domenica 12 febbraio 2012

The Wild Hunt

Ho appena finito di vedere un film che ho in coda da un po': The Wild Hunt!
La vicenda è molto semplice, in un paese non meglio definito esiste questo grande gioco di ruolo che comprende diverse centinaia di persone che si svolge su un vasto territorio boscoso.
L'ambientazione pare il Medioevo del Nord Europa, quindi con gruppi di civiltà molto diverse; si passa dai seguaci del Re ai selvaggi della foresta, passando per i Vichinghi. Il tutto ovviamente è ben regolamentato e reso inoffensivo, con armi debitamente controllate per non poter far male e folletti che girano per tutto il terreno muniti di radio per far rispettare le regole e fare da voci fuori campo.
La storia entra davvero nel vivo quando il fratello del capo dei Vichinghi vuole andare a recuperare la sua ragazza lì dentro, farle il tipico discorsetto da "torniamo insieme". Il problema è che la ragazza in questione nel gioco rappresenta la principessa contesa da tutte le fazioni, ed attualmente è in mano ai selvaggi, il cui capo è anche il suo amante.
La locandina è decisamente azzeccata
Quindi immaginate questo povero stronzo che non vuole giocare, non sa nulla del gioco ed è costretto ad entrare in calzamaglia in questo territorio per parlare con una ragazza circondato da una tribù di selvaggi che gli urla dietro.
Dopo il suo evidente fallimento si rivolge a suo fratello, un pazzo furioso capo della fazione dei Vichinghi, che parla continuamente con voce impostata, invoca gli Dei e parla di sangue, battaglie e onore ogni pié sospinto.
Insieme decidono di liberare la principessa prigioniera secondo le regole del gioco, in modo che il fratellino possa parlare a quattr'occhi senza interferenze.
Intervengono con un colpo di mano subito dopo la cerimonia della Caccia Selvaggia (da qui The Wild Hunt), secondo la quale i selvaggi avrebbero dovuto uccidere la principessa, lei sarebbe resuscitata come demone per guidarli all'assalto e al massacro di tutti quelli che incontravano durante la notte.
Il colpo di mano riesce, ma a quel puntoil fratellino ed il capo dei selvaggi si ritrovano coinvolti in uno scontro metaforico per la stessa donna. Come si può facilmente immaginare la situazione degenera rapidamente, e la Caccia Selvaggia diventa reale.

Bello, proprio bello. La prima metà del film non si può fare a meno di sorridere vedendo il capo dei Vichinghi, BJORN!, invocare Thor e Mjolnir per aiutarlo in battaglia, inoltre il grado di realismo dei vichinghi e dei selvaggi è veramente notevole (un po' meno per gli uomini del Re).
Man mano che si prosegue nella vicenda diventa sempre più palpabile la tensione attorno alla principessa, e si capisce che prima o poi qualcuno uscirà di testa, quindi ad ogni situazione di scontro si rimane un po' con il fiato sospeso per capire chi dei simpatici nerd che gioca di ruolo ci rimetterà il culo per primo.

Una volta che tutto il casino scoppia la storia accellera bruscamente, fino ad arrivare alla tragedia finale, ben costruita, con solide conseguenze. Ed in quel momento che si vede il vero effetto della Caccia Selvaggia, il voler far emergere di nuovo la natura bestiale dell'uomo. Ed è sempre qui che i racconti di Bjorn riguardo all'Edda Norrena ed al Ragnarok assumono più significato.

Il finale è appropriato, niente da dire. Si può rimanere un po' male per lo strappo brusco che passa tra il sorriso iniziale alla tragedia finale, ma anche questo credo sia il bello del film.

Voto finale: 8

Non c'entra un cazzo, ma uno non può chiamarsi Bjorn e passarla liscia!