venerdì 25 ottobre 2013

Orfani

Stimolato da un paio di recensioni positive da fonti ben differenti e dal numero zero disponibile gratuitamente online, mi sono deciso a procacciarmi questo nuovo albo edito da Bonelli.

Io e Bonelli abbiamo un rapporto un po' travagliato: ogni mese leggo da mio padre Tex, la sua più celebre creatura, ma non sono mai riuscito a farmelo piacere del tutto. Troppo spaccone, troppo John Wayne (non a caso), storie sempre uguali, cappelli bucati al posto delle teste, scazzottate oneste per far parlare i criminali, bistecche e patatine, etc. Insomma Tex è un passatempo neutro, stereotipato, ma non lo comprerei mai.
Per un periodo ho apprezzato Dylan Dog, il rincoglionito dell'incubo. Di questo ne avevo una discreta collezione recuperata da un amico di mia sorella: anche più di Tex, gratis ni, comprarlo manco per le palle.
Invece ho personalmente acquistato più di una volta qualche speciale Nathan Never, che almeno riusciva ad appassionarmi. L'ambientazione futuristica, cloni, robot, ai, astronavi e colonie spaziali, agenzie segrete e complotti, era tutto molto più nel mio stile.
Tuttavia non sono mai diventato un lettore abituale. Andando a Milano alle volte finivo un libro e non avevo il sostituto per il viaggio di ritorno e allora mi fermavo a comprare una raccolta con una storia autoconclusiva. Morta lì.
Dampyr mi faceva ridere e recentemente ho provato a leggere il primo numero del fantasy Dragonero, pubblicizzato come "il primo fantasy di Bonelli", tipo con 30 di ritardo eh.
Ecco, ho pensato subito che fosse Tex Willer con la spada, e vaffanculo.
Quindi quando ho sentito parlare di Orfani la prima volta mi aspettavo una cazzata immane; dopo 3 recensioni positive però, ho deciso di dargli una possibilità.
La premessa non è originale ma è interessante: attacco alieno nuclearizza mezzo mondo, gli orfani di questo attacco vengono recuperati e addestrati crudelmente a diventare dei supersoldati. E quindi BAM, vendetta!
L'albo è tutto a colori, non il patinato brillante dei fumetti americani ma un filtro un po' spento, un po' triste; non so se sia voluto ma l'effetto non è dei migliori. Anche il disegno in alcune scene mi sembra troppo statico, l'aggiunta del colore riempie di dettagli ma bisogna anche saperli gestire.
Ma basta pseudo tecnicismi da esperto del cazzo che non sono, parliamo di quello che ho pensato dopo averlo letto.
Mi sembra tanto un vorrei ma non posso. La premessa si presta tantissimo ad un fumetto brutale, cupo, violento e macabro. Diciamo almeno il 20% di Berserk, basterebbe. Ma ciò nonostante ci sono alcune scelte che mi fanno pensare che questo non avverrà. Si parla di morte e violenza, ma non se ne vede molta, i cadaveri alieni diventano polvere e cristallo, i cadaveri umani non rimangono sullo sfondo, muiono e poi si cambia inquadratura, si parla di bambini morti ma non si vede nulla ed anche il massacro di mezzo mondo è liquidato in due pagine e lascia subito il passo a palazzi distrutti e qualche maceria, poco più.
Ora a me il macabro piace, non a prescindere, ma in una guerra devo vedere il sangue, altrimenti non è vera! Altrimenti è un film di azione di serie B anni 80: nemico colpito, aaaaah, si accascia morto sul colpo. Ehm no grazie.
Poi di sti famosi orfani se ne vedono 5, due pazzoidi che si buttano in mezzo al nemico sparando, un cecchino, una con una tuta mimetica invisibile che penso si scarichi in 10 minuti ed un pilota con squadriglia annessa.

Hanno anche un discreto carisma, sembrano una bella squadra ma.. in questo primo numero non c'è una missione di infiltrazioni, o tipo commando guastatore, vorrebbe essere una bella e seria battaglia campale terrestre. E 5 stronzi che agiscono a caso, da soli, senza un obiettivo concreto se non "uccidere" non sono un buon esempio di squadra über addestrata.
Detto questo mi rendo conto che metà delle cose che ho scritto si basano sul primo numero, che di solito tenta la sboronata per presentare personaggi e nemico quindi chissà. Prenderò altri numeri e vedrò come procede.
Di sicuro la regola numero 1 (che poi a me sembra più un motto che una regola, ma tant'è) "Noi non facciamo arte, facciamo cadaveri!" comunque spacca. Mica puttanate su istagram, bombe a mano!
Il secondo numero uscirà tra una 20ina di giorni e saprò dirvi qualcosa di più definito.