampa di Rainews24. Per mia somma disgrazia però, prima di potermi vedere Iman Sabbah che racconta le notizie estere (allego foto di questa professionalissima giornalista)



mi tocca sorbirmi gli ultimi minuti di "Istruzioni per l'uso" un devastante programma radiofonico di Emanuela Falcetti in cui fa domande a caso a personalità a caso su argomenti a caso: in teoria la trasmissione avrebbe lo scopo di dare appunto istruzioni per affrontare determinate situazioni, ad esempio una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, grazie alla competenza degli ospiti in collegamento telefonico.

Nel 90% dei casi in realtà finiscono a questionare su politica, tanto per cambiare. In questi giorni si fa un gran parlare del rimpatrio francese dei Rom: ora non voglio addentrarmi in quei meandri di leggi, intenzioni, polemiche e diffide che questa vicenda ha sollevato, ma porrò un quesito.

Perché in questo caso la domanda principale della Falcetti è stata "Ma se l'UE ha decretato una cosa, perché la Francia la ignora? Non deve adeguarsi alle decisioni comunitarie?" sottintendendo ovviamente che l'UE ha ragione, la Francia torto perché razzista e bastarda e quindi si deve immediatamente piegare a quella cricca di burocrati e banchieri che si nasconde sotto la bandiera azzurra stellata.

Peccato che tempo addietro, quando si parlava di divieti culinari europei sui prodotti italiani la stessa Falcetti si schierava totalmente a difesa del patrimonio culinario italiano, ergendo barricate contro i famosi burocrati di cui sopra.

Ecco qua, dunque, ipocrita nella sua disperata e giustizialista difesa delle decisioni prese dalla stessa istituzione  a cui ha sputato in faccia fino all'altro giorno.
Un po' come quando i collettivi invocano l'intervento del prefetto e della polizia per vietare le manifestazioni politiche degli avversari.
Uguale.
Stessa merda.
Il fatto è che nell'ambiente politico e degli opinion maker l'ipocrisia è di casa, figli tutti di uno stesso padre, è la coerenza che è stata bandita da anni da quelle lande.


martedì 14 settembre 2010

Nanotubi, ZuperRobots e altre lucine che lampeggiano

Leggo oggi questa notizia, relativa ai nuovi prototipi sulla pelle artificiale; aggiorna sui nuovi sviluppi della ricerca ed illustra alcune possibili applicazioni della pelle artificiale, la possibilità di costruzione di protesi umane più realistiche e restituire il senso del tatto ai mutilati, oppure la costruzione di robot "sensibili" in grado di lavare i piatti o maneggiare bicchieri senza distruggere ogni cosa.

Questo è solo un altro piccolo passo lungo un cammino iniziato molti anni fa con l'avvento dell'informatica e che si concluderà con l'autocoscienza artificiale e con la robotizzazione di massa.
L'automa, il robot o comunque la creatura artificiale da secoli a questa parte generano diffidenza e paura: è il risultato di superstizioni ataviche di origine ebraica e cristiana, ad esempio il Golem, poiché nella cultura europea precristiana abbiamo diversi esempi di robot umanoidi, dalle aiutanti del dio Efesto al gigante meccanico Talos, senza alcun tipo di terrore o paura. Se non il rispetto per il potere degli Dei.

Presto verrà il giorno in cui l'Umanità potrà confrontarsi con un'intelligenza simile alla sua eppur diversa, il giorno in cui i difetti congeniti dell'uomo potranno essere eliminati, in cui il potenziamento umano sarà una realtà ed avremo i mezzi e la volontà di esplorare e conquistare le stelle, non più bloccati in porto dalle avversità del tempo e dalla brevità della nostra esistenza.

Chissà se saremo ancora qua quel giorno.. Ad un'altra vita!


lunedì 13 settembre 2010

Frank The Tank - Old School

Questo week end mi sono sollazzato con un film decisamente interessante. Una di quelle belle commedie becere americane, con una buona metà del cast di attori comici lanciati dalla coppia Ben Stiller e Owen Wilson.
Nello specifico Will Ferrel nel ruolo di Frank The Tank e Vince Vaughn nel ruolo di Beani.

