mercoledì 18 dicembre 2013

Poi un giorno del 1770 ti svegli e puf, sei diventato una grande potenza!

Parlo di nuovo di Europa Universalis 4, perché ormai la droga mi ha fatto arrivare a livelli tali che parlo spesso di quella, la uso come metro di paragone delle cose, prendo sgarbi diplomatici virtuali come insulti personali e inizio a sviluppare un odio feroce per i Danesi anche nella vita vera.

Ebbene, ieri sera dopo un processo di assimilazione durato 70 anni, il popolo della Lituania ha deciso di entrare a fare parte della grande Nazione Boema! Quindi mi sono ritrovato con un territorio europeo raddoppiato, con una estensione territoriale in grado di rivaleggiare con la Francia e lo stesso Impero Austro Ungarico.
Certo i 100mila uomini di esercito che mi sono capitati in eredità avevano il livello tecnologico del Burundi, quindi ne ho congedati metà e ho iniziato una pesante opera di ammodernamento di infrastrutture (anche quelle ferme al Burundi).

Poco dopo ho potuto testare la mia nuova potenza economica e militare in una lunga guerra contro Impero Ottomano, Trier, staterelli vari e quegli odiosi Danesi.

A parte il fatto che l'Austria ha smazzato quasi tutto da sola, in poco più di un mese ho messo in campo 130mila uomini di esercito nazionale, senza contare i mercenari, che ha spadroneggiato in centro europa, Danimarca, Crimea, Instambul, fino ad arrivare in Egitto.
Poi le mie truppe coloniali, 10mila poveri stronzi probabilmente in preda alla malaria, si sono ritrovati in casa 50mila marocchini, armati con poco più che bastoni credo..
Infatti dopo averli presi solennemente a calci in culo sono tornati a casa con le ossa rotte.

Ora inizio a capire cosa significa essere una grande potenza!

mercoledì 11 dicembre 2013

Boemia, la delicata essenza dell'Impero!

Da qualche tempo ho iniziato a drogarmi pesantemente giocando ad Europa Universalis 4 della Paradox. 

La categoria del gioco è definita grand strategy, ci si occupa delle sorti di uno stato durante i secoli curandone moltissimi aspetti, dalla forma di governo all'espansione militare passando per diplomazia, commercio, infrastrutture, etc. 

A differenza di giochi come Civilization, i giochi sviluppati da Paradox sono ambientanti in un preciso contesto storico nel nostro mondo, e spingono l'utente a prendere in mano le sorti di una nazione e di confrontarsi con eventi realmente avvenuti (ed altri milioni di eventi casuali).

Ebbene EU IV prende un periodo dal 1444 fino al 1800 e dopo attenta considerazione ho deciso di iniziare la mia sfida con la Boemia.
Storicamente il Principato di Boemia e Moravia parte dall'attuale Repubblica Ceca e ha avuto fasi alterne prima di essere assorbito man mano da diversi stati egemoni nella zona.

Ho volutamente evitato di prendere i grandi stati dell'epoca, come Austria o Spagna: da un lato è una scelta penalizzante per una prima partita perché uno stato minore è più in balia degli eventi, ma dall'altro lato uno stato maggiore attira ire e conflitti con tutta una pluralità di nazioni che può rendere difficoltosa la vita.

La Boemia sotto la mia guida (demenziale alle volte, direi) ha prosperato, conquistando Pomerania, Brandeburgo, Magdeburgo, Holstein, Frisia, Lega Anseatica e altri principati minori e territori del Sacro Romano Impero.
Stabile alleata dell'Impero Austro Ungarico e della Spagna, è rimasta in controllo della Curia Papale per decine di anni e da circa 30 anni i suoi regnanti sono scelti come Imperatore dai grandi elettori.
Lentamente ma inesorabilmente sta sottomettendo territori germanici per conquistare l'egemonia nel centro Europa, storica rivale di Baviera e Danimarca.

Negli ultimi anni ha iniziato una limitata avventura coloniale in Costa d'Avorio in Africa, con un discreto successo.

Inutile dirlo, mi sta dando soddifazioni!
Così tante soddisfazioni che ogni volta che inizio a giocare la sera al grido di "solo una mezzoretta!" finisce che sto lì attaccato 3 ore e finisco a letto tardissimo.
Soprattutto non ho più l'età per queste cose, non voglio pensare a quando inizierò con Crusader Kings II!


venerdì 29 novembre 2013

Università e diritto allo studio

Colgo al balzo una notizia letta stamattina, secondo la quale dopo una serie di controlli della Guardia di Finanza alle autocertificazioni dei redditi degli studenti a diverse università romane sono emerse diverse irregolarità alcune decisamente volontarie. "Indigenti" e studenti in fascia minima che andavano a lezione in Ferrari ed altre amenità del genere.

La punizione? La sospensione di borse di studio e altre agevolazioni, una multa e, se lo statuto universitario lo prevede, la denuncia presso l'autorità giudiziaria.

E da qui comincio.
A parte la punizione che è ridicola, come più o meno tutto quanto in questo agglomerato tribale che è l'Italia di oggi, io credo che quegli studenti trovati colpevoli di falso volontario (con apposito processo per stabilirlo) andrebbero semplicemente espulsi dall'università, e dovrebbe venire loro interdetto l'accesso ad altre università italiane per un buon 5 anni.

In questo modo quegli stronzi che volevano risparmiare dei soldi che potevano permettersi di spendere per occupare posto, borse di studio, sussidi etc, di qualche povero bastardo che invece NON si poteva permettere, si fanno 5 anni a non fare un cazzo di niente, a farsi strada nel mondo del lavoro senza nemmeno il pezzo di carta che oggi serve pure a scaricare i bancali ai mercati generali.

Oh sì, poi magari andranno a lavorare in azienda dal papi. O metteranno su un'attività commerciale e poi si daranno aria da imprenditori. O andranno a studiare all'estero (almeno forse imparano una lingua..).

Sinceramente di cosa faranno questi stronzi non mi frega niente. Quello che è importante è 
a) colpire duro 
b) lasciare spazio e risorse ad altri

Il discorso è semplicistico? Sicuramente. Ci sono mille casi particolari di cui discutere? No. I casi particolari non esistono. Esistono le regole e chi le infrange, a suo rischio e pericolo.
Il resto sono puttanate da avvocati.

lunedì 18 novembre 2013

Regicidi e furti in grande stile.

Quando insieme ad un gruppo di sciroccati decidi di assaltare il palazzo del re di Dubai (Emiro, BTW), lo fai fuori, ti siedi sul suo trono e concedi udienza ai sudditi, anche con una certa perizia nel sistemare affari di stato devo ammettere, ti rendi facilmente contro che sei in un sogno.
E allora è in quel momento che inizia il divertimento!

Perché poi si decide arrogantemente di rubare un carro armato M1 e scappare dall'Emirato inseguiti da pazzoidi urlanti in groppa a cammelli.
E allora via, coi cingoli che stridono sulla sabbia, passando attraverso muri, abbattendo minareti e interi villaggi semplicemente passandoci sopra (ma non fatevi notare eh) fino ad arrivare ad un bel traghetto dovrebbe portarci in Inghilterra.

Certo ci tocca corrompere il comandante per fargli chiudere un occhio sul fatto che portiamo 60 tonnellate di carro armato sulla sua nave inseguiti da mezzo mondo.
Quello gli occhi li chiude.
Ma noi gli spariamo lo stesso una volta in acque internazionali.
Perché, Diavolo, sì!

Poi la maledetta sveglia mi riporta qui. Che merda.

martedì 5 novembre 2013

Malavita, Cani Sciolti e Piccoli Fratelli

Ecco, con un titolo così uno si aspetta chissà cosa. Magari uno di quei post deliranti che ogni tanto partorisco, nati da un sogno violentissimo concepito con uno stupro da parte di un elefante imbizzarrito.

E invece no.
Sono solo recensioni.

Malavita, cose nostre

Ultimo film di Bob De Niro, racconta la storia di una famiglia di un mafioso americano nel programma di protezione testimoni dopo aver spifferato tutti i peccatucci dei compari al governo federale. Famiglia alquanto problematica visto che in ogni nuovo posto, ad ogni nuova identità, va a finire che piantano su un casino allucinante. A partire dalla mogli (Michelle Pfeiffer) che decide di far esplodere un supermercato a causa di alcuni commenti "antiamericani" del cassiere, passando dal figlio che mette su un racket di estorsioni a scuola, alla figlia che vuole rimorchiare il prof di matematica e scoraggia le avances dei suoi coetanei a colpi di racchette da tennis sfondate in testa, per poi arrivare a lui, the BigBoss, con evidenti problemi di controllo della rabbia, che manda all'ospedale l'idraulico e fa esplodere una centrale chimica perché l'acqua nei rubinetti è marrone. Questo branco di pazzi è guardato dall'agente di custodia Tommy Lee Jones, alquanto esaurito pure lui, e chissà come mai.

