martedì 28 giugno 2011

Cinesi e costruzioni

Stamattina uscendo di casa ho incrociato due cinesi in lotta tra loro. Il primo gridava che voleva riprendere le tradizioni dei suoi avi e costruirmi una muraglia alta otto metri fuori da casa; il secondo voleva riprendere le tradizioni dei loro avi più recenti e costruire una ferrovia a vapore nel mio giardino.
Dopo 10 minuti di insulti si sono entrambi armati di badili ed hanno iniziato a darsele di santa ragione.
Ho quindi deciso di andare a prendere la macchina dal box per andare a lavorare; al mio ritorno si erano entrambi calmati e, pesti e sanguinanti, si erano seduti insieme appoggiati al mio cancello, bevendo da una bottiglia di vetro marrone e piangendo le loro disgrazie.
Li ho lasciati lì a consolarsi a vicenda dei loro problemi, spero tanto che al mio ritorno se ne vadano ciondolando ubriachi come bravi fratelli, abbracciandosi e cantando.
E che mi costruiscano quella maledetta muraglia, ovviamente..



Ok, non è una storia vera, ma mi sarebbe piaciuto vedere la scena :)

venerdì 24 giugno 2011

Tiiiiiiiiiiiiiiiiiger Maaaaaaaaaaaaaaaaan, ma anche Hitman

Ok, quello che scriverò in questo post difficilmente c'entrerà qualcosa con l'Uomo Tigre, ma nell'istante in cui ho premuto il pulsante "Nuovo Post" per scrivere qualche minchiata mi si è affacciato alla mente questo video.


Quindi esordisco violentemente con l'Uomo Tigre. In effetti a pensarci un piccolo senso logico c'è: volevo spendere due parole su un film che ho rivisto ieri sera, niente di imperdibile sia chiaro, ma piacevole e pieno di armi. Hitman!

Ecco il collegamento probabilmente è derivato dai metodi di addestramento dell'Organizzazione di Hitman e della famigerata Tana delle Tigri. Entrambi prendono bambini orfani e li torturano pesantemente finché non li trasformano in macchine da guerra.
Bene, ma torniamo a parlare del film: originato dal videogame omonimo (bellissimo) racconta la storia di numero 47, un assassino braccato ed incastrato dalla sua stessa organizzazione in piena Russia post sovietica. 
Molto bello il personaggio di 47, assassino freddo, spietato ed addestrato ma con tutti i suoi pensieri non detti ed i suoi silenzi. 

Molto bella anche la serie infinita di armi che sfoggia e le millemila uniformi delle forze speciali russe che sono in ballo. Se si recupera il DVD consiglio la visione anche dei contenuti speciali, sulle armi utilizzate e su come si costruisce un film d'azione di questo tipo, di quante informazioni e conoscenza delle armi da fuoco prima anche solo di iniziare a girare, etc etc etc.
Detto questo visione del film consigliata!

lunedì 20 giugno 2011

la bucolica vita di campagna

Questa notte mi sono avventurato di nuovo nel mondo onirico e nel mio subconscio disastrato, almeno a quanto dicono i miei psicologi di fiducia.