Sostanzialmente la storia racconta di questi tre amici più che trentenni che si ritrovano a fondare una confraternita semi illegale all'interno di un campus universitario: il film è decisamente fatto bene, comicità costante che porta ad un sorriso per un'ora e mezza, con molti accessi di risa devastanti.

Un'ora e mezza vola via come niente, è una di quelle commedie della vecchia scuola, sul livello di "Due single a nozze" o "L'invidia del mio migliore amico".

Da non perdere il personaggio di Frank The Tank, la scena del compleanno di Blue, il "reclutamento" dei confratelli e non spegnete prima di aver visto le scenette nei titoli di coda!

Voto 8

venerdì 10 settembre 2010

Strappa un testicolo al suo ex

L’ex la respinge: gli strappa un testicolo e tenta di ingoiarlo


Amanda Monti, di Liverpool (Inghilterra) ha preso decisamente male il fatto che l’ex fidanzato Geoffrey Jones, respingesse le sue avances ad un party al termine di una festa a casa di amici.
In un attacco di rabbia, la ragazza ha afferrato i genitali dell’uomo, e ha tirato con tutte le sue forze. Jones ha raccontato di essersi trovato nudo ed in preda ad un dolore lancinante: Amanda era riuscita a strappargli un testicolo. Non soddisfatta, la ragazza ha tentato di ingoiarlo, per assicurarsi che l’ex fidanzato non potesse riaverlo indietro, ma ha rischiato di soffocare ed ha dovuto sputarlo. Un amico di Geoffrey lo ha restituito all’uomo, con una frase che non rimarrà certo negli annali dell’intelligenza: “Questo è tuo”.
La ragazza è stata incriminata per lesioni ed in tribunale ha riconosciuto le sue colpe ed ha espresso profondo dispiacere per l’accaduto :“Non so cosa mi sia successo, non sono una persona violenta”. Alla fine, considerato che il giudice ha sottolineato la gravità delle lesioni ed il fatto che l’aggressione era stata “gratuita”, la Monti se l’è cavata tutto sommato a buon mercato: adesso sta scontando una pena a “soli” due anni e mezzo di reclusione.

Tratto da qui
Madò che ddddolore!!

giovedì 9 settembre 2010

I Mercenari - The Expandables

Ovvero: film cazzuto come da tempo non mi capitava di vedere.

Ieri sera in compagnia de Burzum, del Demolitore Giò, di Calo e di tal MetalCazi mi sono recato al cinema a vedere l'ultimo film di Stallone. Il trailer e la "critica" lo bollavano già come cagata colossale alla Rambo4, ma recensioni positive da parte di alcuni amici mi avevano instillato il dubbio eterno.

Saltata una serata ho quindi organizzato l'allegra brigata e ci siamo recati a vedere questa meraviglia. Non è iniziata nel migliore dei modi: sono uscito di casa due secondi prima che si scatenasse l'Ira di Giove sulla terra, composta da tuoni-fulmini-secchiate d'acqua-grandine grossa come chicchi d'uva-bestemmie copiose da parte mia.

Fortunatamente la mia macchina non ha riportato segni di sorta, abbiamo quindi preso i biglietti (grazie riduzione universitaria di 0,5€, poi dicono che l'istruzione non serve) e abbiamo atteso l'inizio del film.

La prima scena è ambientata su una nave del golfo di Aden, al largo della Somalia. Dei pirati somali (daje pirati!) minacciano di uccidere degli ostaggi. Intervengono quindi i nostri mercenari, prima cercando di pagare il riscatto, poi, dopo che i pirati iniziarono a gridare "vogliamo più soldi!", sparando ad alzo zero a tutti.
Da notare il magistrale personaggio di Ivan Drako che spara granate in faccia alla gente e cerca di impiccare un pirata già morto.
"Ma che diavolo fa?"
"Impicca un pirata"
"Ma che cazzo dici.. Gunner che cazzo fai?"
"Impicco un pirata!"
"Smettila, noi non lavoriamo così"
"Uff, li ho sempre impiccati i pirati, eddai!"

