Ieri una discussione con
una mia amica ha generato una certa riflessione. Il tutto è nato in
riferimento ad una mostra milanese, in cui vengono esposti dei
cadaveri scuoiati in modo da mostrare tutta la mappa muscolare e
disposti in pose particolari. La frase che mi ha acceso in pieno la
vena battagliera è stata “Mi sento offesa come essere umano”. La
discussione poi si è spostata sul fatto che quei cadaveri esposti
provenissero dal pacchettone “Corpi donati alla Scienza”, e si
questionava riguardo alla legittimità o meno di un utilizzo di
questo tipo come “scientifico”.
Ora in realtà a me non
frega un cazzo di niente della legittimità o meno di un utilizzo di
questo tipo, immagino che dipenda dal tipo di accordo che si firma
nel momento in cui si decide di donare il corpo (anche se io immagino
che se fossi un istituto scientifico cercherei di pararmi il culo
tenendo il tutto più ampio possibile, prima che saltino fuori vari
parenti del “corpo” in questione a lamentarsi del fatto che si
possa fare A ma non B, meno che mai C, etc etc); in realtà non mi
frega un cazzo di niente nemmeno della mostra, quello che mi ha
acceso nella mente questa discussione è un concetto più ampio.
Di fronte ad una mostra
di questo tipo una reazione tipica può essere di porre un veto,
vietarla, perché “offende l’essere umano” o “chissà cosa
penseranno i parenti” o altre motivazioni simili. Ora io mi chiedo:
se una mostra del genere viene vietata, cosa impedisce di vietare
qualunque cosa sulla base di qualunque motivazione?
Qualunque cosa io dica o
faccia in un modo o nell’altro offende qualcuno, quindi cosa
impedisce di trovare una motivazione negativa per qualunque cosa?
Facciamo degli esempi:
una rassegna sul cinema omosessuale, una manifestazione
antiabortista, una processione religiosa, una preghiera pubblica, un
club per scambisti etc etc etc.
Ognuna di queste cose fa
incazzare singolarmente un botto di gente, ma nessuna di queste viola
la legge (che io sappia) e quindi? Se seguissimo la pubblica
emozione/indignazione dovremmo vietare TUTTO, scontentando tutti
quanti, perché anche quelli che smaniavano per vietare non
troveranno pace alla fine.
E se invece.. Non gliene
fregasse una cazzo a nessuno? E si facessero tutti gli affari propri?
Così chi è interessato al cinema omosessuale andrebbe a vedersi
qualche film, chi è antiabortista semplicemente non abortirebbe,
vuoi pregare? E prega, sticazzi! Tu e tua moglie giocate al gioco
delle coppie? E in quale universo questo dovrebbe fottermene?
Intendiamoci, non è una
semplice questione di indolenza, ma fino a quanto una “cosa” è
legale(*) e non danneggia direttamente me, io potrei avere un milione
di idee negative a riguardo, ma non vedo proprio perché mettermi
attivamente a rovinare l’esistenza di qualcuno per un fastidio
prettamente intellettuale.
Perché alla fine della
fiera, tornando ad esempio alla mostra che ha originato questa
riflessione, se sono l’unico a cui la cosa NON da fastidio gli
organizzatori della mostra prenderanno una cantonata totale dal punto
di vista economico, visto che per mettere in piedi una mostra avranno
speso TOT e non sarà sicuramente con le mie due lire che
rientreranno dell’investimento (manco quelle, perché non credo che
ci andrò); al contrario se ci sono abbastanza persone interessate
alla mostra gli organizzatori rientreranno dell’investimento. In
tutto questo il danno per me, per la comunità, per la società, per
lo Stato, per quel che vi pare, dove sarebbe?
Il danno, il problema, è solo morale, ma la morale è una cosa così soggettiva e così irrazionale che non dovrebbe essere presa in considerazione. Solo pochi decenni fa il DIVORZIO era vietato perché amorale, l'aborto era vietato perché amorale, andando più indietro la ricerca scientifica aveva una quantità infinita di limiti (anche oggi se è per questo), più indietro ancora LAVARSI era considerato amorale.
Ma che bel mondo di merda che era eh!
E se io volessi mettere
in piedi una rassegna cinematografica dove mando a ripetizione tutti
gli episodi dei Cavalieri dello Zodiaco, sono sicuro che un esercito
di mamme con moltissimo tempo libero troverebbero la voglia di
scassarmi i coglioni perché esalto nella mia rassegna il
combattimento a mani nude, la violenza, perché vendo alcoolici
durante la visione, perché Pegasus sanguina quasi perennemente più
di un incidente con la motosega e soprattutto perché Andromeda è
visibilmente omosessuale e con una ossessione morbosa per suo
fratello. E quindi? Sarebbe un cazzo di problema?
Ma una vita vostra non ce
l’avete?
(*) Se una cosa è
illegale rimane illegale, per quanto magari si possa considerare la
legge sbagliata. In quel caso attivatevi per cambiare la legge,
invece di whinare che il mondo è cattivo!
PS: Non me ne voglia la
Vale per averla tirata in ballo in questo post, ma è colpa sua che
mi trascina nelle discussioni! :D