martedì 20 agosto 2013

Pain & Gain: Muscoli e denaro

Ieri sera ho visto questo film

Con Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, regia di Michael Bay. Sono entrato in sala con delle buone vibrazioni a riguardo, avevo visto soltanto un paio di volte il trailer ma non ero riuscito ad inquadrare il film come si deve, non avevo potuto applicargli una bella etichetta e non sapevo con quale filtro guardarlo.
Memore tuttavia delle mie ultime visioni cinematografiche ho abbassato il mio livello di attesa al minimo indispensabile.

Vi dico subito che alla fine il film si è rivelato incredibilmente superiore alle aspettative, e ho lasciato la sala soddisfatto come da tanto non mi capitava.
Mi è piaciuto così tanto che cercherò addirittura di non fare spoiler, in modo tale da spingervi ad andare a vederlo (al contrario di quella MERDA di World War Z).

La vicenda raccontata è quella di Danny Lugo, "Io credo nel fitness!", personal trainer con una visione decisamente distorta del sogno americano. Stanco di una vita normale, stanco di non avere una bella villa con giardino come si meriterebbe (almeno da quanto è convinto lui), con il cervello ampiamente lavato e rilavato dai quei begli imbonitori televisivi che tengono seminari sul successo circondati da belle gnocche, decide insieme ad altri due frequentatori della sua palestra di rapire un milionario ebreo/colombiano scassacoglioni, per estorcergli tutto il suo denaro.
Così insieme ad un nero con gravi disfunzioni erettili causa steroidi e ad un The Rock cristiano "Team Jesus" ma non troppo iniziano la loro carriera nel crimine a livelli così demenziali che definire dilettanteschi è riduttivo.

Ho riso come un matto per tutto il primo tempo del film, mentre guardavo tre mentecatti circondati da gente più scema e matta di loro. Sembra di vedere in tutto e per tutto una bella commedia di gangster in erba, se non fosse che viene ripetuto ogni due per tre che.. Hey, è una storia vera!

Credo sia importante che ogni tanto salti fuori ancora quella scritta, perché le cose si fanno così inverosimili che scrivere "Questa è ancora una storia vera.." riporta tutto ad una dimensione reale.

L'ultima parte del film è quasi inquietante, le cose iniziano a farsi serie ma lo spettatore è ancora memore delle risate sguaiate provocate dal primo tempo; si scivola quindi verso la conclusione con un sorriso da sociopatici stampato sul volto, un po' come quando si fa il tifo per Dexter che è comunque un serial killer, ma il tutto è reso più disturbato da quella scritta "STORIA VERA!" che non può fare a me no di lasciare un po' l'amaro in bocca.

Alla fine rimanevo in attesa del colpo di scena, della battuta finale della commedia, di quelle cose del tipo "avanti signor giudice, sono bravi ragazzi in fondo", ma rientra come un pugno nello stomaco l'epilogo "storia vera" e la reazione indotta nello spettatore credo fosse molto simile a quella reale di Lugo.

Michael Bay mette in piedi in film ottimamente realizzato e recitato, con una vicenda posta in modo tale da mantenere probabilmente il punto di vista dei sequestratori originali, facendo abbastanza ridere da dissociare la violenza e la crudeltà commesse e simulare gli stessi pensieri dei criminali. Ben fatto, ben realizzato.
La critica all'esasperazione del sogno americano, all'essere un vincente pieno di soldi o uno stronzo fallito indegno di vivere, il pensiero malato del "io penso di meritarmi di più, allora me lo prendo da chi credo meriti di meno", tutte queste cose sono narrate tra le righe, senza appesantire minimamente la visione.

Un film del genere è caldamente consigliato. Voto finale 8,5

lunedì 19 agosto 2013

Chtorr! Chtorr!

Sono ritornato nel magico mondo della Terra invasa dagli Chtorr!

Per chi non sapesse di che diavolo sto parlando consiglio fortemente la lettura de "La guerra contro gli Chtorr" di David Gerrold, anno 1983.

Ho attaccato il secondo volume, un migliaio di pagine di potenza di fuoco, e dopo poco più di un centinaio devo dire che non sta deludendo.

Così come Heinlein in Starship Trooper (il primo che mi viene in mente, ma non l'unico), Gerrold immagina una guerra umani vs alieni lontana dai canoni classici fatti di enormi navi spaziali e combattimenti tra umanoidi. Nell'universo degli Chtorr siamo di fronte ad una invasione su scala globale, un attacco portato proprio a livello di ecosistema, con il proliferarsi sul nostro pianeta di microbi, virus, piante, polveri, piccoli animali simili ad insetti fino finalmente a giungere a quello che (finora) è il nemico principale.
I vermi.
Vermi sì, solo pelosi e più simili al verme delle sabbie di Dune come aggressività e voracità, solo più piccoli, nell'intorno dei 3 - 4 metri.

La particolarità di questa vicenda è il dettaglio ed il realismo, per quel che posso immaginare. Così come in Dune ed in altri colossi della fantascienza, Gerrold non immagina semplicemente delle situazioni, ma costruisce un mondo complesso fatto di rapporti causa/effetto in cui ogni nuova scoperta ed aggiunta si va ad inserire nel resto del puzzle senza sforzi.

Quindi abbiamo una razza umana ridotta ai minimi storici da un'ondata di malattie devastanti e mortali, presumibilmente la prima fase dell'invasione Chtorr, una guerra sotterranea e senza speranza contro questi vermi, la cui conoscenza è incredibilmente limitata e che tutto lascia supporre NON siano parte della specie dominante ed intelligente del pianeta Chtorr.

In tutto questo si può ritrovare la passione tutta umana per la politica, per i complotti e le manovre per il potere. Ma anche una serie di terribili sindromi post traumatiche causate dalla fine di ogni speranza, depressioni così acute da trasformare quasi da un momento all'altro persone normali in zombies senza volontà e prive di stimoli, che vagano senza meta nel nulla in attesa della morte per inedia.

Il primo libro è molto particolare e l'ho divorato in pochissimi giorni, il secondo sembra promettere bene, almeno dal punto di vista "Cosa sono gli Chtorr? Fino a che dettaglio Gerrold si è spinto nel creare delle razze aliene?"

Saprò riferire più avanti.