giovedì 6 dicembre 2012

Chiuauauauauauauauauauaua!

Abbiamo lasciato il gruppo diviso, Atsuma in compagnia di Nir piangente, Odhin in dialogo con due Yuan-Ti ed il monaco incoscente come al solito.
Poco tempo dopo si ritrovarono tutti al centro dell'accampamento, e dopo essersi aggiornati sulle vicendevoli scoperte, decisero di raggiungere Agnus alla locanda per pianificare le prossime mosse. L'accampamente era in subbuglio, le forze di difesa della Fratellanza dell'Acqua stavano per partire alla volta di Ebanopolis per difendere quella città maledetta da un ennesimo assalto dei demoni; Reox è stato costretto a malincuore a rifiutare la richiesta di aiuto di Atsuma, ma aveva assicurato loro che Nir si sarebbe unito al gruppo. Agnus era in compagnia di un omaccione grande e grosso di nome Thorgal, un guerriero nato nel piano prigione del Labirinto, che sopravviveva facendo il mercenario. Uomo di poche parole quel Thorgal, ma niente affatto stupido. La prima cosa che ha capito, infatti, era che Ungarth andava insultato ad ogni momento opportuno.
Odhin comunicò ad Agnus le informazioni ricevute dagli Yuan-ti, secondo le quali erano stati loro ad unificare i piani, ma lo gnomo non credette minimamente alle sue parole. I rettili, infatti, avevano fatto la loro comparsa molti anni dopo l'unificazione planare; tuttavia dall'osservazione di alcuni segni celesti e da calcoli approfonditi Agnus era giunto alla conclusione che la fisica dei piani stava cambiando. Dopo l'unificazione, infatti, si erano sempre più allontanati dal mondo materiale, per andare ad avvicinarsi al piano del Caos: questo aveva generato quel clima di anarchia dilagante, ma presto avrebbe portato alla distruzione totale del semipiano. L'origine di questo movimento e di questa distruzione era da ricercarsi nella zona A1, la colpa era sicuramente di Zephirus!

Ma prima di muovere verso l'obiettivo primario il gruppo di avventurieri prense una di quelle decisioni imbecilli che li avevano resi famosi ovunque. "Sticazzi della distruzione dei piani, prima dobbiamo salvare un Chiuaua!" e con queste parole trascinarono il gruppo verso la zona A7. Dopo una breve cavalcata si appostarono fuori da una caverna, nascosti da dei cespugli, a spiare due uomini in armatura di guardia. Dopo svariati minuti di pianificazione, strategia, attacchi, e chissà che cazzo, lo gnomo perse decisamente la pazienza e scaricò qualche centinaio di dardi sui due uomini, solo per scoprire che altro non erano che armature vuote. Scaricate un paio di bestemmie gli uomini fecero per entrare nella caverna, ma furono attaccati da un'entità invisibile. Odhin identificò l'origine dell'attacco e tentò un assalto di spada: vedendo che il nemico era stato ferito, al grido di "Se può essere ferito, si può anche ammazzare!" tutti i combattenti caricarono l'avversario invisibile, che fu costretto rapidamente alla fuga.

Dopo l'ennesima scarica di imprecazioni entrarono tutti nella caverna. Ben presto un ritmico rumore di urla di incitamento li raggiunse da lontano, sempre più forte, verso il fondo della caverna: una visione spaventosa li attendeva! Un esercito di un migliaio di demoni circondava il loro vecchio amico Loco Garcia, in alta uniforme, che a suon di risate e imprecazioni li preparava all'imminente assalto ad Ebanopolis. Mentre atterriti osservavano la scena, cercando di non farsi notare, Thorgal indicò loro un angolo della caverna, dove un uomo seduto su un enorme trono stava accarezzando una tigre alata: "Ecco il vostro Chiuaua" disse il guerriero, "Ma sei rincoglionito?". Ben presto chiarirono che nel piano labirinto il Chiuaua non è un piccolo cagnetto rognoso, ma una gigantesca tigre alata.
Un rumore proveniente dalla loro sinistra li riscosse dallo stupore della notizia; un uomo in tutto e per tutto somigliante a Lars Gold, il ladro autore del rapimento della belva, stava saccheggiando quello che a prima vista sembrava un magazzino dei demoni. Rimasero fermi in osservazione, indecisi sul da farsi, fino a quando Agnus non sbottò sottovoce "Ma siete tutti deficienti? Abbiamo un esercito di demoni, un chiuaua del cazzo che non è esattamente la cosa più facile del mondo da portar via, un ladro evidentemente in combutta con il suddetto esercito, e dulcis in fundo, quello stronzo che sta accarezzando l'animale è uno dei figli di Astaroth. Se non abbiamo deciso di morire come delle teste di cazzo senza motivo, ed io personalmente non ne ho alcuna intenzione, suggerirei di levarci da qui il prima possibile!"
La cosa aveva perfettamente senso, e scapparono a gambe levate prima che qualcuno si accorgesse della loro presenza. All'esterno della caverna furono raggiunti dagli Yuan-Ti già incontrati da Odhin, fratello e sorella, Zaasa e Zaaso, che esortarono gli uomini a muovere verso la zona A1, poiché la distruzione del piano procedeva a passo spedito e non c'era più tempo da perdere!

