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martedì 6 settembre 2011

Batman Arkham Asylum - L'uomo in tutina mena come un fabbro

Ieri sera ho finito Batman Arkham Asylum: sì, lo so che è uscito da un pezzo, ma che mi frega? Dunque evito di tirarla per le lunghe già vi dico che è un gioco bellissimo, anche se un po' corto. 
I combattimenti sono ben fatti, danno la sensazione da rissa da bar tipica dei telefilm di Batman degli anni 80, anche se non ci hanno messo tu cartelli con scritto "SMASH" o "PUM" ad ogni pugno (e meno male) 
Una roba del genere insomma..
Ma non è solo una gigantesca rissa tra uomini e pagliacci pieni di muscoli, buona parte delle situazioni vanno affrontate con cervello e con l'utilizzo di strategia stealth. Le ambientazioni, infatti, scoraggiano l'approccio diretto, sia per la difficoltà di affrontare nemici con armi da fuoco, che per il gusto ed il divertimento di calarsi da un gargoyle sopra un ignaro imbecille ed appenderlo a testa in giù. Tocco di stile le emozioni dei nemici, no, non si mettono a piangere quando vi vedono ma poco ci manca. Quando entrate in una stanza con 8 uomini armati ed iniziate ad abbatterli uno alla volta senza farvi vedere, potrete notare il battito cardiaco dei rimanenti aumentare, farsi sempre più nervosi col passare del tempo, fino a sparare alle ombre ed aggirarsi gemendo. Priceless!

Cucù
Altra cosa degna di nota sono gli enigmi dell'enigmista, sono tanti ma almeno il 40% sono facili da trovare, questo spinge all'esplorazione e ad usare il cervello, oltre che fornire punti di potenziamento per il vostro Cav.Oscuro. Poi se ci si prende gusto e si entra nell'ottica dell'enigmista anche risolvere gli altri non è impossibile; il problema è che non è possibile risolverli subito, dovrete girare e rigirare mano a mano che sbloccate attrezzi nuovi per raggiungere zone prima inaccessibili. Questo costringe a girare mille volte negli stessi posti.

Parliamo della storia, è bella, complicata, ti fa passare attraverso (alle volte fisicamente) un bel numero dei nemici storici di Batman, ed è ricca di colpi di scena. Fondamentalmente mr simpatia il Joker si fa arrestare per organizzare un trappolozzo per Batman, e ovviamente finirà tutto in un saaaaacco di sangue ed esplosioni!
Mi aspettavo di più da te, vecchio psicotico..
Punto negativo per il Joker finale, da come se la mena per tutto il gioco mi aspettavo di più. Dice bene l'Enigmista in una registrazione "Sapete com'è il Joker, parla, parla, parla, parla.."

In conclusione gioco bellissimo ed imperdibile, peccato solo sia un po' corto.. 
VOTO 9

venerdì 17 giugno 2011

Assassin's Creed Brotherhood

Ecco, l'ho finito. Che dire, maestro, ogni volta una grande emozione, ma come fa?

Va bè, entriamo un po' nel dettaglio. Innanzitutto vi dirò che Assassin's Creed 2 è più bello, a livello di trama, ambientazione, e personaggi. Brotherhood si potrebbe considerare un 2.5, in realtà, perché i personaggi introdotti sono gli stessi, a parte qualche piccola new entry in fondo di poco conto.
L'ambientazione non mi ha convinto: intendiamoci sono sicuro che la Roma del 1500 che hanno ricostruito sia storicamente adeguata, così come hanno fatto con Firenze, Venezia e le altre città nel 2; il fatto è che non mi piace. E' una serie infinita di case e casette un po' tutte uguali e monumenti storici in rovina, c'è poca varietà e pur essendo abbastanza grande non da la stessa emozione del cambiare città e scoprire cose nuove. A Roma semplicemente si fanno le stesse cose in un posto un po' diverso.
Certo, i monumenti sono suggestivi, ma...
Parliamo delle missioni: quelle della trama principale sono tutto sommato belle, anche se Cesare Borgia scade drasticamente verso la fine, Rodrigo era molto più coerente e cazzuto. Le missioni secondarie sono piacevoli e non troppo pesanti o noiose, il problema è che non legano molto: spesso mi sembrava di fare una serie di sottogiochi pieni di cadaveri.
Purtroppo i tuoi compagni sono gli stessi del secondo capitolo, Machiavelli, la Volpe, Bartolomeo d'Aviano, Claudia, hanno le stesse caratteristiche e sono identici, nulla di nuovo, e questo toglie molto alla vicenda. L'unico che si salva è Bartolomeo, nel secondo gioco è poco sfruttato mentre qui da vita proprio a delle belle missioni.
Cesare Borgia, parte bello promettente. Finisce isterico.
Con l'aumento delle armi a distanza le missioni di infiltrazione senza farsi individuare non sono più un problema, purtroppo, perché anche nel remoto caso che un cadavere venga individuato NESSUNO SI FA DOMANDE, al massimo una guardia si chiede "Cos'è successo qui?" ma dopo 5 secondi se ne va per la sua strada: non ci sono rinforzi, non c'è allarme, non c'è niente. Sono entrato a Castel Sant'Angelo facendo una strage e nessuno ha detto niente. Questo toglie molto alla sfida delle missioni in sè.
Nonostante le infiltrazioni siano più semplici, è sempre bello scatenare una bella rissa
I combattimenti sono migliorati rispetto ad Assassin's Creed 2, c'è ancora la presenza del contrattacco letale ma ci sono più tipi di guardie che possono difendersi da quello; l'introduzione del calcio spaccaguardia, delle armi da tiro secondarie, delle catene di uccisioni hanno ha introdotto una nuova arte di morte che piace parecchio al sottoscritto.
Ora veniamo agli assassini. Puoi averne in totale 10, una per ogni torre dei Borgia distrutta (queste sono piacevoli e una novità), tutti da livellare fino al grado di assassino appunto. All'atto pratico non sono fondamentali per completare il gioco, a parte un paio di missioni dove li richiedono espressamente, perché è comunque abbastanza semplice da finire, tuttavia sono divertenti da usare e comodi in certe situazioni per distrarre le guardie: invece che distrarle come le puttane (con le carezze) o come i ladri (le derubano), gli assassini tagliano loro la gola, una bella distrazione ^_^

