martedì 14 settembre 2010

Nanotubi, ZuperRobots e altre lucine che lampeggiano

Leggo oggi questa notizia, relativa ai nuovi prototipi sulla pelle artificiale; aggiorna sui nuovi sviluppi della ricerca ed illustra alcune possibili applicazioni della pelle artificiale, la possibilità di costruzione di protesi umane più realistiche e restituire il senso del tatto ai mutilati, oppure la costruzione di robot "sensibili" in grado di lavare i piatti o maneggiare bicchieri senza distruggere ogni cosa.

Questo è solo un altro piccolo passo lungo un cammino iniziato molti anni fa con l'avvento dell'informatica e che si concluderà con l'autocoscienza artificiale e con la robotizzazione di massa.
L'automa, il robot o comunque la creatura artificiale da secoli a questa parte generano diffidenza e paura: è il risultato di superstizioni ataviche di origine ebraica e cristiana, ad esempio il Golem, poiché nella cultura europea precristiana abbiamo diversi esempi di robot umanoidi, dalle aiutanti del dio Efesto al gigante meccanico Talos, senza alcun tipo di terrore o paura. Se non il rispetto per il potere degli Dei.

Presto verrà il giorno in cui l'Umanità potrà confrontarsi con un'intelligenza simile alla sua eppur diversa, il giorno in cui i difetti congeniti dell'uomo potranno essere eliminati, in cui il potenziamento umano sarà una realtà ed avremo i mezzi e la volontà di esplorare e conquistare le stelle, non più bloccati in porto dalle avversità del tempo e dalla brevità della nostra esistenza.

Chissà se saremo ancora qua quel giorno.. Ad un'altra vita!