In ogni caso, il film è una commedia abbastanza ben riuscita: non vengono i crampi dal ridere ma strappa bei sorrisi e qualche risata. La recitazione pare adeguata, sono bravi attori, però il film non mi ha convinto fino in fondo; sembra che non sappia nemmeno lui in che genere collocarsi. Per la commedia classica fa "troppo poco ridere", ma non è un film d'azione, non è simili drammatico, non è biografico, non si sa bene che cosa sia.

In generale non è un film imperdibile, però se vi capiterà di vederlo non avrete buttato via due ore su.

Cani sciolti

E proseguiamo con i film. Ieri ho visto Cani sciolti, con Mark Wahlberg e Denzel Washington. Racconta la storia di due agenti sotto copertura, uno della DEA ed uno dei servizi segreti della US Navy, ognuno all'oscuro dell'altro che lavorano insieme come criminali. Decidono di rapinare una banca in cui sono depositati i soldi di un trafficante di droga, in modo da poterlo incriminare come evasore fiscale e racket.
Peccato che la banca sia piena di fondi neri della CIA. Qualche loro superiore aveva deciso di farli fuori e rubarsi 40 e passa milioni di dollares che la CIA estorceva ai trafficanti di droga.
E qui parte un bel casino a base di sospetti, battute, sparatorie e quant'altro.

Allora l'idea è carina, lo sbirro sotto copertura che viene fregato dai superiori è un classico, ma averne due in contemporanea è un discreto plus. Peccato però che la parte centrale del film sia un po' troppo lenta: si mostra con dovizia di dettagli quanto loro siano senza speranza, senza amici, decisamente fottuti, però ci mettono un'ora a mostrarlo. Ecco, grazie, l'avevo intuito dopo 10 minuti eh.
Mark Wahberg mi spacca. Il suo personaggio è il cazzone dei due, sempre in ballo a fare domande a caso, battute, rimorchiare e simili. Anche il personaggio di Washington è ben fatto, ma rimane quello serio, ed una spanna meno del suo compare.
Alla fine sparatoria sborona all'americana, veloce e non troppo idiota (anche se abbastanza idiota, ovviamente).

Anche qui, film carino. Non merita il prezzo del biglietto solo perché il biglietto costa una fucilata, ma se capita di vederlo non è male.

Little Brother

Di ben altro peso è invece il libro Little Brother di Cory Doctorow. Il libro è sotto licenza Creative Commons ed è liberamente scaricabile online, e racconta di una San Francisco blindata e costantemente osservata dal Department of Homeland Security a seguito di un attentato terroristico.
Il protagonista è Marcus, un ragazzo di 17 anni che si trova nel proverbiale posto sbagliato al momento sbagliato. Viene sequestrato insieme ai suoi amici, interrogato e sottoposto a violenza psicologica dagli sgherri del DHS, con il solo scopo di fargli cedere le sue password per il cellulare e la posta elettronica. Liberato inizia a vivere una doppia vita come M1ck3y, contribuisce a mettere in piedi una rete di dati criptati alternativa ad Internet in cui è possibile navigare in relativa sicurezza e diventa anche involontariamente il capo di un movimento di opposizione e resistenza al DHS, il tutto per riacquisire quelle libertà e quella privacy che la sicurezza nazionale sta strappando via alla popolazione facendo leva sulla paura del terrorismo.
I tentativi di Marcus e compagnia per contrastare il DHS porta ad un inasprimento delle pene ed ad un generale degenero che raggiunge il climax finale.

Il libro è molto bello, non molto lungo e piacevole da leggere; le tecniche per sfuggire alla sorveglianza elettronica e per criptare i dati non sono fantascienza, sono conoscenze accessibili a tutti quanti con un minimo sbattimento e abbastanza realistiche e realizzabili, ma soprattutto mostra i punti deboli dei metodi di indagine e sorveglianza elettronica di massa che anche oggi vanno per la maggiore (vedi alla voce NSA).

L'unica pecca a mio avviso può essere proprio il finale; è un po' troppo veloce e semplicistico, il tutto si smonta come un castello di carte in modo troppo facile.

In ogni caso è un libro consigliatissimo. Potete scaricarlo qui.

venerdì 25 ottobre 2013

Orfani

Stimolato da un paio di recensioni positive da fonti ben differenti e dal numero zero disponibile gratuitamente online, mi sono deciso a procacciarmi questo nuovo albo edito da Bonelli.

Io e Bonelli abbiamo un rapporto un po' travagliato: ogni mese leggo da mio padre Tex, la sua più celebre creatura, ma non sono mai riuscito a farmelo piacere del tutto. Troppo spaccone, troppo John Wayne (non a caso), storie sempre uguali, cappelli bucati al posto delle teste, scazzottate oneste per far parlare i criminali, bistecche e patatine, etc. Insomma Tex è un passatempo neutro, stereotipato, ma non lo comprerei mai.
Per un periodo ho apprezzato Dylan Dog, il rincoglionito dell'incubo. Di questo ne avevo una discreta collezione recuperata da un amico di mia sorella: anche più di Tex, gratis ni, comprarlo manco per le palle.
Invece ho personalmente acquistato più di una volta qualche speciale Nathan Never, che almeno riusciva ad appassionarmi. L'ambientazione futuristica, cloni, robot, ai, astronavi e colonie spaziali, agenzie segrete e complotti, era tutto molto più nel mio stile.
Tuttavia non sono mai diventato un lettore abituale. Andando a Milano alle volte finivo un libro e non avevo il sostituto per il viaggio di ritorno e allora mi fermavo a comprare una raccolta con una storia autoconclusiva. Morta lì.
Dampyr mi faceva ridere e recentemente ho provato a leggere il primo numero del fantasy Dragonero, pubblicizzato come "il primo fantasy di Bonelli", tipo con 30 di ritardo eh.
Ecco, ho pensato subito che fosse Tex Willer con la spada, e vaffanculo.
Quindi quando ho sentito parlare di Orfani la prima volta mi aspettavo una cazzata immane; dopo 3 recensioni positive però, ho deciso di dargli una possibilità.
La premessa non è originale ma è interessante: attacco alieno nuclearizza mezzo mondo, gli orfani di questo attacco vengono recuperati e addestrati crudelmente a diventare dei supersoldati. E quindi BAM, vendetta!
L'albo è tutto a colori, non il patinato brillante dei fumetti americani ma un filtro un po' spento, un po' triste; non so se sia voluto ma l'effetto non è dei migliori. Anche il disegno in alcune scene mi sembra troppo statico, l'aggiunta del colore riempie di dettagli ma bisogna anche saperli gestire.
Ma basta pseudo tecnicismi da esperto del cazzo che non sono, parliamo di quello che ho pensato dopo averlo letto.
Mi sembra tanto un vorrei ma non posso. La premessa si presta tantissimo ad un fumetto brutale, cupo, violento e macabro. Diciamo almeno il 20% di Berserk, basterebbe. Ma ciò nonostante ci sono alcune scelte che mi fanno pensare che questo non avverrà. Si parla di morte e violenza, ma non se ne vede molta, i cadaveri alieni diventano polvere e cristallo, i cadaveri umani non rimangono sullo sfondo, muiono e poi si cambia inquadratura, si parla di bambini morti ma non si vede nulla ed anche il massacro di mezzo mondo è liquidato in due pagine e lascia subito il passo a palazzi distrutti e qualche maceria, poco più.
Ora a me il macabro piace, non a prescindere, ma in una guerra devo vedere il sangue, altrimenti non è vera! Altrimenti è un film di azione di serie B anni 80: nemico colpito, aaaaah, si accascia morto sul colpo. Ehm no grazie.
Poi di sti famosi orfani se ne vedono 5, due pazzoidi che si buttano in mezzo al nemico sparando, un cecchino, una con una tuta mimetica invisibile che penso si scarichi in 10 minuti ed un pilota con squadriglia annessa.