Le missioni degli assassini riportano denaro e oggetti rari, ed è anche bello vederli crescere e migliorare, pollice alzato per l'introduzione della fratellanza!
Alcune missioni secondarie sono molto molto belle, mi riferisco ai ricordi di Ezio su Cristina Vespucci, ad esempio, che fanno un po' di luce sugli anni giovanili di Ezio, delle missioni contro le macchine di Leonardo sono difficili e ben costruite, le tane dei Seguaci di Romolo sono dei bei labirinti ed anche molte delle missioni di assassinio sono piacevoli e veloci.
D'altro canto le missioni delle prostitute e dei ladri fanno abbastanza cagare.
Anche la figura di Ezio è molto ridimensionata. Lo si è visto crescere durante il secondo gioco, affinare le sue capacità fino a diventare una macchina, mentre nel terzo la crescita è pressoché nulla. Sì, ci sono nuove armi e capacità, ma la crescita personale del personaggio è pari a zero. Arriva a Roma con un certo carattere e se ne va nello stesso modo, e questo è un po' deludente.
L'ultima armatura di Ezio. Come potete vedere fa cagare.
In conclusione è un gran bel gioco, niente da dire, inferiore al secondo ma piacevole da giocare e ben costruito, un peccato che non sia coinvolgente come gli altri, ma ne vale sicuramente la pena.

Voto: 8-

PS: ultima cosa, l'armatura finale, quella di Romolo, è esteticamente brutta. Che cazzo.

lunedì 9 maggio 2011

Red Dead Redemption: il West torna e ti prende a calci in faccia!

Ieri sera ho completato la modalità storia del gioco per Xbox Red Dead Redemption, anch'esso gentilmente prestatomi da Giò.

Innanzitutto devo dire che mi ha fatto letteralmente impazzire, mi ha impegnato per un periodo di tempo bello lungo, un tre settimane piene, senza mai venire a noia e senza mai lasciarmi con niente da fare. Il gioco si svolge in tre territori principali: negli Stati Uniti intorno ad Armadillo, in Messico nella zona di Nuevo Paraiso e di nuovo negli Stati Uniti nella zona di Blackwater.
La vicenda si apre con John Marston, ex fuorilegge, davanti alle porte di Fort Mercer, un fortino abbandonato in mano a dei criminali poco lontano da Armadillo. Marston deve catturare o uccidere un suo vecchio compagno di gioventù, perché il governo federale ha bellamente rapito la sua famiglia.
Da quel momento in poi si è catapultati in un mondo fatto di cavalli e pistole, dove esiste la massima libertà di azione ed il numero di missioni, sottomissioni, possibilità, oggetti da raccogliere, animali da cacciare, obiettivi da sbloccare, supera ogni aspettativa.

Durante le missioni incontrerete dei personaggi alquanto discutibili, ben strutturati e mai scontati, soprattutto niente è ciò che sembra e niente è buono o cattivo nel West, tutto è semplicemente reale. Ogni zona in cui vi troverete a cavalcare è ben costruita, dalle pianure americane alle mesas e alle gole del Messico, fino a giungere alle foreste innevate della zona di Blackwater, tutto pare realistico ed appropriato, difficile trovare una nota stonata, un qualcosa che "non dovrebbe essere lì". O almeno tutto è conforme all'immaginario che abbiamo di quelle zone. 

La storia è ben costruita, con missioni interessanti ed il coinvolgimento di personaggi adatti al tipo di missione e di ambiente, anche le missioni secondarie, quelle degli "sconosciuti", non sono troppo impegnative e aggiungono un po' di pepe a tutta la questione.
Anche le attività facoltative, come domare cavalli, raccogliere erbe e la caccia presentano lati interessanti, soprattutto la caccia. Si va dai semplici cervi, daini, e coyotes fino ai Grizzly e ai Pumas delle montagne rocciose: devo dire che la caccia al Grizzly risulta forse un po' bacata, solo per il fatto che appena ne abbatti uno iniziano ad arrivare a frotte. Nel giro di 4 minuti ne ho stesi 13 in una sessione di gioco, direi che non è normale.

Che dire, il gioco è violento quanto basta e da molte, ma molte soddisfazioni. Consigliatissimo!

Voto: 9,5