sabato 5 febbraio 2011

Ok ragazzi, la situazione è pericolosa, siete armati?

Della serie "I sogni di Erwin"..

Questa notte ero in montagna con i miei genitori, la mia ragazza ed un bel po' di amici, avevamo affittato una stanza (da 16 persone) in questo rifugio molto strano, costruito contro un dirupo di modo che i primi 3 piani avessero alle spalle la roccia, mentre l'ultimo piano dava su un pianoro superiore sul quale avevano costruito la nostra stanza. Caratteristica di quel luogo era inoltre che la la camera era separata dal resto della struttura, bisognava attraversare una piccola radura per arrivarci.
E questa era l'ambientazione, era una bella giornata di sole, eravamo vestiti leggeri quindi era probabilmente estate o tarda primavera.
Un mattino ci siamo svegliati tutti quanti ed abbiamo iniziato a vestirci, io sono andato allo spaccio del paese per vedere se trovavo qualcosa di interessante e ho visto le raccolte scontate dei vecchi numeri di PKNA di cui nel sogno mi mancava un numero (in realtà li ho tutti ^_^), di cui quindi ho fatto incetta; avevo comprato anche bell'orsacchiotto di peluche per la mia ragazza.
Tornai in stanza seguito poco dopo dai miei genitori che si erano alzati presto per andare a fare due passi, mio padre ci ha fatto riunire tutti in mezzo alla radura ed ha iniziato a raccontare di una situazione pericolosa, di un nemico lì vicino e a chiedere se eravamo armati: come nei film più beceri abbiamo estratto tutti quanti armi da taglio di dimensione ragguardevole. Io ho mostrato il mio fido coltellino da montagna, ma al fianco avevo Geronimo da Toledo, mio padre aveva un coltello da lancio (che voleva a tutti costi provare su un ceppo pericolosamente vicino alle finestre del rifugio) ed un'altra lama, Giò ha estratto una specie di boomerang di metallo con i bordi affilatissimi e lo ha lanciato in mezzo al nulla: l'arma girava correttamente su se stessa ma non tornava esattamente indietro, semplicemente volava a caso spaccando tutto.
Gli ho consigliato caldamente di fare da avanguardia allora, perchè se lanciava quell'aggeggio oon noi in mezzo avrebbe fatto una strage. Dopodiché ci siamo messi in marcia, armati come una squadra di incursori medievali e con non so che obiettivo per il giorno.

Dopo questa scena mi sono svegliato, con l'irrefrenabile impulso di accarezzare la custodia di Geronimo da Toledo, fidato amico.

Probabilmente Zombie, già.