lunedì 19 agosto 2013

Chtorr! Chtorr!

Sono ritornato nel magico mondo della Terra invasa dagli Chtorr!

Per chi non sapesse di che diavolo sto parlando consiglio fortemente la lettura de "La guerra contro gli Chtorr" di David Gerrold, anno 1983.

Ho attaccato il secondo volume, un migliaio di pagine di potenza di fuoco, e dopo poco più di un centinaio devo dire che non sta deludendo.

Così come Heinlein in Starship Trooper (il primo che mi viene in mente, ma non l'unico), Gerrold immagina una guerra umani vs alieni lontana dai canoni classici fatti di enormi navi spaziali e combattimenti tra umanoidi. Nell'universo degli Chtorr siamo di fronte ad una invasione su scala globale, un attacco portato proprio a livello di ecosistema, con il proliferarsi sul nostro pianeta di microbi, virus, piante, polveri, piccoli animali simili ad insetti fino finalmente a giungere a quello che (finora) è il nemico principale.
I vermi.
Vermi sì, solo pelosi e più simili al verme delle sabbie di Dune come aggressività e voracità, solo più piccoli, nell'intorno dei 3 - 4 metri.

La particolarità di questa vicenda è il dettaglio ed il realismo, per quel che posso immaginare. Così come in Dune ed in altri colossi della fantascienza, Gerrold non immagina semplicemente delle situazioni, ma costruisce un mondo complesso fatto di rapporti causa/effetto in cui ogni nuova scoperta ed aggiunta si va ad inserire nel resto del puzzle senza sforzi.

Quindi abbiamo una razza umana ridotta ai minimi storici da un'ondata di malattie devastanti e mortali, presumibilmente la prima fase dell'invasione Chtorr, una guerra sotterranea e senza speranza contro questi vermi, la cui conoscenza è incredibilmente limitata e che tutto lascia supporre NON siano parte della specie dominante ed intelligente del pianeta Chtorr.

In tutto questo si può ritrovare la passione tutta umana per la politica, per i complotti e le manovre per il potere. Ma anche una serie di terribili sindromi post traumatiche causate dalla fine di ogni speranza, depressioni così acute da trasformare quasi da un momento all'altro persone normali in zombies senza volontà e prive di stimoli, che vagano senza meta nel nulla in attesa della morte per inedia.

Il primo libro è molto particolare e l'ho divorato in pochissimi giorni, il secondo sembra promettere bene, almeno dal punto di vista "Cosa sono gli Chtorr? Fino a che dettaglio Gerrold si è spinto nel creare delle razze aliene?"

Saprò riferire più avanti.