giovedì 31 marzo 2011

Sucker Punch, commento

Ieri sera in compagnia dei miei augusti amici critici cinematografici dal palato fine mi sono recato a vedere questo  film: Sucker Punch. Ovviamente critico cinematografico dal palato fine è un eufemismo per dire "becero stronzo a caccia di film tamarro".

Il film si presenta un po' come inception, con una storia, dentro una storia, dentro una storia, e pensa un po' tutte e tre fanno cagare!

Innanzitutto come è presentato spezza continuamente la narrazione in modo disturbante, perché non ha un filo narrativo unico ma non sono nemmeno una serie di racconti distinti, e si fatica molto ad abituarsi a questi salti. Le sottotrame sono più o meno tutte uguali, cambiano solo i cattivi di turno e solo due su quattro sono degni di essere menzionati.

La recitazione non lascia a desiderare, fa proprio schifo, l'espressione delle protagoniste oscilla tra l'annoiato, l'annoiato con il sorrisino complice e l'annoiato con la smorfietta di preoccupazione. I personaggi hanno la caratterizzazione di un palo della luce e la stessa presenza scenica di un barbone che dorme sotto le coperte in stazione Centrale di Milano; persino il fatto che la sottotrama uno sia ambientata in un bordello e le ragazze siano in giro sempre in body, babydoll e simili non aiuta per niente, perché hanno la sensualità di ratti mannari a cui hanno rasato il pelo da poco.

Un commento ora nel dettaglio i cattivi della sottotrama due:
- I Samurai Robot. Questi sono fighi, niente da dire, quello con la mitragliatrice Gatling ha richiamato alla mente di noi tutti altolocati cultori dell'arte il personaggio di MGS Vulcan Raven
- I NaziZombie a vapore. Seriamente, questi rullano! Tanti, veloci, con baionette, pickelhaube, triplani e zeppelin e quando vengono colpiti perdono vapore invece del sangue; cosa si può volere di più?
I NaziZombie a vapore in tutta la loro gloria

- Il drago sfigato. Come da descrizione breve è uno sfigato clamoroso, un pippone cosmico che sputa fuoco e muore troppo facilmente. Poi vabbè, nessuno pensa mai alle giovani mamme drago a cui fanno fuori il cucciolo per i motivi più assurdi, nessuno pensa mai a loro, ai loro problemi, magari si sentono sole, magari non trovano lavoro ed i servizi sociali stanno loro addosso! Ci pensate mai? NO! Basta tirar su un gruppo di stronzi che va, sfonda, ammazza tutti i domestici e sgozza il loro cucciolo. Senza un vero motivo!
Libertà per Mamma Drago!
Libertà per Mamma Drago!
- I robot di vetro. Orribili a vedersi e incapaci al combattimento, muoiono come mosche e senza dare nemmeno un brivido. Se al loro posto mettevano i manichini da crash test a cui assomigliano nessuno si sarebbe accorto della differenza.

In tutto questo le puttanelle combattono in maniera abbastanza orribile, da cliché di film tamarro con abbondanza di salti, armi, e colpi di arti marziali, ma tutto fatto semplicemente MALE, lascia proprio sapore di falso e mal fatto in bocca. E poi perché cazzo quando atterrano dalle cadute devono sempre tenere la mano alzata? Insopportabile..
Qui si può notare l'immancabile braccio alzato
e la faccia che le protagoniste avranno per tutto il maledetto film


La colonna sonora del film però è degna di nota, vedrò di procurarmela.

In conclusione.. VOTO 4
E sono pure buono, un punto ciascuno per l'idea della storia, la colonna sonora, i NaziZombie a vapore ed i Samurai Robot.

sabato 26 marzo 2011

Alan Wake

Dunque ho appena finito Alan Wake per Xbox, gentilmente prestatomi da Giò. Non male, devo dire, non male.
La storia parla di Alan Wake, appunto, scrittore in pieno blocco creativo da due anni, che raggiunge Bright Falls con la sua mogliettina Alice. Bright Falls è un simpaticissimo posto popolato da vecchi pazzi e montanari taglialegna in mezzo alle montagne rocciose americane, quei posti da film con miliardi di pini, 4 case, la tavola calda dove si bevono INFINITE tazze di caffè e gli sceriffi con cappelloni e giacca verde. Ecco, un paese sfigato come quello del primo John Rambo.
Lo sceriffo con il giaccone verde
Sfiga volle che in quel posto dimenticato da dio ci sia anche questa fantomatica presenza oscura, che ovviamente di notte popola tutta la zona di montanari e psicopatici posseduti dall'ombra. L'oscurità cerca di fregarti bellamente per acquisire il POTERE ASSOLUTO (qualunque cosa intenda) e quindi il nostro povero scrittore stronzo dovrà combatterla per riavere sua moglie.