Hanno anche un discreto carisma, sembrano una bella squadra ma.. in questo primo numero non c'è una missione di infiltrazioni, o tipo commando guastatore, vorrebbe essere una bella e seria battaglia campale terrestre. E 5 stronzi che agiscono a caso, da soli, senza un obiettivo concreto se non "uccidere" non sono un buon esempio di squadra über addestrata.
Detto questo mi rendo conto che metà delle cose che ho scritto si basano sul primo numero, che di solito tenta la sboronata per presentare personaggi e nemico quindi chissà. Prenderò altri numeri e vedrò come procede.
Di sicuro la regola numero 1 (che poi a me sembra più un motto che una regola, ma tant'è) "Noi non facciamo arte, facciamo cadaveri!" comunque spacca. Mica puttanate su istagram, bombe a mano!
Il secondo numero uscirà tra una 20ina di giorni e saprò dirvi qualcosa di più definito.

lunedì 21 ottobre 2013

Frühling in Paris

Come è facilissimo intuire dal titolo (^_^) questo weekend ho deciso di mettermi a riguardare un po' Spring Framework.
L'ho usato in ufficio per anni, a partire dalle configurazioni pesantemente in XML fino a passare alle annotation, ma mi sono reso conto di essere sempre stato molto carente nella fase di setup progetto: una volta inizializzato tutto un bel sistema con service, controller, nani e ballerine poi si va a cannone, ma alla richiesta "bon, mettiamo su una webapp" gli ingranaggi della memoria iniziano a cigolare pericolosamente.

Quindi via, bisogna anche aggiornarsi un minimo e ripassare, farcire tutto con una dose abbondante di bestemmie quando ci si rende conto che Spring 3 non lo si ricorda poi così bene, raddoppiare la dose di bestemmie quando si trovano tutorial fatti col culo che tocca correggere on the fly durante l'esecuzione ed infine triplicare la dose di bestemmie quando si buttano via 8 ore durante il weekend per non completare nemmeno il 50% dell'obiettivo previsto.

Davvero è una merda essere Scozzesi.

martedì 8 ottobre 2013

Il computer e lo schianto

Ieri sera sono finalmente andato a vedere "Rush" di Ron Howard, il film su Niki Lauda e James Hunt.

Sono stato bombardato dai trailer da mesi ed ogni volta che ne vedevo uno aumentava l'aspettativa: solitamente questa NON è una buona cosa perché mi fa arrivare al giorno X carico come una bomba per poi venire deluso da un film non all'altezza del mio smisurato senso dello spettacolo.
Ci siamo andati vicini anche questa volta, ma andiamo con ordine.



SPOILER ALERT! La vicenda è nota, quindi me ne sbatto degli spoiler

Il film apre con l'introduzione di James Hunt, pilota inglese, bello, sciupafemmine, festaiolo, Dio del Tuono (no, qui no), che corre in Formula 3 con l'obiettivo Formula 1, ed intanto si scopa gente a caso e beve come un cammello.
E poi Niki Lauda, pilota austriaco, piccolo e bruttino, stronzo, asociale, corre in Formula 3 con l'obiettivo Formula 1, ed intanto.. Niente, intanto si sbatte, corre, studia le macchine etc etc.

Insomma, la favola della cicala e la formica.

Il film mostra entrambi arrivare in Formula 1, magari con metodi non proprio ortodossi, marcando particolarmente sulle differenze di carattere dei due, spaziando sulla vita extra corse, sui matrimoni, sugli amori e le feste, sul rapporto con le persone e sulla condotta professionale.

Ecco questa parte del film a parer mio non è ben raccontata. Il continuo cambio di scena tra i due protagonisti, ed il salto dentro/fuori il mondo delle corse spezzano la narrazione, rendendo il ritmo meno organico e godibile.
Inoltre fino a questo momento la rivalità tra i due è raccontata, mostrata, ma il film manca un po' di tensione, rimane un po' piatto.

Ma nel secondo tempo si scatena l'inferno ed il film entra nel vivo. Dopo il preambolo di Hunt alla McLaren e dei suoi problemi con la macchina, si arriva alla drammatica corsa del Nurburgring, dove con una pista in condizioni pietose Lauda rimane vittima di un devastante incidente che lo lascerà mezzo morto carbonizzato in ospedale.
Qui dopo una serie di dolorosissime sequenze di trattamenti intensivi e 40 giorni di terrore e raccapriccio Lauda torna in pista per impedire ad Hunt di fregargli il primo posto in campionato.

Dall'incidente la narrazione diventa più concitata e appassionante, la prima corsa di Lauda dopo l'incidente mi ha inchiodato al sedile, dicendo tra me e me "Dai cazzo, schiaccia, vai, prendilo quel biondo del cazzo", e l'ultima corsa tiene col fiato sospeso fino all'ultimo anche chi sa già come va a finire.

I veri Niki Lauda e James Hunt
In conclusione un bel film, degno della mia enorme aspettativa; bisogna solo resistere un po' il primo tempo, ma la seconda parte è pura passione.
Questo film è riuscito addirittura ad accendere un (effimero) interesse per le auto e le corse automobilistiche in me, di solito me ne sbatto totalmente.

VOTO 8!

PS: Il Gran Premio di Monza è proprio caratteristico. In ogni sequenza c'era gente appesa di straforo a cartelli, alberi, con le scale sulle recinzioni e altre baruffate simili per vedere la corsa; insomma, un po' la mia infanzia ^_^

lunedì 7 ottobre 2013

Il terzo mongolo

Stamattina ho dato un occhio al Cittadino di Monza e Brianza online.
Tristezza.
Notizie imbarazzanti e toni da catastrofe dalla Brianza.

Partiamo dalla notizia di un potenziamento della linea merci Milano - Como - Chiasso prevista nei prossimi anni. Nell'articolo si parla di 220/250 convogli al giorno su quella tratta ed io ho pensato:
"Wow, è un bel numero, vuoi vedere che si riuscirebbe forse a ridurre un po' il trasporto su gomma e ad alleggerire il traffico in Lombardia?"
Stupido idiota che non sei altro, povero folle.
Non capisci che "La minaccia è seria e reale quando parla della riqualificazione della ferrovia..." (minaccia? che minaccia?), che i pendolari e chi ha comprato casa appiccicata ai binari del treno verranno sterminati?
A parte che non mi è chiaro perché i pendolari dovrebbero venire danneggiati da un potenziamento della linea ferroviaria, il resto dell'articolo prosegue sempre lasciando strisciante la paura e le obiezioni di chi teme qualunque cambiamento infrastrutturale, un po' come chi aveva comprato casa attaccata a Malpensa salvo poi lamentarsi per il rumore degli aerei.
E quindi via, non cambiare mai nulla di nulla, perché va bene così. L'unica cosa che non cambia mai è la morte.

Poi c'è un bell'articolo sul nuovo sensore semaforico di infrazione del semaforo rosso ad Arcore. E anche qui giù di piccole accuse al comune di "Voler fare cassa" (ma non è che si è messo a dare le multe ai semafori verdi, ma al rosso! Cassa o non cassa sei TU che sei passato col rosso!), segnalazione su dove è stato posizionato nei giorni scorsi e "attenzione perché la legge non prevede che debba essere segnalato".
Qui riemerge quella caratteristica comune a molti di non responsabilità in piccolo per le multe. Parcheggiare in sosta vietata? Eh ma solo 10 minuti, che vuoi che sia, sono proprio stronzi, hanno bisogno di soldi etc etc etc. Autovelox che ti becca a 80km/h in zona 50? Che figli di puttana, proprio lì nascosti dalle foglie, maledetti! E via discorrendo.
Ora. Ma la colpa è loro che applicano la legge o vostra che la stavate infrangendo?

Infine c'è la notizia sulle minigonne a Paderno. Le ragazze trovate in abiti succinti durante le ore notturne in zone ricollegate alla prostituzione potranno essere multate. Legge demente e allucinante. Si va a punire il vestito di categoria X (chi lo stabilisce poi se il tal vestito è succinto o meno? C'è un numero minimo di centimetri alla lunghezza della gonna? D'estate niente shorts e magliettine con 30°?) in certe ore ed in certi luoghi, invece che andare a verificare il "reato" di prostituzione. Vedremo prostitute in pantaloni e ragazze multate a cazzo.

Molto bene.

Benvenuti in Italia, il paese del sole.

PS: se non ho capito male la Biancofiore si è dimessa insieme a un po' di gente a caso per la storia del Berlusca, gli altri hanno ritirato le dimissioni/sono state respinte e a lei no. Accettate.
Ora si lamenta.
La cosa mi fa ridere, LOL

mercoledì 2 ottobre 2013

La faccia come il culo

Prima scatta l'operazione crisi di governo perché non lo hanno salvato dai giudici, poi l'operazione fallisce perché in 23 del suo partito lo hanno fanculato e alla fine ha il coraggio di dire..

'Mettendo insieme le aspettative - ha detto il Cavaliere - e il fatto che l'Italia ha bisogno di un governo che produca riforme istituzionali e strutturali abbiamo deciso non senza interno travaglio per il voto di fiducia'.

Dopo tutto sto casino neanche la dignità di andare fino in fondo come si deve, cento passi indietro e con addirittura la faccia di merda di farla passare come una decisione per il bene dell'Italia.

Fa ridere? Fa piangere? Fa male? Ormai non lo so più.

Credo che il tutto faccia solo tristezza.

martedì 17 settembre 2013

Simply.. RIDDICK!

