venerdì 24 settembre 2010

Voglio tornare bambino!

Si chiama "Allenati per la vita" ed è un progetto di addestramento militare per tutti gli studenti della Lombardia. Prevede pattuglie di ragazzi istruiti da militari in congedo a sparare con pistole ad aria compressa, a tirare con l'arco, a sperimentare tecniche di arrampicata e primo soccorso, a sopravvivere in ambienti ostili come in guerra. Lo hanno voluto i ministri dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Difesa, Ignazio La Russa.
Lombardia, corsi militari a scuola
Il protocollo d'intesa che dà il via ai corsi (che avranno valore come credito formativo) in tutte le province lombarde è stato siglato dala direzione scolastica della Regione e dal comando militare dell'Esercito. Ma - come riporta il quotidiano La Repubblica - ha già scatenato le polemiche. A partire dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana, il primo a segnalare l'iniziativa, che parla di "una scelta che sa di antico".




Contrastare il bullismo

Chi l'ha ideato parla di volontà di far rivivedere ai giovani esperienze di sport e giochi di squadra, ma anche di avvicinare la realtà scolastica alle Forze armate, ai corpi dello Stato. Oltre all'esigenza di combattere il bullismo grazie al lavoro di squadra che aumenta l'autostima e il senso di appartenenza a un gruppo.

Ma l'opposizione in Consiglio regionale non la pensa così: il consigliere della Sinistra ecologica libertà, Chiara Cremonesi, ha chiesto il ritiro immediato del protocollo. Si tagliano materie importanti e si colpisce la qualità dell'insegnamento, compromettendo il futuro di un'intera generazione di studenti. Ma li si addestra a sparare" accusa Cremonesi.

Ok, a parte la stronzata del contrastare il bullismo (ripigliatevi, il cosiddetto bullismo esiste ed esisterà sempre, fa parte della crescita anche quello, solo che una volta non c'era youtube, e magari meno maniaci sessuali e meno zoccole che la danno via per una ricarica telefonica), questa cosa è decisamente una figata. Se ben organizzata, altro che scout e preghierine: quanti non vorrebbero andare a scuola quando il mercoledì pomeriggio si insegnano mimetizzazione, armi bianche, tiro con l'arco, armi leggere, esplosivi, tecnica di combattimento a mani nude, come costruire il napalm in casa, come dare fuoco al vicino casinista, costruzione di trincee e rifugi anti aerei, nuclearizzazione di massa e.. 

Ok, forse un po' ho esagerato..

PS: ok, hanno smentito tutto, non è così divertente come vagheggiato nel primo articolo, però ha un senso comunque..

(ANSA) - ROMA, 24 SET - ''Le polemiche nate dopo la firma del

protocollo Allenati per la vita sono assolutamente infondate e

finalizzate solo alla distorsione del progetto''. E' quanto

afferma in una nota il ministero dell'Istruzione, commentando le

critiche venute da piu' parti all'iniziativa che è stata siglata

dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell'Esercito

della Lombardia.

  Il protocollo, ricorda viale Trastevere, ''non è stato firmato

dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da

alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a

partecipare ma non erano presenti né alla firma né alla

cerimonia. L'attività, nata in maniera sperimentale cinque anni

fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre

2007, sotto il governo di centrosinistra''.

   ''E' un' attività sportiva complessa e articolata che ha come

primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di

lavorare in gruppo e di cooperare e l'acquisizione di competenze

nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è

affatto finalizzata all'esaltazione della cultura militare, come

riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo

infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni

di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla

realizzazione delle attività'', prosegue la nota.

   ''Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante,

sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria

compressa. Non sono attività paragonabili a tecniche militari,

bensì sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono

dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate,

dettate solo dalla volontà di infangare un'iniziativa a cui

aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari,

nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione",

conclude il Miur.

(ANSA).