Ecco, ho appena finito di leggere il libro del titolo.
"Un luogo chiamato libertà" di Ken Follet.
Potrei ridurre tutta la recensione in una parola: "MERDA".
Ma vediamo di spiegarci un po'. La trama è la classica di Ken Follet. C'è il triangolo amoroso tra il poveraccio ma bello e di sani principi, la ragazza ricca/nobile un po' ingenua che non sa come sia davvero brutto il mondo, ed il ricco/nobile infido e bastardo.
Basta. Tutta la storia è un contorno per far rimanere questi tre sempre a ronzarsi attorno in modo che che il poveraccio possa trombarsi la fighetta e vivere felici e contenti.
Sono tutte uguali, tutte così! Quello che cambia è il numero di triangoli e la loro "immutabilità".
Il resto della trama è banale al limite del ridicolo. Dopo i primi capitoli sapevo dove sarebbe andata a parare la storia sia a livello di ambientazione che di conclusione, certo mancavano un po' di dettagli ma il resto c'era tutto.
Aggiungiamo anche al tutto donne disinibite a letto in modo tale da rendere la rivoluzione sessuale degli anni 60 inutile, orgasmi monumentali come nei film porno di serie B ed un ritmo di narrazione che non riuscirebbe a tenere sveglio nemmeno uno strafatto di caffè e redbull.
In conclusione ho buttato via dell'ottimo tempo che avrei potuto impiegare a guardare il soffitto con più interesse e profitto.