Ieri sera ho visto l'ultimo film di Vin Diesel su Riddick.


Ho amato tantissimo il primo Pitch Black, era un gran bel film di fantascienza ed introduceva un personaggio, Riddick appunto, che era l'incarnazione dello stronzo spaziale. E mi piaceva.

Qualche anno dopo è uscito The Chronicle of Riddick, un film molto più tamarro ma di un livello decisamente inferiore al primo. Tutto sommato mi piaceva, c'era la razza di conquistatori spaziali, le armature, le astronavi con l'aspetto cattivo che spazzavano via i pianeti, e poi Riddick è sempre un bel personaggio.

Quindi con una certa aspettativa sono andato a vedere il terzo film della serie, chiamato semplicemente Riddick.
Cercherò di non spoilerare troppo, ma alla fine non è che ci sia molto da spoilerare.

Il film apre con Riddick mezzo morto su un bel pianeta sconosciuto, mezzo desertico (tanto per cambiare) e lasciato per morto.
Tutta la prima ora del film è abbastanza lenta, lui si ripiglia in tempo zero dalle ferite e da la colpa delle botte che a preso al fatto che si è "civilizzato", quindi ritorna allo stato selvaggio e sopravvive combattendo in mezzo a fauna e natura crudele.


Nella seconda parte del film ci ritroviamo con l'incombente cataclisma planetario causato da mostri mordaci in quantità apocalittiche (come in Pitch Black) e quindi Riddick attiva un radiofaro d'emergenza dei Merc, cacciatori di taglie, che arrivano in 2 squadre per prenderlo.

Qui uno si aspetterebbe di entrare in una fase più rapida, più violenta e incalzante della narrazione. Invece no.
Dopo qualche morto dopo la prima notte di arrivo di questi poveri stronzo il tutto ralleeeeeeeeeeeeeeeenta ancor di più, mentre si scoprono motivi personali e caratteri di personaggi fondamentalmente inutili.

Alla fine Riddick avvisa dell'arrivo del cataclisma, ma senza spiegare un cazzo eh, continuiamo a parlare per enigmi così col cazzo che frega niente a nessuno di quello che dico, e la fine comprende la collaborazione tra il super criminale ed i cacciatori di taglie per scappare dal pianeta in piena invasione di mostri.

Allora, fin qui la storia. Non c'è niente di enormemente sbagliato nel film, semplicemente è troppo lento! Si poteva facilmente tagliare una mezzora di film per renderlo più godibile, soprattutto sulla seconda parte a mio parere.
In generale il tutto rimane moscio. Le battute di Riddick ed il suo gioco al gatto e al topo con i Merc sono ridotte al minimo, non ci sono scene memorabili come "Ti ammazzo con la tazza del tea!" che si vedono nel secondo film, alcuni personaggi sono caratterizzati ma all'atto finale semplicemente inutili, come il ragazzino del seminario, ed in generale il livello di tensione rimane basso.

Cose positive del film:
- Riddick è sempre figo da sentire, è pazzo, è bestia, fa ridere
- Si rivede Katee Sackhoff nell'ambito Sci-fi, e spacca pure
- L'ambientazione è bella e interessante, flora e fauna particolari, anche se limitati

Mi manca Kara Thrace..
Cose negative del film:
- L'intreccio della trama è praticamente uguale a Pitch Black, ma fatto peggio
- Lento come la morte di vegano
- Praticamente Riddick ammazza solo 4 persone, troppo poche
- Il tizio che vuoi vedere morto, muore da stronzo, e va bene, ma non da molta soddisfazione
- In diversi punti la frase "Seh, vabbè, super cazzata" ha sfondato il mio filtro trash

In definitiva, facevo meglio ad andare a vedere RED2.

Se volete vedere un bel film su Riddick riguardate Pitch Black, molto più bello e particolare.

martedì 20 agosto 2013

Pain & Gain: Muscoli e denaro

Ieri sera ho visto questo film

Con Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, regia di Michael Bay. Sono entrato in sala con delle buone vibrazioni a riguardo, avevo visto soltanto un paio di volte il trailer ma non ero riuscito ad inquadrare il film come si deve, non avevo potuto applicargli una bella etichetta e non sapevo con quale filtro guardarlo.
Memore tuttavia delle mie ultime visioni cinematografiche ho abbassato il mio livello di attesa al minimo indispensabile.

Vi dico subito che alla fine il film si è rivelato incredibilmente superiore alle aspettative, e ho lasciato la sala soddisfatto come da tanto non mi capitava.
Mi è piaciuto così tanto che cercherò addirittura di non fare spoiler, in modo tale da spingervi ad andare a vederlo (al contrario di quella MERDA di World War Z).

La vicenda raccontata è quella di Danny Lugo, "Io credo nel fitness!", personal trainer con una visione decisamente distorta del sogno americano. Stanco di una vita normale, stanco di non avere una bella villa con giardino come si meriterebbe (almeno da quanto è convinto lui), con il cervello ampiamente lavato e rilavato dai quei begli imbonitori televisivi che tengono seminari sul successo circondati da belle gnocche, decide insieme ad altri due frequentatori della sua palestra di rapire un milionario ebreo/colombiano scassacoglioni, per estorcergli tutto il suo denaro.
Così insieme ad un nero con gravi disfunzioni erettili causa steroidi e ad un The Rock cristiano "Team Jesus" ma non troppo iniziano la loro carriera nel crimine a livelli così demenziali che definire dilettanteschi è riduttivo.

Ho riso come un matto per tutto il primo tempo del film, mentre guardavo tre mentecatti circondati da gente più scema e matta di loro. Sembra di vedere in tutto e per tutto una bella commedia di gangster in erba, se non fosse che viene ripetuto ogni due per tre che.. Hey, è una storia vera!

Credo sia importante che ogni tanto salti fuori ancora quella scritta, perché le cose si fanno così inverosimili che scrivere "Questa è ancora una storia vera.." riporta tutto ad una dimensione reale.

L'ultima parte del film è quasi inquietante, le cose iniziano a farsi serie ma lo spettatore è ancora memore delle risate sguaiate provocate dal primo tempo; si scivola quindi verso la conclusione con un sorriso da sociopatici stampato sul volto, un po' come quando si fa il tifo per Dexter che è comunque un serial killer, ma il tutto è reso più disturbato da quella scritta "STORIA VERA!" che non può fare a me no di lasciare un po' l'amaro in bocca.

Alla fine rimanevo in attesa del colpo di scena, della battuta finale della commedia, di quelle cose del tipo "avanti signor giudice, sono bravi ragazzi in fondo", ma rientra come un pugno nello stomaco l'epilogo "storia vera" e la reazione indotta nello spettatore credo fosse molto simile a quella reale di Lugo.

Michael Bay mette in piedi in film ottimamente realizzato e recitato, con una vicenda posta in modo tale da mantenere probabilmente il punto di vista dei sequestratori originali, facendo abbastanza ridere da dissociare la violenza e la crudeltà commesse e simulare gli stessi pensieri dei criminali. Ben fatto, ben realizzato.
La critica all'esasperazione del sogno americano, all'essere un vincente pieno di soldi o uno stronzo fallito indegno di vivere, il pensiero malato del "io penso di meritarmi di più, allora me lo prendo da chi credo meriti di meno", tutte queste cose sono narrate tra le righe, senza appesantire minimamente la visione.

Un film del genere è caldamente consigliato. Voto finale 8,5

lunedì 19 agosto 2013

Chtorr! Chtorr!

Sono ritornato nel magico mondo della Terra invasa dagli Chtorr!

Per chi non sapesse di che diavolo sto parlando consiglio fortemente la lettura de "La guerra contro gli Chtorr" di David Gerrold, anno 1983.

Ho attaccato il secondo volume, un migliaio di pagine di potenza di fuoco, e dopo poco più di un centinaio devo dire che non sta deludendo.

Così come Heinlein in Starship Trooper (il primo che mi viene in mente, ma non l'unico), Gerrold immagina una guerra umani vs alieni lontana dai canoni classici fatti di enormi navi spaziali e combattimenti tra umanoidi. Nell'universo degli Chtorr siamo di fronte ad una invasione su scala globale, un attacco portato proprio a livello di ecosistema, con il proliferarsi sul nostro pianeta di microbi, virus, piante, polveri, piccoli animali simili ad insetti fino finalmente a giungere a quello che (finora) è il nemico principale.
I vermi.
Vermi sì, solo pelosi e più simili al verme delle sabbie di Dune come aggressività e voracità, solo più piccoli, nell'intorno dei 3 - 4 metri.

La particolarità di questa vicenda è il dettaglio ed il realismo, per quel che posso immaginare. Così come in Dune ed in altri colossi della fantascienza, Gerrold non immagina semplicemente delle situazioni, ma costruisce un mondo complesso fatto di rapporti causa/effetto in cui ogni nuova scoperta ed aggiunta si va ad inserire nel resto del puzzle senza sforzi.

