martedì 8 marzo 2011

Considerazioni sparse viaggiando su google news

Bella pe tutti, chissà come mai quando scoppia una bella guerra in un paese che buona parte delle persone riesce addirittura ad indicare sulla cartina inizia la corsa alla ricerca delle news. Sarà il fascino bellico, la nostalgia dei bei tempi passati con gli stivaloni, i cavalli, le mostrine e la gente che sfida a duello coi guanti bianchi e l'elmetto a punta, chissà?

In ogni caso volevo fare qualche brevissimo appunto alle discussioni odierne:

USA e Nato mettono alle strette la Gheddafi SpA

Un bellissimo e inutile articolo dove non si fa altro che enunciare questa tesi "Non possiamo stare fermi di fronte al dolore dei civili", più o meno. Domanda: ma se domani una certa parte della popolazione italiana, ad esempio i leghisti, prende le armi e cerca di rovesciare il governo eletto, magari di sinistra, cosa si dovrebbe fare? Sventolare delle mimose sperando che rinsaviscano? O mandare battaglioni di carabinieri a sedare la rivolta? E pretendete che una situazione tale e quale a quella descritta soltanto spostata in Libia ottenga una risposta diversa?
Altra domanda: ormai si è passati dal parlare di una no-fly zone ad un intervento armato vero e proprio. Ma siamo proprio sicuri che buttare bombe su Tripoli sia una buona idea? Non lo so eh, sicuramente non lo è se le motivazioni apportate sono "Dobbiamo fermare i morti tra i civili".
Le bombe non guardano se hai una divisa o meno.

Proseguiamo va..

Guantanamo, retromarcia di Obama


Lo stesso bambinone abbronzato che invoca i diritti umanitari in Libia, si è dimenticato di ciò che ha promesso in campagna elettorale (come al solito) e soprattutto non guarda mai nel suo giardino di casa, dove un bel po' di stronzi, "sospetti terroristi", sono detenuti senza processo in un carcere illegale e probabilmente sottoposti ad interrogatori non molto educati. Considerando poi che chi finisce lì dentro potrebbe avere gli stessi legami terroristici che ha un sasso con una bottiglia di plastica direi che lorsignori dovrebbero solo stare zitti.

Lo shuttle Discovery ritorna dalla sua ultima missione

Era anche ora! Entrato in servizio nel 1984, dopo 26 anni è anche il caso che il programma spaziale si modernizzi un po' e si ponga degli obiettivi più ambiziosi che non portare satelliti in orbita e 4 astronauti per mesi a fare test su una stazione spaziale. Possiamo sognare qualcosa di più?