lunedì 30 agosto 2010

Della pirateria ed altre robe

Vi siete mai soffermati a pensare quanto è figa la figura del pirata?
Immaginate di essere su una nave, che già spinge all'avventura, all'esplorazione, alla libertà, con pochissime regole di buonsenso e di convivenza tra camerati da seguire, e poter invece ignorare tutte le altre regole del mondo. Non c'è bisogno di volumi pieni di leggi, regolamentare ogni singolo passo della tua vita altrimenti qualche povero stronzo si sentirebbe offeso dal fatto che sulla tua maglietta c'è scritto "Balena ridacci pinocchio!".
Ci sei solo tu, il mare, il vento sulla pelle, il duro lavoro per arrivare a destinazione ed i tuoi compagni. E basta! Poi ogni tanto si assalta qualche nave per rubare qualcosa, ma sticazzi. 
Nel frattempo? Si gira il mondo, si tracciano mappe, si esplorano luoghi e scrivono memorie, si scava nel passato, si indaga il presente, si invocano Dei e costruiscono città; sempre vivendo al massimo.
Poi, un giorno, si scende a terra e si comincia una nuova vita, sempre con una certa nostalgia al richiamo del mare..

Ed oggi?
Oggi la nuova pirateria è un po' diversa. Si naviga ancora ma il mare è cambiato, i tesori non luccicano come oro ma sono ugualmente preziosi, le navi sono molto più semplici da trovare ed ognuno è capitano, tuttavia si sono persi buona parte dei festeggiamenti in compagnia e delle bordate di cannone.
La pirateria di oggi è informatica, il mare è il web, i computer le nostre navi, le informazioni sono i nostri tesori, ma l'obiettivo è sempre lo stesso: la libertà di essere, di sapere, di studiare e sperimentare.
Anche se ha perso molto del suo gusto romantico, la pirateria è uno stile di vita, è essere liberi e non chinare la testa dinanzi a nessuno, è scoprire, lottare, migliorare, vincere e festeggiare.

Ma quanto è bello essere un pirata?


Chissà cosa ci aspetta domani. Navi spaziali, porti di contrabbando su asteroidi, pianeti sconosciuti da esplorare, armi laser e comunque ancora un botto di rhum.