Molto bene, questa la storia. Cose positive del gioco sono l'ambientazione, molto interessante e ben fatta dal punto di vista grafico, la modalità di combattimento insolita (i nemici devono essere illuminati con una torcia elettrica prima di poterli sacrosantemente riempire di piombo), il numero limitato della scelta delle armi che rende più realistico il tutto (difficile che sto scrittore fallito trovi una mitragliatrice gatling in un bosco in effetti) e gli usi interessanti dei bengala, razzi di segnalazione e granate accecanti. I livelli sono costruiti modello telefilm, con tanto di "nelle puntate precedenti", e ci sono particolari molto interessanti come il programma televisivo Night Springs.
Facilissimo trovarla per sbaglio in un bosco vero?

Ah poi ovviamente Thor e Odin, due fratelli viking metallari di 60 anni pazzi furiosi, con una fattoria con tanto di palco pieno di giochi di luce, fuochi d'artificio e drago di legno sputafuoco, oltre a chincaglierie vichinghe varie.

D'altro canto il livello di tensione rimane decente, ma non supera mai la linea della paura. Non c'è un singolo punto in tutto il gioco dove sia normale fare un balzo sulla sedia per lo spavento, genera inquietudine, al massimo. Non esiste un vero e proprio boss finale e l'ultimo livello non è più difficile di altri. Praticamente ad ogni nuovo livello si ricomincia senza le armi del precedente e spesso a mani nude, questo da un punto di vista porta a non risparmiare nulla, da un altro è abbastanza frustrante.

Vabbè, poi quel cazzone di Wake non riesco a farmelo stare simpatico, odio totale proprio.

In conclusione è un buon gioco, pieno di particolari e spunti interessanti, una vicenda complessa e coinvolgente, ma manca completamente il fattore "sfida", la difficoltà del primo livello è di poco inferiore a quella dell'ultimo, e questo lo declassa parecchio.

mercoledì 23 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

La voglia di combattere

Dal 12 di febbraio sono praticamente fermo. Non mi sono ancora ripreso dal mio infortunio sul ring, ho dovuto passare 3 settimane a riposo pressoché totale, ho ripreso gli allenamenti con tutore al ginocchio e movimenti limitati, niente calci, mobilità di un paracarro, resistenza alla gamba destra decisamente ridotta. Questi pochi giorni di pioggia mi hanno portato altri dolori e mi sembra che il mio ginocchio sia regredito di un paio di settimane.

Cazzo sono passate 5 settimane e sono stanco! Voglio tornare ad allenarmi, a muovermi, a tirare calci e pugni, sentire il sudore e la fatica e prendere anche un po' di botte, perché no?
Voglio arrivare strisciando a fine allenamento e dire a Slash "Minchia ieri sera ci ha ucciso"
Mi prudono le mani e fare un pochino di boxe quando il ginocchio non fa scherzi non mi basta.
Vedi di guarire alla svelta piccola articolazione spocchiosa, perché qui c'è gente che ha voglia di combattere!