Vivevo in un casolare sperduto in mezzo alla campagna, natura incontaminata, grandi pascoli e colline, ed un pub. Perché senza un pub non si può vivere: una sera io ed i miei amici eravamo in suddetto locale a bere e guardare telefilm su sky, visto che nessuno aveva la televisione in casa. Stavamo lì seduti tranquilli sparando cazzate e guardando non so cosa quando il gestore e cambiò canale, costringendoci a vedere Simona Ventura; gli chiedemmo se poteva rimettere il canale precedente e lui con toni molto supponenti ci rispose che al martedì sera tutti i clienti volevano vedere la Ventura.
Va bene tutto, ma Simona Ventura no.
Visto che anche facendo notare che gli UNICI clienti in tutta la zona eravamo noi il barista non voleva sentire ragioni, pensai bene di andarmene a fare un giro, visto che rimanere a bere guardando quella vecchia stronza non mi pareva proprio il caso.
Uscendo incrociai il fratello di una amico che era al tavolo con me, di professione pastore. Entrò ridendo come un pazzo dicendo che gli avevano fatto sparire 200 pecore e capre. Ridemmo tutti come un branco di scemi (cosa ci sarà da ridere poi..) e poi andammo alla ricerca degli animali scomparsi, in fondo non avevamo altro da fare..
Saltò fuori che aveva lasciato il gregge su un versante di una collina, suggerii allora di andare a chiede al campo scout che stava sull'altro versante, nella speranza che avessero visto o sentito qualcosa.
Ci dirigemmo quindi verso quel campo scout, trovammo il comandante (un allegro 40enne in calzoncini esaltato come pochi) che tutto sorridente ci disse di non sapere dove fossero le pecore, ma che il giorno precedente durante un'esplorazione i suoi ragazzi avevano visto una grotta poco sotto la base della collina; da quell'antro provenivano strani rumori, come il verso di un cinghiale, diceva, magari le pecore sono erano lì dentro.
Quel coglionazzo del Gran Mogol aveva molto più stile a confronto
Senza nemmeno sapere perché diavolo avremmo dovuto dare ascolto a quel mentecatto, andammo ad esplorare quella grotta: dopo poche decine di metri dall'ingresso trovammo una cavità enorme, che faceva da tana ad una simpatica famiglia di animali. Non si trattava di cinghiali però, ma di T-Rex. Mamma Rex e due piccoli cuccioloni di due metri di altezza, circondati da 200 cadaveri di pecora e capra. 
Con molta delicatezza uscimmo dalla grotta e ritornammo al campo scout, dove mi ritrovai ovviamente a prendere a sberle il capo chiedendogli insistentemente come diavolo aveva fatto a scambiare per un cinghiale tre dinosauri!
Oh mammasaura
La sveglia interrompe il mio pestaggio, anche se il tutto era pienamente giustificato.
Alla prossima puntata!

PS: Io odio quella TROIA che tutti i maledetti giorni alle 11 del mattino inizia a fare pesce fritto. Ma quanto cazzo ne mangi? Ma non ti stanchi mai? Ma ti pare l'ora del pesce fritto? MA MUORI TU ED IL TUO MERLUZZO PESCATO NEL LAMBRO!

venerdì 17 giugno 2011

Assassin's Creed Brotherhood

Ecco, l'ho finito. Che dire, maestro, ogni volta una grande emozione, ma come fa?