Non sto qui a raccontarvi tutta la storia, ve lo andate a vedere se vi interessa il genere, ma posso dire che "I Mercenari" è un ottimo mix tra azione, testosterone, prese per il culo, armi fighe e tamarrate.
Da notare lo studio da tatuatore di Mickey Rurke (che non avevo riconosciuto), ritrovo abituale di belle donne, moto potenti, sfide di lancio di coltelli e tatuaggi con teschi e polli negri.

Non cercate introspezioni o un grande spessore di trama, non ne troverete se non in minima parte, quello che troverete sono esplosioni, combattimenti a mani nude meritevoli, insulti e pistole, il tutto condito dal cameratismo assoluto tra i mercenari. 
Sylvester Stallone ha prodotto un film d'azione di alta qualità e, nonostante i suoi 64 anni suoni, ancora fa la sua porca figura come attore.

Unica pecca? Jet Li fa figure di merda per tutto il film. Ma a me sta sui coglioni, quindi va bene così..

Voto finale 8







mercoledì 8 settembre 2010

Acqua, olio e zucchero

Nel mondo ci sono alcune popolazioni, culture, pietanze, musiche, tradizioni che sono rimaste isolate e fondamentalmente incontaminate nonostante fossero circondate da culture straniere.

Sono tutte quelle culture dotate di una forte identità, oppure totalmente incompatibili con quelle che le circondano di modo che, naturalmente o forzatamente, sono rimaste isolate.

Consideriamo ad esempio una goccia d'olio lasciata cadere in un bicchiere d'acqua. Potranno passare anche giorni e settimane, non importa quante volte il contenuto del bicchiere sarà mescolato, la sostanza oleosa rimarrà comunque in superficie, senza fondersi con l'acqua sottostante.


Se invece nel nostro bicchiere d'acqua lasciamo cadere un granello di zucchero, esso si scioglierà senza problemi, fino ad essere indissolubilmente legato a doppio filo con la nostra sostanza iniziale, creando un liquido diverso dal precedente.

Ora, io non sono per niente favorevole all'integrazione, forzata o volontaria, di elementi esterni ed incompatibili con una cultura locale: il meticciato culturale, la globalizzazione, sono conseguenze fortemente negative della perdita di Identità di un popolo, e di un suo conseguente indebolimento.

Tuttavia mi chiedo, perchè il nostro bicchiere d'acqua sente il bisogno di istituire la Giornata Europea della Cultura dell'Olio se le particelle oleose non hanno portato modifiche sostanziali (e benefiche) alla cultura dell'acqua?

Forse che l'olio è in grado di muovere leve di potere all'interno della struttura acquea? Forse che l'olio gioca sulla debolezza del bicchiere da troppi anni per costringere i riluttanti ad accettare i suoi piani, il suo essere viscido, i suoi comportamenti?

In questo momento vorrei proprio un caffè fatto dalla madre di Germano per schiarirmi le idee..

