lunedì 12 novembre 2012

Fight fire with undeads!

Avevamo dunque lasciato il gruppo di avventurieri in balia di un Azer e di un drago di bronzo. E da lì quindi proseguiamo.

Nonostante l'impellente necessità di cambiare le mutande, l'Azer si rivelò piuttosto amichevole. Dopo aver giustamente chiesto "Chi cazzo siete e cosa ci fate qui!" raccontò loro la storia della sua vita (che non chiede mai nessuno ma tutti sono ansiosi di raccontare):
si chiamava Kreir, era nato su quel piano ma la sua famiglia era stata evocata dal piano del fuoco da chissà cosa; erano piombati tutti insieme in pieno territorio nanico, scatenando ovviamente una guerra durata secoli, perché nessuno ha mai l'abitudine di fare domande prima di prendere in mano un'ascia. Dopo diversi anni e molti lutti un uovo di drago in possesso dei nani si schiuse, dando vita ad un drago di bronzo; la nascita del cucciolo di drago fu vista dai nani come un segno per cessare le ostilità, decisero di siglare un trattato di pace con gli Azer e di trasferirsi in un'altra zona per non interferire con la vita del drago.
Diversi secoli passarono da allora, e gli Azer avevano dovuto prima affrontare dei problemi di procreazione (brutta storia essere di un altro piano, un botto di effetti collaterali, oltre al jet-lag) e poi un'invasione da parte della Piovra, che sterminò tutta la famiglia di Kreir e pose un sigillo di dominazione su di lui.

Notizia shockante del millennio: secondo l'Azer il capo della Piovra che aveva posto il sigillo su di lui era proprio Nir, il loro committente!

A seguito di questi avvenimenti Kreir ebbe bisogno del sangue di altre creature del fuoco per mantenersi in salute, chiese quindi ai nostri avventurieri di addentrarsi nelle prigioni della città di bronzo e di recuperare quel sangue: in cambio avrebbe sulla mappa la posizione del magazzino della Piovra e curato le ferite del gruppo, malmesso dopo gli scontro con gli esseri delle profondità.
Johan si trattenne ancora un po' in zona sicura per pregare e ripristinare i suoi poteri, mentre il resto del gruppo si accinse ad esplorare le celle delle prigioni, chissà cosa pensavano di trovare..
Ed infatti trovarono dei non morti! Dopo scontri cruenti il monaco fu costretto alla ritirata ("CICCIONE DI MERDA SEI SEMPRE PER TERRA" sentì gridare da Odhin alle sue spalle), mentre Atsuma e Odhin cercarono di completare la missione da soli.
Da soli ad affrontare tre Magnin e  un Ghoul contemporaneamente, i due eroi se la vedevano davvero brutta, ma l'intervento di Johan risolse la situazione. Impugnando un amuleto per scacciare il non morto con una mano ed il suo martello da guerra nell'altra si lanciò nella mischia e fece strage di nemici. Alcuni storici affermano che si lanciò nella mischia al grido di "Porcacciddio!" ma non ci sono conferme.

Il gruppo ritornò vittorioso da Kreir per consegnare il sangue richiesto, e discutendo dei prossimi passi da percorrere l'Azer riferì ad Odhin di aver visto passare solo qualche giorno prima un uomo con il simbolo dell'Avatara sull'armatura: dalla descrizione pareva WOLFGANG KRAUSER! ex maestro di spada dell'Ordine e di Odhin stesso.

Dopo aver salutato l'ultimo Azer il gruppo di avventurieri si addentrò di nuovo nei sotterranei per raggiungere il magazzino dell'organizzazione criminale: nessuno parve accorgersi della loro presenza fino a quando non vennero sorpresi da due Yuan-Ti ad origliare una conversazione tra alcuni personaggi interessanti: uno Yuan-Ti Abominio, il bambino che aveva attirato gli eroi nella trappola degli orchi, i bardi con cui si erano scontrati nel palazzo nobiliare e WOLFGANG KRAUSER!
I rettili li spinsero nella stanza proprio mentre l'Abominio spiegava al bambino (di merda) e a WOLFGANG KRAUSER! i loro prossimi obiettivi da colpire, rispettivamente Farrosh e Qaath; visto l'arrivo di inattesi ospiti il serpente interruppe le istruzioni e ridendo sguaiatamente sbeffeggiò il gruppo di avventurieri, sbattendo loro sotto il naso proprio i fogli di pergamena che erano venuti a recuperare. Dopo essersi fatto la sua bella risata lesse proprio da quelle pergamene lo stesso incantesimo di dominazione fisica che ha colpito l'Azer, e fu così che i quattro avventurieri si ritrovarono con un bel tatuaggio a forma di serpente attorno al collo, così ben realizzato che allo sfiorare di un anello magico si stringeva portandoli alla morte per soffocamento.

Mentre giocava con il comando, l'Abominio racconta una bella storia: Nir era l'ex capo della Piovra, che lui stesso aveva creato, ma dopo anni di lotte altrui gli Yuan-Ti che ne avevano assunto il comando: sempre per divertirsi il serpentone offrì agli avventurieri una possibilità; se fossero riusciti a sconfiggere WOLFGANG KRAUSER sarebbero stati liberati dal sigillo e avrebbero potuto andarsene liberi per la loro strada.

Il primo ad affrontarlo fu proprio Odhin, che gli rinfacciò il suo tradimento nei confronti della sua gente e dell'Avatara. Ma WOLFGANG KRAUSER rise di quelle parole, chiamando Odhin ingenuo e stolto "Pensi che a qualcuno freghi qualcosa di te? A tuo padre? All'Avatara? Non gli frega un cazzo a nessuno di te e della tua cerca, gli Dei non torneranno più e se torneranno sarà per i loro scopi, non di sicuro per aiutare noi mortali".
Odhin rispose con asprezza che era meglio esser dimenticato che ricordato come un traditore, ma dentro di sé sa che le parole del maestro hanno colpito un punto debole.
Lo scontro finì velocemente, ricordando a tutti perché WOLFGANG KRAUSER è un maestro! In breve tempo mise fuori combattimento Odhin, Atsuma, Unghart, e decise di sbizzarrirsi con Johan, che fece prima a pezzi e poi decapitò: "La tua ricerca di Astaroth finisce qui, chierico".

L'ultima cosa che gli avventurieri riuscirono a sentire prima dell'incoscienza fu la risata folle dello Yuan-Ti abominio e le parole "Curateli, e portateli alla fortezza rossa.."