Va bè, entriamo un po' nel dettaglio. Innanzitutto vi dirò che Assassin's Creed 2 è più bello, a livello di trama, ambientazione, e personaggi. Brotherhood si potrebbe considerare un 2.5, in realtà, perché i personaggi introdotti sono gli stessi, a parte qualche piccola new entry in fondo di poco conto.
L'ambientazione non mi ha convinto: intendiamoci sono sicuro che la Roma del 1500 che hanno ricostruito sia storicamente adeguata, così come hanno fatto con Firenze, Venezia e le altre città nel 2; il fatto è che non mi piace. E' una serie infinita di case e casette un po' tutte uguali e monumenti storici in rovina, c'è poca varietà e pur essendo abbastanza grande non da la stessa emozione del cambiare città e scoprire cose nuove. A Roma semplicemente si fanno le stesse cose in un posto un po' diverso.
Certo, i monumenti sono suggestivi, ma...
Parliamo delle missioni: quelle della trama principale sono tutto sommato belle, anche se Cesare Borgia scade drasticamente verso la fine, Rodrigo era molto più coerente e cazzuto. Le missioni secondarie sono piacevoli e non troppo pesanti o noiose, il problema è che non legano molto: spesso mi sembrava di fare una serie di sottogiochi pieni di cadaveri.
Purtroppo i tuoi compagni sono gli stessi del secondo capitolo, Machiavelli, la Volpe, Bartolomeo d'Aviano, Claudia, hanno le stesse caratteristiche e sono identici, nulla di nuovo, e questo toglie molto alla vicenda. L'unico che si salva è Bartolomeo, nel secondo gioco è poco sfruttato mentre qui da vita proprio a delle belle missioni.
Cesare Borgia, parte bello promettente. Finisce isterico.
Con l'aumento delle armi a distanza le missioni di infiltrazione senza farsi individuare non sono più un problema, purtroppo, perché anche nel remoto caso che un cadavere venga individuato NESSUNO SI FA DOMANDE, al massimo una guardia si chiede "Cos'è successo qui?" ma dopo 5 secondi se ne va per la sua strada: non ci sono rinforzi, non c'è allarme, non c'è niente. Sono entrato a Castel Sant'Angelo facendo una strage e nessuno ha detto niente. Questo toglie molto alla sfida delle missioni in sè.
Nonostante le infiltrazioni siano più semplici, è sempre bello scatenare una bella rissa
I combattimenti sono migliorati rispetto ad Assassin's Creed 2, c'è ancora la presenza del contrattacco letale ma ci sono più tipi di guardie che possono difendersi da quello; l'introduzione del calcio spaccaguardia, delle armi da tiro secondarie, delle catene di uccisioni hanno ha introdotto una nuova arte di morte che piace parecchio al sottoscritto.
Ora veniamo agli assassini. Puoi averne in totale 10, una per ogni torre dei Borgia distrutta (queste sono piacevoli e una novità), tutti da livellare fino al grado di assassino appunto. All'atto pratico non sono fondamentali per completare il gioco, a parte un paio di missioni dove li richiedono espressamente, perché è comunque abbastanza semplice da finire, tuttavia sono divertenti da usare e comodi in certe situazioni per distrarre le guardie: invece che distrarle come le puttane (con le carezze) o come i ladri (le derubano), gli assassini tagliano loro la gola, una bella distrazione ^_^

Le missioni degli assassini riportano denaro e oggetti rari, ed è anche bello vederli crescere e migliorare, pollice alzato per l'introduzione della fratellanza!
Alcune missioni secondarie sono molto molto belle, mi riferisco ai ricordi di Ezio su Cristina Vespucci, ad esempio, che fanno un po' di luce sugli anni giovanili di Ezio, delle missioni contro le macchine di Leonardo sono difficili e ben costruite, le tane dei Seguaci di Romolo sono dei bei labirinti ed anche molte delle missioni di assassinio sono piacevoli e veloci.
D'altro canto le missioni delle prostitute e dei ladri fanno abbastanza cagare.
Anche la figura di Ezio è molto ridimensionata. Lo si è visto crescere durante il secondo gioco, affinare le sue capacità fino a diventare una macchina, mentre nel terzo la crescita è pressoché nulla. Sì, ci sono nuove armi e capacità, ma la crescita personale del personaggio è pari a zero. Arriva a Roma con un certo carattere e se ne va nello stesso modo, e questo è un po' deludente.
L'ultima armatura di Ezio. Come potete vedere fa cagare.
In conclusione è un gran bel gioco, niente da dire, inferiore al secondo ma piacevole da giocare e ben costruito, un peccato che non sia coinvolgente come gli altri, ma ne vale sicuramente la pena.

Voto: 8-

PS: ultima cosa, l'armatura finale, quella di Romolo, è esteticamente brutta. Che cazzo.

martedì 14 giugno 2011

L'avvitatore elettrico scacciafantasmi

Questa notte ho avuto un'esperienza onirica come non mi capitavano da un po'.
Nel mio sogno sono a Roma con un po' di gente, intento a lanciare sassi, bombe e molotov in giro per la città in rivolta. Ad un certo punto attacchiamo e occupiamo una stazione radio locale da cui trasmettere e ci barrichiamo dentro. In quel buco di posto ci troviamo due djs di 90anni ed un allegro fantasma di bambina, vestita carinacarina di tutto punto e alta 25/30cm. Dopo qualche ora arrivano le forze dell'ordine, non so dire se fossero qualcosa di riconosciuto tipo la polizia o se era un esercito nemico o se era una banda rivale, etc. Erano i cattivi. Ed in quanto cattivi che fanno? sigillano la porta e ci chiudono dentro come degli stronzi.