Quindi abbiamo una razza umana ridotta ai minimi storici da un'ondata di malattie devastanti e mortali, presumibilmente la prima fase dell'invasione Chtorr, una guerra sotterranea e senza speranza contro questi vermi, la cui conoscenza è incredibilmente limitata e che tutto lascia supporre NON siano parte della specie dominante ed intelligente del pianeta Chtorr.

In tutto questo si può ritrovare la passione tutta umana per la politica, per i complotti e le manovre per il potere. Ma anche una serie di terribili sindromi post traumatiche causate dalla fine di ogni speranza, depressioni così acute da trasformare quasi da un momento all'altro persone normali in zombies senza volontà e prive di stimoli, che vagano senza meta nel nulla in attesa della morte per inedia.

Il primo libro è molto particolare e l'ho divorato in pochissimi giorni, il secondo sembra promettere bene, almeno dal punto di vista "Cosa sono gli Chtorr? Fino a che dettaglio Gerrold si è spinto nel creare delle razze aliene?"

Saprò riferire più avanti.

giovedì 11 luglio 2013

World War Z

Ebbene, alla fine sono andato a vedere World War Z.

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo film, perché ho letto commenti appassionati riguardo al libro, un cult del genere se vogliamo, ed invece recensioni più tiepide riguardo al film.

Non ho ancora letto il libro, rimedierò il prima possibile, in compenso il film è semplicemente una merda.

Ah, Spoiler alert a cazzo su tutta la recensione, sappiatelo.

Andiamo con ordine. Storia semplice, apocalisse zombies (ma questi zombies sono velocissimi, aprono porte e salgono scale senza grossi problemi) che si diffonde a velocità devastanti, Brad Pitt e famiglia (veramente inutile) si salvano dal collasso di Philadelphia e vengono portati su una portaerei della flotta dell'Atlantico perché lui è un "investigatore dell'Onu", ovviamente il meglio del meglio del meglio, e vogliono usarlo per scoprire l'origine del probabile virus.

Allora devo dire che questa prima parte del film non è affatto male, non ci sono cazzate plateali di trama, i comportamenti sono abbastanza realistici, il panico è ben reso ed anche le reazioni dei protagonisti sono accettabili.
Ad esempio visto che lo spazio sulla portaerei è limitato e Mr.Pitt ha una famiglia di 5 persone, molto esplicitamente gli viene detto che se non collabora alla ricerca del paziente zero verrà lasciato a terra con la famiglia.
Ottimo cazzo, in una reale situazione del genere le priorità sono avere in salvo gente UTILE, quindi gli inutili che non collaborano fuori dai coglioni. Mi è piaciuto.

Ma proseguiamo.

Quindi si parte per la Corea del Sud, perché il primo la prima volta che è comparsa la parola "zombies" è stata in una email arrivata da una base americana lì; e quindi si parte, Pitt, un super scienziato che è definito "la speranza di tutti noi" ed una squadra di Navy Seals.
Atterrano di notte e sotto la pioggia, lo scienziato si spara da solo e muore ("la speranza di tutti noi"..) perché qualche genio decide di piantargli in mano un'arma carica e senza sicura, metà della squadra Seal viene infettata e tutto inizia ad andare a puttane.
Ad esempio la moglie INUTILE di Brad che gli telefona nell'esatto momento in cui bisogna fare silenzio per non attirare gli zombies. Ovviamente, brutta troia, tu mi devi telefonare per sapere come sto vero, se ho dei sentimenti da comunicarti, per far progredire il nostro matrimonio? Madonna gli schiaffi..

Comunque qua scattano le cazzate a serramanico. Salta fuori che Israele ha chiuso confini e non ha contagiati, e allora via, in volo verso Gerusalemme, durante il viaggio vedono esplodere una bomba atomica (chi?, come? dove? perché? Mah, non è dato saperlo), solo per scoprire che erano circolate un po' di notizie di non morti e zombies, e solo il Mossad li aveva presi sul serio perché dopo che si sono fatti inculare a sangue da 2000 anni hanno deciso di investigare su ogni cazzata. Allora in tempo zero hanno costruito un muro gigante attorno a Gerusalemme per tenere lontani gli zombies (quindi, non tutta Israele ma solo Gerusalemme? Ma la capitale è Tel Avivi! Mah..), muro con solo due ingressi da cui fanno entrare la gente sana.
E qui grande scena presa dall'alto del muro con questi corridoi sopraelevati intasati di pullman pieni di persone sane, mentre tutto attorno zombies che girano apparentemente incapaci di salire un paio di metri di strada sopraelevata; ma attenzione! Nel momento in cui i profughi salvi si mettono a cantare in ebraico (ma alcuni hanno bandiere palestinesi, non è chiaro), agli zombies attirati dal rumore parte un embolo e si mettono a scalare IL MURO (ma non assaltano le porte), muro che ovviamente è senza sentinelle tranne qualche elicottero di pattuglia il cui equipaggio stava guardando foto di Bar Rafaeli probabilmente.
Cioè, ci sta anche eh, ma magari non con una apocalisse zombie a cui badare
Quindi bum, sfondamento, invasione, centinaia di stronzi che corrono e.. Già, lì scopri che non esisteva nessuna seconda linea di sicurezza e che quindi tutta Gerusalemme è fottuta in tipo 15 minuti.
Perché ovviamente nonostante Tsahal sia uno degli eserciti più cazzuti del mondo le uniche armi che vedi sono mitra, pistole ed un paio di bombe a mano.
Credibilissimo.
La scalata del muro senza sentinelle
Alla fine, quando già la mia voglia di spararmi in un ginocchio aveva raggiunto l'apice, osservando un paio di situazioni Mr.P si accorge che gli Zombie non mordono i malati gravi, quindi va in un centro di ricerca dell'OMS per recuperare batteri potenzialmente letali che quindi ti rendono abbastanza invisibile al nemico.

Ecco, evito di raccontare tutta la serie di stronzate che avvengono dentro questo centro di ricerca OMS, perché ovviamente la parte del palazzo in cui sono conservati i batteri è invasa dagli Zombies, ma una puttana la voglio citare, perché è emblematica.

Ad un certo punto Pitt si ritrova rinchiuso nella stanza sigillata con i batteri, uno zombie fuori e nessun modo di comunicare direttamente con gli scienziati nella parte sana dell'edificio. Decide di provare su di sé la teoria, e va bene, ma non sa bene quale malattia spararsi perché le boccette non sono etichettate come si deve, probabilmente hanno un codice.
MA!
C'è una telecamera nella stanza, quindi lui sa che gli altri lo vedono, e la telecamera si può muovere, quindi volendo potrebbe simulare un "no" muovendosi a destra e sinistra.
Gli scienziati dicono cose del tipo "se si inietta quello sbagliato è morto di brutto" e lui prende un blocco di carta e scrive su qualcosa da mostrare in camera.
Mi immaginavo che scrivesse qualcosa come "Vi mostro i codici, fate no con la camera se sto per iniettarmi una cazzata".
Sembra sensato.
Ci starebbe.
Invece scrive "Dite alla mia famiglia che l'amo".

Ecco, se poi si fosse iniettato un'intera boccetta del veleno più brutale, veloce e doloroso del mondo, io sarei stato un uomo felice.

QUESTA è solo una delle grandi cazzate illogiche che hanno piazzato nella seconda parte del film, e che alla fine ha reso questo film UNA MERDA.

Comunque l'idea delle malattie è quasi credibile, ma la conclusione del film è pessima. Una volta verificata la teoria viene creato questo "vaccino che rende invisibili" e c'è il messaggio finale di speranza con tutti gli uomini sani che scatenano un bel massacro per riprendersi la Terra.

Nell discorsetto di Mr.P. sulla salvezza dell'umanità, finalmente si fanno vedere cose come LANCIAFIAMME, DRONI, BOMBE GIGANTI, insomma tutto il potenziale bellico che il mondo ha costruito negli ultimi 50 anni, e lì ti chiedi "Ma prima tutta sta merda dove ce l'avevano?"

PS: menzione speciale nella scena finale per I RUSSI, si parla della battaglia di Mosca e vedi gente menare gli Zombies coi badili, FUCK YEAH!

mercoledì 3 luglio 2013

Uragano Rosso!

Ho finito il libro "Uragano Rosso" di Tom Clancy: parla di una guerra tra URSS e NATO a seguito di una drammatica carenza di petrolio dell'Unione Sovietica, narrata seguendo da vicino alcuni personaggi chiave della vicenda, sia da parte russa che americana.