OT così, just for fun, ho cambiato l'header del blog /OT

lunedì 14 marzo 2011

AI, robot, menti collettive e la fine del mondo

Ultimamente sono in fissa con gli argomenti del titolo. Sarà la continua orgia di metallo che mi sto sparando tra libri, video e sogni (partendo da Battlestar Galactica, passando da Asimov, facendo una puntatina in Caprica, immergendosi in Mass Effect ed emergendo nel sempiterno flusso delle mie visioni oniriche) ma mi ritrovo a pensare sempre più spesso alla futura convivenza tra intelligenza umana ed intelligenza artificiale. La visione pessimistica della cosa passa sempre attraverso le fasi:

- creazione di robot e/o AI con autocoscienza
- schiavitù dei robot e/o AI con compito di monitorare le condizioni del pianeta terra
- rivolta dei robot e/o AI dichiara l'uomo un cancro per il pianeta
- guerra e sterminio di massa

A mio parere è una visione realistica, non impossibile, ma impregnata di un luddismo antimacchina che ne limita le opzioni e la visione; con questo non voglio dire che ogni scrittore di fantascienza che ha proposto una storia di questo tipo sia un maledetto luddista, questo no, ma l'interpretazione che "la massa" (odio questo termine) trae dai suoi racconti risentono della naturale diffidenza e paura per il diverso.
In special modo perché in buona parte di queste vicende i robot sono antropomorfi. Insomma i robot saranno i negri del terzo millennio, se non fosse che saranno più forti ed intelligenti dell'uomo comune ^_^

Ma proseguiamo. Secondo me si vede la cosa in una prospettiva diversa. E' evidente che un robot nell'immaginario collettivo rappresenta un pratico e comodo schiavo che non va pagato né ha vertenze sindacali ed è possibile farlo lavorare giorno e notte non-stop. Tuttavia non si considera una cosa, un robot COSTA, e consuma grandi quantità di ENERGIA, quindi non è un pratico schiavo a costo zero. Penso che alla lunga uno schiavo umano costi meno. E poi la manutenzione, le riparazioni, etc etc etc, pure queste cose si pagano. Anche ipotizzando che questi fattori  non siano influenti, si ritiene comunemente che il robot schiavizzato prenda coscienza del suo sfruttamento e si ribelli, come se fosse umano insomma. Ma perché dovrei fornire ad un robot adibito alla costruzione di un'auto (ad esempio) l'autocoscienza? Se io assumo o acquisto una macchina per coltivare un campo di grano direi che me sbatto pure i coglioni se essa è in grado di pensare alla sua condizione lavorativa, anzi, meno pensa ad attività extralavorative meglio è per me. Se vogliamo fare un paragone la mia macchina coltivagrano è l'equivalente del bue che tira l'aratro nel medioevo, pensa ma non troppo.



Inoltre i robot saranno programmati da noi, dall'umanità, e quindi saremo noi a decidere il loro codice base da cui poi si svilupperebbe l'apprendimento successivo. Cosa ci vieta di instillare una sorta di "Tre leggi della robotica" all'interno del codice base in modo da non avere problemi? E soprattutto obbligare eventuali macchine in grado di creare altre macchine di instillare queste leggi anche ai loro "figli"? Certo, probabilmente un piccolo numero di robot avranno una programmazione alterata da fattori ambientali e potrebbero "impazzire", ma né più né meno degli psicopatici umani.

Farneticazioni e sogni? Pensieri di un povero illuso? Può essere, tutto può essere. Sicuramente però l'evoluzione delle AI e della robotica saranno una condizione necessaria al futuro sviluppo dell'umanità, a meno che non si voglia rimanere per sempre su questa roccia spaziale chiamata Terra a mettercelo nel culo a vicenda.

Dovrei staccare dalla fantascienza per un po' ho idea ^_^

martedì 8 marzo 2011

Considerazioni sparse viaggiando su google news

Bella pe tutti, chissà come mai quando scoppia una bella guerra in un paese che buona parte delle persone riesce addirittura ad indicare sulla cartina inizia la corsa alla ricerca delle news. Sarà il fascino bellico, la nostalgia dei bei tempi passati con gli stivaloni, i cavalli, le mostrine e la gente che sfida a duello coi guanti bianchi e l'elmetto a punta, chissà?

In ogni caso volevo fare qualche brevissimo appunto alle discussioni odierne:

USA e Nato mettono alle strette la Gheddafi SpA

Un bellissimo e inutile articolo dove non si fa altro che enunciare questa tesi "Non possiamo stare fermi di fronte al dolore dei civili", più o meno. Domanda: ma se domani una certa parte della popolazione italiana, ad esempio i leghisti, prende le armi e cerca di rovesciare il governo eletto, magari di sinistra, cosa si dovrebbe fare? Sventolare delle mimose sperando che rinsaviscano? O mandare battaglioni di carabinieri a sedare la rivolta? E pretendete che una situazione tale e quale a quella descritta soltanto spostata in Libia ottenga una risposta diversa?
Altra domanda: ormai si è passati dal parlare di una no-fly zone ad un intervento armato vero e proprio. Ma siamo proprio sicuri che buttare bombe su Tripoli sia una buona idea? Non lo so eh, sicuramente non lo è se le motivazioni apportate sono "Dobbiamo fermare i morti tra i civili".
Le bombe non guardano se hai una divisa o meno.