Giunta sera uno dei due djs che abbiamo sequestrato sparisce, e l'altro inizia a piagnucolare parlando del fantasma malvagio della bambina che di notte assassina chi incontra, e che ovviamente ci avrebbe ucciso tutti, uno per notte.
Pensando che per quella notte se ne era già preso uno riesco ad addormentarmi senza problemi.
La notte successiva questa bambina fantasma ricompare e tenta di prendere uno del mio gruppo, afferro la prima cosa che mi capita per le mani e la uso sul fantasma: l'avvitatore elettrico è un efficacie scacciafantasmi! La bambina inizia a girare su se stessa attorno alla punta girevole dell'avvitatore e schizza attraverso il soffitto come nei peggiori cartoni animati.

Il giorno successivo forziamo il blocco e scappiamo dalla stazione radio; una volta liberi vengo fermato dal solito vecchio pazzo che vuole parlarmi della bambina fantasma, di come scacciarla, del come e del perché blablabla.
Ci è rimasto un po' male quando gli ho spiegato la storia dell'avvitatore elettrico..

Purtroppo non sono riuscito a finire il sogno, come al solito.. Dovrei davvero decidermi a scrivere sceneggiature per film..

venerdì 10 giugno 2011

Wakka back on the field!

Ieri sera dopo poco meno di quattro mesi ho rimesso piede in cantina per fare un po' di boxe. Chi non ha mai provato la passione dei pugni non potrà capire cosa significa indossare di nuovo dei guantoni dopo così tanto tempo senza colpire qualcosa, il sudore e la fatica anche solo per stare in movimento, il dolore alle spalle per la posizione a cui non si è più abituati, ed i polsi nocche e tibie che gemono ad ogni impatto.
Una mezzora di sacco è un filtro per l'anima, purifica e lava dal corpo lo stress e le frustrazioni insieme al sudore, lasciando solo un'energia che porta a volere sempre più movimento, più azione, seguita da un piacevole torpore.

Il giorno dopo (oggi) sento ancora tutti i muscoli tesi, contratti, come se li avessi messi in movimento per la prima volta in assoluto. Eppure ho alle spalle due mesi buoni di palestra fitness, che a quanto pare servono poco un cazzo.
Il mio ginocchio ha retto bene, solo dopo il decimo calcio alto sinistro l'ho sentito tendere, forse anche perché tutto il peso del corpo è sulla gamba destra e deve ruotare facendo perno sul ginocchio, e a fine allenamento cigolava un po', ma già dopo un'oretta di riposo nessun problema.

Quattro lunghi mesi senza queste sensazioni. Mi mancavano proprio..

lunedì 6 giugno 2011

E ci sono giorni un po' così..

..dove vorresti spaccaaaaaaaaaaare testeeeeeeeeeeeee..

Lunedì mattina, giornata pessima e piovosa, rumori continui e sapore acre in bocca.
Quei momenti un po' così, vorrei essere lontano millemila km da tutto e tutti, sperduto in mezzo ad un bosco silenzioso, con solo il rumore della pioggia ad accompagnarmi, un bastone appena ricavato da un ramo caduto e scarpe comode e robuste ai piedi.
Mi mancano i boschi, mi mancano i sentieri e le camminate, e per essere uno che ogni giorno si chiude in un ufficio nel cemento armato di Milano sto resistendo eroicamente alla mia mancanza di sudore e natura. Ma è ora di porre fine all'astinenza.
E' ora di tornare al bosco.