Giunsero quindi nella zona A1, giusto in tempo per fare la conoscenza del famoso Zephirus, un essere metà macchina e metà Inevitabile, tutto preso a blaterare su quanto sia irrilevante tutto l'universo rispetto alla distruzione del piano labirinto all'interno del caos. Tutta la zona A1, infatti, presentava diverse fratture nei piani, con squarci di universo e spazio-tempo ed altre baggianate chiaramente visibili.
Piccolo intermezzo storico: durante la terza era, svariati secoli prima, ci fu uno stregone così potente da collegare i piani del multiverso. Bene, sticazzi. Il maestro di quello stregone si chiamava Zephirus e per fermare i suoi piani gli Dei inviarono le loro macchine da guerra, gli Inevitabili appunto.
Nir, Agnus ed i due Yuan-Ti si fermarono ad affrontare Zephirus, esortando il resto degli uomini a correre verso il suo castello per cercare e recuperare il guanto.
Gli avventurieri partirono al galoppo verso le rovine all'orizzonte, accompagnati dalla sfida di Zaaso: "Sei pure mezzo Yuan-Ti? No? Allora sei solo una merda!".
Dopo un'oretta di cavalcata raggiunsero il casello di Zephirus, un enorme palazzo di marmo bianco dall'aspetto un po' trasandato ma ancora efficiente: in momenti come quello il gruppo di avventurieri più sentiva la mancanza di uno scassinatore col cervello, poiché ogni volta che si doveva aprire una porta o un forziere fioccavano le discussioni e le proposte deliranti. Ad esempio Thorgal ruppe la sua spada bastarda su un forziere di marmo, perché Odhin disse "Vuoi che questa cacchetta bianca resista alla potenza di un guerriero?". Resistette.
Oppure quando scoprirono un sigillo trappola su un cassetto di una scrivania ed Odhin decise di lanciarla giù dalle scale. Effettivamente la scrivania si ruppe, e quando la trappola esplose erano tutti al sicuro dietro un solido muro; peccato per i fogli di pergamena contenuti nel cassetto..
Ma come dimenticare quando volevano verificare il raggio d'azione di una runa piazzata su una statua! Odhin lanciò un elmo nel punto più lontano del corridoio, pensando che se l'elmo fosse passato indenne allora la runa non si sarebbe attivata. Grande pensata! Se non fosse che il lancio fu misero, l'elmo colpì proprio la runa che evocò un Elementale del Fuoco Maggiore.
Dopo aver vigorosamente bestemmiato i guerrieri caricarono, ma nonostante le fiamme e l'indubbia potenza del nemico gli avventurieri alla fine ebbero la meglio, ed Odhin scaraventò quel fiammifero gigante dritto attraverso uno squarcio planare!

Dopo la sconfitta dell'elementale, Atsuma ebbe una buona idea. Usando un incantesimo indebolì la struttura di uno scrigno di marmo, trasformandolo in friabile argilla, in modo da riuscire a recuperarne il contenuto senza sforzo. Trovarono quindi dei fogli con la mappa dei 9 piani labirinto, ed il disegno dettagliato di una pietra posta in zona A7 che pare collegarli tutti.

Nel frattempo la battaglia ai confini della zona A1 procede molto male: Zephirus era più forte di quanto quei valenti guerrieri potessero immaginare. Nir giaceva a terra in un lago di sangue, Agnus aveva perso l'uso del suo braccio meccanico e Zaasa era stata brutalmente decapitata.
Suo fratello ancora teneva duro, ansioso di vendicare la sorella, ma anche il possente rettile era allo stremo delle forze..