Proseguiamo va..

Guantanamo, retromarcia di Obama


Lo stesso bambinone abbronzato che invoca i diritti umanitari in Libia, si è dimenticato di ciò che ha promesso in campagna elettorale (come al solito) e soprattutto non guarda mai nel suo giardino di casa, dove un bel po' di stronzi, "sospetti terroristi", sono detenuti senza processo in un carcere illegale e probabilmente sottoposti ad interrogatori non molto educati. Considerando poi che chi finisce lì dentro potrebbe avere gli stessi legami terroristici che ha un sasso con una bottiglia di plastica direi che lorsignori dovrebbero solo stare zitti.

Lo shuttle Discovery ritorna dalla sua ultima missione

Era anche ora! Entrato in servizio nel 1984, dopo 26 anni è anche il caso che il programma spaziale si modernizzi un po' e si ponga degli obiettivi più ambiziosi che non portare satelliti in orbita e 4 astronauti per mesi a fare test su una stazione spaziale. Possiamo sognare qualcosa di più?

lunedì 7 marzo 2011

I vecchi cinema

Sabato mi è capitato di andare al cinema, in uno di quei piccoli cinema di paese, tipo oratorio insomma, che ancora resistono all'avanzata dei multisala. Mi sono sempre piaciuti quei cinema, che non pretendono nulla e che costano poco, e che ora sono deserti. Ha un fascino incredibile ai miei occhi guardare un film rimanendo virtualmente solo in sala. Nessun cellulare, nessun commento (o almeno ad un livello trascurabile) solo la visione.
Anche se devo ammettere che i multisala beceri da un milione di posti non sono del tutto da buttare via, per gli effetti speciali audio/video non temono rivali ed anche per una serata con gli amici, in cui il film magari è secondario (e più è cazzuto meglio è) il multisala è preferibile.

Bisogna anche considerare che il Cinema Nuovo di Sovico dove sono andato sabato ha messo il 3D, però costa 8€, non 13 o quello che è. E se il film non è in 3D costa 4€ invece che 8€. Non ci sputo per niente sopra.
Anche perché ormai la voglia di cinema viene mitigata e annientata dalla situazione del portafogli after cassa.
Invece lì si spende poco, c'è pochissima gente, fanno ancora l'intervallo a metà film ed esiste persino la saletta fumatori al piano di sopra (no, non si può fumare mentre si guarda il film, è una sala a parte ma è già qualcosa).
Sono proprio rimasto piacevolmente sorpreso.

venerdì 4 marzo 2011

Smart!

Finalmente dopo svariati mesi è arrivato l'HTC gratis del conto arancio, ho già iniziato a cazzeggiarci e pare molto figo, chissà quanto tempo ci metterò prima di distruggerlo a furia di smanettare con android.. 

^_^

mercoledì 2 marzo 2011

Rafforzate l'ala destra!

Stamattina senza alcun senso mi è tornato in mente il Piano Schlieffen, il grande e ambizioso piano della Germania del Kaiser per sconfiggere la Francia in 39 giorni in caso di guerra su due fronti.
Un piano geniale che sfrutta appieno le potenzialità della Germania del primo XX secolo, la Germania industriale e potente che ha contribuito a creare buona parte dei miti sui Teteschi. Il Secondo Reich! Il regno che tutti immaginiamo come popolato da mille divise di ogni tipo, da marchingegni meccanici e da cavalcate e cacce in compagnia del Kaiser.
Sono un po' in fissa ultimamente e nel tempo libero vago felice e spensierato sul web alla ricerca di informazioni e cazzate varie, immagini, battaglie etc etc etc. Stile assoluto!







E un puttanone, che ci sta sempre..