La storia è avvincente e ben raccontata; io sono sempre stato curioso di sapere come avrebbe potuto svolgersi un conflitto globale di quel tipo e devo dire che la narrazione non mi ha deluso.
Le tattiche e le strategie messe in atto dai protagonisti sono realistiche, e ritraggono problemi e imprevisti che non possono mancare sul campo di battaglia.

Tuttavia ci sono 3 cose che mi disturbano di questo libro. Paradossalmente sono l'inizio, la fine e la scelta dei punti di vista.

L'inizio perché mi sfugge la strategia dell'Unione Sovietica nel suo complesso: dopo un attentato al più grosso impianto petrolifero sovietico, il Politburo si rende conto che per i successivi N anni ci sarà una drastica carenza di carburante. Non lo vogliono chiedere a livello di commercio internazionale per non mostrare la loro debolezza (e fin qui, ci può anche stare..) allora decidono di fare una calata trionfale su Iran, Iraq e compagnia in modo da procacciarsi il loro greggio. Ed anche qui, è un azzardo ma ha senso secondo me.
Ma per ottenere questo risultato decidono di scatenare una guerra totale alla NATO, sfruttando la sorpresa: va bene voler evitare la guerra su due fronti, va bene considerare che una invasione dei paesi petroliferi avrebbe sicuramente scatenato una rappresaglia NATO, va bene tutte queste considerazioni... Ma comunque tutto questo mi sembra un po' tirato.
Banalmente invece che inscenare un attentato a Mosca per poter dare la colpa alla Germania Ovest ed avere il Casus Belli costruito ad arte, avrebbero potuto trovare il modo di dare la colpa all'Iraq e risolvere la questione così: forse la NATO non avrebbe dato il via alla terza guerra mondiale per difendere l'Iraq, ma per la Germania Ovest e per l'Europa sì cazzo!

La fine invece perché mi sembra un po' troppo precipitosa, nel giro di qualche capitolo bum, finisce tutto! L'espediente usato mi sembra azzeccato, è un'ottima idea, ma sono rimasto un po' deluso dalla narrazione.

Poi invece per la scelta dei punti di vista ho una questione assolutamente personale: la maggior parte dei capitoli parla della Marina; cacciatorpediniere, sottomarini, portaerei sono i punti di vista più narrati, mentre il teatro bellico terrestre non viene descritto con altrettanta passione e accuratezza.
Adesso sono un esperto (si fa per dire eh..) di caccia al sottomarino, ma non so un cazzo di logistica e combattimento terrestre nella guerra moderna, a parte il fatto che i bombardamenti aerei sono una brutta cosa (ma potevo arrivarci anche da solo).

Per il resto è un gran bel libro, appassionante e accurato, divorato in pochissimo tempo.

martedì 2 luglio 2013

L'uomo d'acciao, film

Ieri sera sono andato a vedere l'Uomo d'Acciaio.


Il film in sé è una merda, si passa la prima ora a vedere flashback sul passato di Clark di cui alla fine della fiera non frega un cazzo a nessuno, anche perché buona parte di questi episodi comprendono lui da bambino con i bulli che lo tormentano ed il padre, tipico esponente della fascia della Bibbia americana, che continua a dirgli di non reagire, lasciare stare e di tenere un basso profilo che altrimenti fa paura alla gente.

Brutto stronzo se io fossi Superman dominerei questo mondo di merda altro che palle!
Per vostra fortuna non lo sono..

Nella seconda ora c'è più azione, ma anche questa fa abbastanza schifo..
Quello che vorrei evidenziare in questo post però non sono i superpoteri o altre amenità del genere, bensì la pessima figura dell'esercito regolare.

Siamo abituati a vedere nei film le super forze armate americane sempre così fighe da fare paura e raccapriccio in tutto il mondo, ed anche in caso di invasione aliena e supereroi si trova sempre il modo di fargli fare una figura discreta.
Ad esempio nel film Avengers, durante l'invasione aliena di NY alla guardia nazionale fanno evacuare la popolazione o robe simili.

Qui no. Qui sono degli imbecilli monumentali, con un budget così decurtato da essere ridicolo ed una quantità di mezzi che probabilmente può essere facilmente surclassata dalle isole Tonga.

Ad esempio non si vede un caccia intercettore che sia uno prima della fine (e anche alla fine sono inutili). Due navicelle aliene attraversano metà dello spazio aereo degli Stati Uniti e non si leva in volo nemmeno un caccia per fermarli, niente di niente.

DOPO che sono atterrati gli mandano contro 4 elicotteri da stronzi e un paio di aerei da attacco al suolo: intendiamoci non dico che sarebbe riusciti ad abbattere le astronavi, ma almeno provarci cazzo!

Anche la forza di intercettazione al suolo fa una figura meschina: sono 4 jeep sfigate, un paio di carri armati che non sparano mai e delle squadre di uomini armati di M16 e fucili a pompa. Niente lanciagranate, missili, armi pesanti, artiglieria, mortai. Niente. Ho visto anche gente buttare l'M16 dopo pochi colpi per usare la pistola d'ordinanza.
D'altro canto si sa che affrontare le forze militari aliene è un'ottima occasione per fare fuori un po di armi vecchie, allora si usa un arsenale bellico degli anni 60 giusto per testare se funziona ancora.

Inoltre questo sembra essere uno dei pochi film in cui le navi spaziali non hanno lo scudo energetico protettivo ma sono danneggiabili come qualunque altra cosa. Ecco non c'è uno stronzo che sia uno che pensi di usare una bomba nucleare.
Per 60 anni hanno costruito, immagazzinato, rimpicciolito, potenziato bombe atomiche, quando non sapevano cosa fare ne facevano una nuova release migliorata, un po' come Google con G+, ma no, nessuno ci pensa.
Di solito quando è evidente che non servirebbe a un cazzo le buttano come fossero confetti, in questo caso a che servirebbero qualcosa niente di niente.
Alla fine del film compaiono i caccia intercettori, nell'unico punto in cui c'è un'alterazione di gravità che fa crollare al suolo i missili ( BTW a nessuno viene in mente di lanciare da una quota maggiore per sfruttare la gravità, ma li prendono al CEPU i piloti? ).
Ma nel momento in cui l'alterazione gravitazionale sparisce i caccia decidono che è ora dello sciopero, e non spara più nessuno.

Diavolo ora io capisco che si voglia far fare una bella figura all'eroe, ma una persona è tale se si eleva sugli altri, non se gli altri sono un branco di dementi.

Alla fine della fiera comunque almeno Superman non ha le mutande sopra i pantaloni. Fa ridere lo stesso ma un pochino meno.

mercoledì 26 giugno 2013

La verità? La maturità ha rotto il cazzo..

Ogni anno alla fine delle scuole iniziano quelle due settimane in cui l'argomento "maturità scolastica" vince la prima pagina sui mezzi di informazione.

Prima con i servizi preparatori tipo:
"Tra una settimana l'esame di maturità, giriamo per parchetti a rompere i coglioni a quelli che fingono di studiare.. Come vi sentite? Siete pronti?"

Poi con i pronostici sulle tracce del tema.
Poi le tracce del tema vere e proprie.
Poi i commenti alle tracce del tema.
Poi le polemiche sulle tracce del tema.

Ecco, IMHO il tema è una merda! Vengono fornite spunti e documenti in numero tale che se uno non è un completo cerebroleso e sa scrivere in Italiano (e per gli dei, dopo più di 10 anni di scuola BISOGNA saper scrivere in Italiano) si ritrova mezzo tema già fatto solo copiando gli spunti e rimaneggiando un po' le parole. Inoltre l'unica traccia di cui è necessario SAPERE qualcosa è quella a tema storico di solito, che quindi di norma non si incula nessuno.

Poi dopo il tema l'attenzione va scemando, perché insomma, per la seconda prova è più difficile fare discorsi qualunquisti del cazzo, e soprattutto trovare "L'ESPERTO" che commenta e risolve inizia ad essere più laborioso e difficile. Solitamente si trova un latinista a caso che non avendo un cazzo da fare (che strano, i latinisti sono COSI' richiesti!) scrive due righe di commento su una versione di latino. Le altre prove sono bellamente ignorate.

E poi altri piccoli drammi sul quizzone, sul fatto che le domande non erano molto chiare, che alcune risposte sembravano uguali etc etc etc
Sveglia, è un test, le domande DEVONO essere ambigue e creare difficoltà, e le risposte NON DEVONO essere lampanti anche all'ultimo degli imbecilli.

Ultimi sprazzi di notorietà sui media sono gli immancabili commenti sul "Commissario esterno che fa paura", ovvero un articolo del cazzo dove si dice che "essendo un commissario esterno che non ci conosce come esseri umani e come piccole gemme perfette che sono le speranze del futuro, vorrà giudicarci in base all'arida scienza dei numeri e dei risultati, maledetto, eppure noi siamo così pieni di emozioni.."
E una fila di stronzate come questa una dietro l'altra.

