mercoledì 29 maggio 2013

Tom Clancy - Politika

Ultimamente è destino che io non legga un libro decente che sia uno.


Ho appena finito Politika, di Tom Clancy, anche questo facilmente categorizzabile come "UNA MERDA".

Siamo nel periodo di crisi e anarchia a seguito del crollo dell'Unione Sovietica, quindi una bella lotta di potere interna alla trojka che governa la Russia, tra il presidente filoamericano, un tizio di cui non si parla mai se non per dire che è inutile (e allora perché esiste nel libro? ai fini di trama è inesistente!) e l'opposizione nazionalista.

Il signor "Opposizione nazionalista" mette in piedi un piano per destabilizzare il governo aggravando una già pesante carestia e costringendo la NATO ad un embargo totale organizzando un attentato devastante a New York durante la festa dell'ultimo dell'anno. Ovviamente vorrebbe far ricadere la colpa sul governo moderato filoamericano seminando indizi ad arte.

Ecco, questi indizi ingannano TUTTI quelli che avevano scoperto qualcosa (quindi praticamente nessuno) TRANNE una multinazionale di BOH (informatica, comunicazione, servizi satellitari, non è chiaro, l'unica cosa che ripetono continuamente è che portano informazioni in tutto il mondo.. ahah) e la sua squadra da combattimento internazionale super addestrata che spacca i culi ai passeri. Ovviamente la multinazionale ha scoperto tutto il piano meno di 2 settimane.

Bum, la super squadra trova tutti gli indizi, gira mezzo mondo, abbatte/arresta tutti i terroristi e sventa il piano criminale. Magia.

Il tutto in una prosa infarcita di una retorica da Stars and Stripes della peggior specie.

Bene, oltre a tutte queste cazzate i personaggi non hanno spessore, non sono caratterizzati, per buona parte sono stereotipi allo stato puro (mafioso russo vecchio stile, mafioso russo magheggione americano, donna terrorista fredda come il ghiaccio, politico russo buono, politico russo cattivo, etc.) e spesso fanno ragionamenti decontestualizzati e surreali a beneficio esclusivo del lettore.

Ovvio che dopo aver finito di fare l'amore con una donna ci si metta a discutere di politica internazionale raccontando TUTTO quello che è successo negli ultimi 10 anni, per poi improvvisamente tornare a parlare di cena e birra. Tutto normale no?

Poi la narrazione dei sentimenti è pessima, pessima davvero. Clancy non fa altro che far ripetere ai suoi personaggi concetti come "provo un dolore immenso, impossibile da spiegare". Infatti non lo spiega. Questo per ogni possibile emozione umana.

In conclusione un libro pessimo, non è divertente né emozionante, sembra un film d'azione degli anni 90, ma senza nemmeno il gusto del trash.