L'Etica del Guerriero Jedi, ovvero QuandoRiguardiCertiFilmCheFannoProprioCagare

L'altra sera mi è ricapitato per le mani un film, Star Wars Episode III, la Vendetta dei Sith. Devo averlo già visto almeno almeno 3 volte, ma ho deciso di vedermelo di nuovo, fondamentalmente perché non c'è niente da vedere in TV mentre cucino.
Ed è lì, che per l'ennesima volta mi sono reso conto che.. Quel film fa davvero schifo.
Dobbiamo dire la verità, è il migliore tra i film che compongono la nuova trilogia, probabilmente è per questo che viene definito "Bello", perché al confronto con gli altri due è un capolavoro.
Il primo va bocciato anche solo per la presenza di quel coso inutile ed irritante di Jar Jar Binx, mentre il secondo è una palla di dimensioni astronomiche. Il terzo a paragona dei primi si salva, c'è molta più azione, un sacco di botte, astronavi che esplodo ed i fulmini dei Sith.
Ma.. Perché c'è un robot con la tosse?
Poi è leeeeeeeeeeeeeento, tra i problemi esistenziali di un Jedi ed i maneggi del Cancelliere non finisce più. E per un'ora buona non si vede nemmeno quel tocco di firepowa che si sbandierava all'inizio.
Fatto sta che a metà film ho pensato bene di spegnere tutto e guardare i Simpson (puntata che non avevo mai visto, tra l'altro), ripromettendomi di finire di rivederlo più avanti, magari saltando direttamente al passaggio al lato oscuro di Skywalker.

Sì, bé, spoiler, non ditemi che non lo sapevate..

martedì 7 settembre 2010

Adios giovane centauro!

Domenica 5 Settembre durante la gara di Moto2 il pilota Shoya Tomizawa è morto in seguito ad un gravissimo incidente.
Ignorando totalmente le polemiche relative al fermare la corsa o meno, ai soccorsi a piedi o in ambulanza, alla fretta, all'elicottero e all'ospedale, che ormai poco possono fare se non girare come avvoltoi attorno al cadavere, vorrei solo salutare un ragazzo di nemmeno 19 anni che ha bruciato la sua vita per una passione.

Penso che per lui, come per tanti altri, ben prima del denaro venisse la velocità, la voglia di correre e gareggiare con altri campioni, il rombo del suo cavallo meccanico sotto di lui, l'amicizia del team che gli permetteva di correre e la cavalleresca rivalità con altri suoi pari.

Quindi niente speculazioni, Shoya è morto facendo ciò che amava.

Addio Tomizawa.
Muore giovane chi è caro agli Dei


venerdì 3 settembre 2010

Facciamo impazzire la gente via webcam


Usiamo le informazioni prese da una webcam pubblica per tirare scema la gente, fuck yeah!

Giustizia Privata - Recensione


Ieri serata cinema. La scelta è caduta su "Giustizia Privata", film cazzuto già adocchiato dai trailer precedenti la visione di Solomon Kane (ecco, è una merda).

La storia in due parole: al protagonista ammazzano moglie e figlia durante una rapina in casa, l'accusa patteggia per essere sicura di vincere il caso, nonostante le proteste del marito/padre. Quindi il rapinatore più sfigato si prende la pena di morte, l'altro è libero dopo 3 anni. 10 anni dopo il nostro protagonista mette su un piano fenomenale per distruggere (in modo un po' oscuro ma sticazzi) il famoso "Sistema" giudiziario americano.

Il film si muove bene, alle volte è un po' lento ma controbilancia con qualche colpo di scena e  qualche perla meravigliosa, frasi come "Ah, signora giudice, forse a lei piace solo prenderlo nel culo" o una citazione di Von Clausewitz causano svariati standing ovation nella mia testa. In più vedere un ingegnere far esplodere un sacco di cose ed usare aggeggi fantasiosi per far fuori la gente è decisamente interessante.

Purtroppo più che la tensione della vicenda ciò che principalmente emerge dal film è il sorriso per il piano del protagonista, e l'idiozia della procura, oltre alla latente presa per il culo per i "potenti" della giustizia, tutte quelle persone che fanno la voce grossa ad ogni piè sospinto solo per evidenti problemi di autostima.

Peccato per la fine, decisamente deludente. Il protagonista rimane un figo per tutto il film, tranne gli ultimi 10 minuti dove tutto è molto approssimativo. Senza contare le troppe questioni affrontate e non approfondite, come il caso di coscienza del procuratore o le effettive conseguenze delle azioni del protagonista.

Voto complessivo: 7-

PS se andiamo a leggere il labiale di Leonida ci rendiamo conto che probabilmente in lingua originale deve essere più incomprensibile di Stallone, il che è tutto dire.