No ma datevela una svegliata, usciti da quella fase mistica che si chiama adolescenza, in cui si è convinti di essere il centro dell'universo solo perché ci si alza al mattino, al resto del mondo non gliene frega un cazzo di niente delle vostre convinzioni di gemme perfette, gli frega soltanto dei numeri che portate, delle competenze che avete, di quanto potete essere utili e funzionali allo scopo.
Punto.
Se sarete utili e funzionali allo scopo allora vedremo anche il carattere di merda che avete se possiamo farci qualcosa.
Punto.

Ma poi che diavolo, io posso anche capire dal punto di vista generazionale che l'esame di maturità porta alla fine di un percorso praticamente obbligato e apre un po' di più il ventaglio della scelta della propria vita, ma di sicuro non ha più nella vita di una persona l'importanza che aveva un tempo. Quello snodo epocale di destini ed emozioni che immette un ragazzino nella vita degli uomini.
Manco per il cazzo.
Ora in buona parte dei casi immette un ragazzino nella vita dei ragazzi che fanno l'università. Dove ci sarà una versione un po' più libera ed estesa della scuola superiore.

Ora capisco anche bene che il vero momento in cui un ragazzino diventa uomo non è esattamente schedulabile. C'è chi è già uomo alle superiori e chi anche dopo 10 anni di lavoro rimane un ragazzino coglione, quindi capisco l'esigenza di usare la maturità come momento cardine del processo, ma è falso, è una menzogna e soprattutto è una menzogna che rompe tremendamente i coglioni a tutti quanti.
Si ammanta un esame spogliato di tutte le difficoltà di un alone romantico di sfida e crescita che alla prova dei fatti non esiste, ci hanno pure fatto dei film che diavolo, e facevano anche cagare, adesso basta!

Diciamo le cose come stanno, la maturità è una passeggiata, essere bocciati è difficile, è un voto che non guarda NESSUNO nel mondo del lavoro, non è una svolta, è un rito di passaggio ormai svuotato di tutto. 

L'unica cosa veramente fica della maturità e l'estate senza niente da fare che ne consegue, quella è la vera e ultima occasione di libertà che dura 3 mesi, quella è l'unica cosa fica dell'anno della maturità!

Perché da lì in poi ci saranno sessioni d'esame a fine luglio e a settembre, in caso di università, oppure ferie striminzite e da organizzare mesi prima in caso di lavoro, quindi, davvero, godetevi questa estate, ma per favore non fatela giù tanto tragica, che avete rotto il cazzo.


Ecco, ebbasta con sti film di merda, grazie..

mercoledì 5 giugno 2013

Noi siamo Elettrosanti, e Tesla è il nostro profeta!

Come è risaputo, il mondo è segretamente governato da antichissime società segrete sconosciute a noi mortali.
Queste società dalle più svariate origini si sono evolute nei secoli in diverse configurazioni moderne, i Massoni non sono altro che un club molto esclusivo in cui si parla di affari e di governi sorseggiando sangue di bambino africano, i Cultisti di Chtulhu mantengono la loro storica struttura di setta e si ritrovano nelle paludi per dedicarsi alla più efferata follia cercando di risvegliare il loro signore, i Rettiliani stazionano in enormi navi spaziali occultate in orbita alta ed influenzano il mondo sostituendo le figure chiave di potere con dei loro uomini, in modo da impedire all'umanità di sviluppare la tecnologia per viaggiare nello spazio, e molti altri ancora.

Ma tra tutti questi gruppi in lotta per il predominio del genere umano, solo uno combatte una guerra perenne contro le interferenze aliene e i malvagi schiavisti del denaro: GLI ELETTROSANTI!


Questi adoratori dell'elettricità e della scienza sono emersi dalle tenebre della loro ingenuità durante il XVIII Secolo, quando hanno affinato i loro primitivi riti di alchimisti per creare la SCIENZA! Sono entrati in contatto con entità superiori, che dominano l'universo, chiamate LOGICA e MATEMATICA, che hanno promesso loro gloria e potere in cambio di studi e applicazioni pratiche.


Nel 1856 queste divinità hanno donato ai loro adepti un campione, un profeta, il migliore, l'Elettrosanto Nikola Tesla, per portare la luce in questo mondo di tenebre!

Ma le forze dell'oscurantismo e del nemico erano in agguato ed i sabotaggi ad opera del capitale finanziario, dei ruffiani del plusvalore e delle forze riunite dei papi delle fedi hanno impedito la realizzazione del sogno.

Ma l'Elettrosanto ci ha donato il sapere e la perseveranza (ed i Tesla Coil!) e noi sappiamo che un giorno gli Elettrosanti sconfiggeranno il male e porteranno il sole della Logica a splendere in tutto l'universo!


martedì 4 giugno 2013

Fast and Furious 6! Non sono veloci, e nemmeno furiosi.. Neanche 6, se vogliamo..

Ok impressioni a caldo dopo aver visto Fast & Furious 6.



Il film prosegue sulla falsariga dei precedenti se non fosse che a questo giro ci sono molte meno macchine, quelle che ci sono le fanno vedere poco,  le usano cazzo e si schiantano subito.
Per il resto le scene di azione non sono niente di che, i combattimenti sono più ridicoli del solito e ovviamente la stupidità suprema regna sovrana.

Perchè parliamoci chiaro, quando hai alle spalle tutte le risorse del'Interpol e continui a girare con delle pistole 9 millimetri sei un coglione.
Se poi non sai nemmeno sparare con quelle pistole sei ancora più coglione.
Senza contare i veterani del SAS che sparano come ragazzini in un ghetto negro.
Poi i super criminali! La migliore squadra del mondo che non trova niente di meglio per fermare gente in fuga che spintonarla da dietro con un'auto, prendersi nel culo una miliardata di proiettili ed usare uno spara arpioni potenziato. Nemmeno inventato da loro!
Persino la scena inseguimento con un carro armato fa pena.

Poi vabbè questa volta non solo hanno ignorato le regole della fisica come nei film precedenti ma le hanno proprio ribaltate. 

Ma ora basta cazzate parliamo di cose serie: innanzitutto Vin diesel è magro! Si è sgonfiato tantissimo ed è invecchiato male, si vede ancora il braccio possente ma sembra più che altro una patata sformata, manca di tonicità.
In compenso The Rock è ancora macchina nonostante il pizzetto con qualche ciuffo bianco.

Il cattivo è una specie di versione Hipster di un piccolo spacciatore dei quartieri fighetta di Londra, con dei mini baffetti che somigliano (ma non hanno la stessa classe) ai baffi del Watson interpretato da Jude Law nello Sherlock Holmes di Guy Ritchie; questo stronzo non fa paura nemmeno per un secondo, non è particolarmente intelligente, non è forte, non è nemmeno che sia sto brillante stratega o così ben organizzato! Raccontano di lui robe assurde ma alla prova dei fatti sembra solo un coglione, si salva perché la super squadra è più ritardata ancora.

In generale livello di tensione il film si mantiene bassissimo, c'è qualche scena che strappa qualche risata ma anche dal lato comico non ci siamo proprio: il precedente era molto molto molto più bello, almeno faceva ridere!

Nel precedente c'era molto più l'idea di squadra, agli altri personaggi era dato molto spazio mentre questa volta rimango un po tutti di sottofondo sembra che nessuno faccia realmente parte della vicenda, persino Toretto e quello stronzo biondino, non si capisce chi sono i veri protagonisti del film.

Menzione speciale per il Samoan Thor che solo con la presenza spacca, anche se nel film precedente piaceva molto di più: si sprecano le battute sull'olio per neonati ^_^

In generale il cast sembra stanco interpretare questi ruoli, i personaggi sono ormai stereotipati e privi di spessore e nemmeno loro sembrano crederci più.
Le scene di azione sono fatte male, non è un ridicolo accettabile e poi che diavolo, pure il livello di tette e culi è drasticamente diminuito!

Voto generale del film 5

mercoledì 29 maggio 2013

Tom Clancy - Politika

Ultimamente è destino che io non legga un libro decente che sia uno.


Ho appena finito Politika, di Tom Clancy, anche questo facilmente categorizzabile come "UNA MERDA".

Siamo nel periodo di crisi e anarchia a seguito del crollo dell'Unione Sovietica, quindi una bella lotta di potere interna alla trojka che governa la Russia, tra il presidente filoamericano, un tizio di cui non si parla mai se non per dire che è inutile (e allora perché esiste nel libro? ai fini di trama è inesistente!) e l'opposizione nazionalista.

Il signor "Opposizione nazionalista" mette in piedi un piano per destabilizzare il governo aggravando una già pesante carestia e costringendo la NATO ad un embargo totale organizzando un attentato devastante a New York durante la festa dell'ultimo dell'anno. Ovviamente vorrebbe far ricadere la colpa sul governo moderato filoamericano seminando indizi ad arte.

Ecco, questi indizi ingannano TUTTI quelli che avevano scoperto qualcosa (quindi praticamente nessuno) TRANNE una multinazionale di BOH (informatica, comunicazione, servizi satellitari, non è chiaro, l'unica cosa che ripetono continuamente è che portano informazioni in tutto il mondo.. ahah) e la sua squadra da combattimento internazionale super addestrata che spacca i culi ai passeri. Ovviamente la multinazionale ha scoperto tutto il piano meno di 2 settimane.

Bum, la super squadra trova tutti gli indizi, gira mezzo mondo, abbatte/arresta tutti i terroristi e sventa il piano criminale. Magia.

Il tutto in una prosa infarcita di una retorica da Stars and Stripes della peggior specie.

Bene, oltre a tutte queste cazzate i personaggi non hanno spessore, non sono caratterizzati, per buona parte sono stereotipi allo stato puro (mafioso russo vecchio stile, mafioso russo magheggione americano, donna terrorista fredda come il ghiaccio, politico russo buono, politico russo cattivo, etc.) e spesso fanno ragionamenti decontestualizzati e surreali a beneficio esclusivo del lettore.

Ovvio che dopo aver finito di fare l'amore con una donna ci si metta a discutere di politica internazionale raccontando TUTTO quello che è successo negli ultimi 10 anni, per poi improvvisamente tornare a parlare di cena e birra. Tutto normale no?

Poi la narrazione dei sentimenti è pessima, pessima davvero. Clancy non fa altro che far ripetere ai suoi personaggi concetti come "provo un dolore immenso, impossibile da spiegare". Infatti non lo spiega. Questo per ogni possibile emozione umana.

In conclusione un libro pessimo, non è divertente né emozionante, sembra un film d'azione degli anni 90, ma senza nemmeno il gusto del trash.

mercoledì 22 maggio 2013

Un luogo chiamato libertà

Ecco, ho appena finito di leggere il libro del titolo.
"Un luogo chiamato libertà" di Ken Follet.
Potrei ridurre tutta la recensione in una parola: "MERDA".

Ma vediamo di spiegarci un po'. La trama è la classica di Ken Follet. C'è il triangolo amoroso tra il poveraccio ma bello e di sani principi, la ragazza ricca/nobile un po' ingenua che non sa come sia davvero brutto il mondo, ed il ricco/nobile infido e bastardo.
Basta. Tutta la storia è un contorno per far rimanere questi tre sempre a ronzarsi attorno in modo che che il poveraccio possa trombarsi la fighetta e vivere felici e contenti.
Sono tutte uguali, tutte così! Quello che cambia è il numero di triangoli e la loro "immutabilità".

Il resto della trama è banale al limite del ridicolo. Dopo i primi capitoli sapevo dove sarebbe andata a parare la storia sia a livello di ambientazione che di conclusione, certo mancavano un po' di dettagli ma il resto c'era tutto.

Aggiungiamo anche al tutto donne disinibite a letto in modo tale da rendere la rivoluzione sessuale degli anni 60 inutile, orgasmi monumentali come nei film porno di serie B ed un ritmo di narrazione che non riuscirebbe a tenere sveglio nemmeno uno strafatto di caffè e redbull.

In conclusione ho buttato via dell'ottimo tempo che avrei potuto impiegare a guardare il soffitto con più interesse e profitto.

lunedì 20 maggio 2013

L'inconscio mi dice brutte cose..

Ho passato un week end normale, come tanti altri direi.

Se non fosse per i risvegli: sabato e domenica mattina mi sono svegliato presto e male, prima della sveglia, il mio riposo abbattuto come un maiale al macello da alcuni sogni.
Ora non si può dire che io non sia abituato ai sogni assurdi, anche violenti o quelli che da bambini chiamiamo i "brutti sogni", eppure questi portavano un carico di frustrazione, angoscia e stanchezza che mi sto trascinando dietro un malumore latente da 3 giorni.

Sabato mattina mi sono svegliato con in testa le immagini di un'aggressione ai danni di una ragazza nella stazione ferroviaria, e soprattutto la frustrazione per non essere riuscito ad aiutarla.
Quando ho tentato di intervenire un nero (che tra l'altro era l'amichetto nero di Superman nel telefilm Smallville) mi ha tenuto fermo con una facilità imbarazzante, mentre i suoi amici bianchi (che erano la squadra di football di Smallville!) picchiavano questa ragazza e tentavano lo stupro, il tutto nell'indifferenza finta scandalizzata dei pendolari che attendevano il treno. Ed io bloccato per le braccia che pensavo a mille modi di liberarmi e spezzare le gambe a quel gruppo di stronzi, ma niente, come in una morsa d'acciaio.
Mi sono svegliato in preda ad una sensazione di frustrazione monumentale.

Domenica mattina invece sognavo di essere in ufficio di lunedì, senza aver fatto il weekend perché si era in ritardo su un progetto, circondato dai miei colleghi freschi e rilassati che sorridevano, mentre io riuscivo solo a dire: "Se penso che è solo lunedì pomeriggio mi viene da vomitare".
E loro ridevano, come fosse una battuta, ma sentivo la nausea montarmi come l'alta marea.
Ci ho messo 5 minuti buoni, immobile al buio, a ricordarmi che era domenica e non dovevo davvero andare al lavoro.

Poi mi sveglio il lunedì mattina con ancora addosso un nervoso ingiustificato, con una stanchezza nelle membra peggiore di quella causata dagli allenamenti, senza nemmeno la soddisfazione della fatica fisica. Tutta una settimana davanti e una voglia pazzesca di spaccare la faccia a qualcuno.

Molto bene.
Buon lunedì.
E vaffanculo.


lunedì 6 maggio 2013

To succeed as a SPARTAN!

Rieccomi, riemerso dalla nebbia degli affari miei dopo più di un mese senza post.
Nell'ultimo periodo ogni volta che saltava fuori qualcosa su cui avrei voluto scrivere l'allineamento cosmico delle incertezze deliranti me lo impediva. Il poco tempo, la smentita subito dopo, pressanti e più importanti impegni, il rischio effettivo che la mole devastante di cazzate che ho sentito nell'ultimo mese portasse ad un post di 13000 parole ma composto esclusivamente da insulti ferocissimi, e via dicendo.

Quindi ora con alle spalle qualche giorno di vacanza e riorganizzazione faccio un bel respiro e torno a scrivere.

Mi è scaduto l'abbonamento alla mia palestra di Kick boxing, ma vista la vita irregolare (e dissoluta) che facevo in ogni caso metà delle volte non riuscivo ad andare ad allenarmi; quindi ho deciso di iscrivermi in una semplice palestra con sala pesi per tenermi in forma e mi sono iscritto a quella che brutalmente costava meno. Quindi spero di riuscire ad ammortizzare la spesa entro l'anno di allenamenti.
Tuttavia io sono un animale molto strano. Mi piace allenarmi, fare fatica, mantenermi in forma etc etc, ma se non ho ben chiaro un obiettivo, un "fine" del mio allenamento con il tempo la disciplina marziale va a farsi fottere.
Ma obiettivi come "dimagrimento", "six pack", "100kg in panca piana", etc mi sembrano tutte minchiate autoerotiche fini a se stesse.
Quindi vagavo senza meta vagheggiando baggianate quando sono capitato su questo sito.

E sono totalmente impazzito. Essendo una cosa incredibilmente malata e priva di logica mi ci sono buttato a pesce, un po' come quando da ragazzino ti viene detto "Ti sfido a dare una testata alla porta, altrimenti sei un vigliacco"
E TU LO FAI!

Quindi obiettivo trovato: partecipare e sopravvivere fino alla fine di una Spartan Race nel 2014.

Ora intendiamoci, io so benissimo che la Spartan Race non è uno sport, non ha alcun proposito di reale miglioramento, non è una disciplina completa etc etc etc. Ma è fico e fa male, quindi io voglio farlo.

Tuttavia per riuscire a partecipare senza morire dovrò dedicarmi ad una serie di allenamenti strutturati ed intensivi, che passano attraverso la corsa continua tutta l'estate, il trekking in montagna, la palestra ed il PITBULL TRAINING!

Ed il 20 di luglio avrò il primo banco di prova, la prima tappa sulla "Road to the Spartan Race 2014": voglio partecipare alla Monza Power Run all'autodromo di Monza, 11km o 22km con guadi, scalate, fango e sangue. Quello sarà il primo banco di prova del mio allenamento.

Ora vi lascio con un paio di video di presentazione della SPARTAN RACE, giusto per rendere ancora più chiaro il fatto che sono un invasato rincretinito.