martedì 7 febbraio 2012

Heinlein - Il gatto che attraversa i muri

Ieri sera ho finito di leggere queste libro dal titolo un po' alternativo.
Il gatto che attraversa i muri di Heinlein, appunto.
Che poi sta minchia di gatto non c'entra nulla!
Devo dire che mi ha lasciato un po' così: innanzitutto ormai credo sia una costante che quando in un libro si incontrano dialoghi serrati tra marito e moglie (o simili), battibecchi e punzecchiature degne delle peggiori sitcom americane, e quando non si sa cosa fare si finisce a letto, bisogna attendere pazientemente che salti fuori Lazarous Long e tutta la sua cricca di stronzi coi capelli rossi.
Non che questo sia un male, sia chiaro, il vecchio rosso millenario è uno dei personaggi più geniali di cui abbia mai letto: il problema semmai è che in questo libro si vede poco.
In realtà si vede poco di tutto qui..
Ma andiamo con ordine.

Si narrano le avventure di Richard Colin Ames Campbell, ex colonnello, dottore (in non si sa bene cosa), coinvolto in un omicidio durante una cena romantica con la futura moglie. E da qui parte una rocambolesca fuga da una colonia spaziale fino alla Luna, costantemente inseguiti da avversari occulti e governi dispotici. Il tutto fino a capitare tra le braccia dei Long e della Brigata Temporale.
E va bene.

Il problema è che tutto quanto è privo di scopo. Fino a 3/4 del libro non si capisce quale sia il punto della vicenda, della questione, sembra una storia raccontata così, giusto per passare la domenica. Ad un certo punto ho pensato anche fosse uno di quei libri che mascherano dietro un romanzo un tentativo di saggio sulle abitudini tecnico morali delle colonie Lunari nel 2180; per quanto come sempre Heinlein sia preciso e accurato nelle sue costruzioni, non era il libro che avevo in mente.

Nell'ultima parte del libro i protagonisti rimangono invischiati in quell'oceano di sentimenti, persone, computer e pazzoidi che è la famiglia Long allargata, su Terzius, ma questo non fa che precipitare il lettore in una babele di nomi, ognuno con una sua storia dietro derivante da altri libri precedenti dello stesso autore. Anche per me, che quei libri li ho letti, è stato molto difficile ricostruire la situazione e capire di CHI si stava parlando in quel momento.

Il tutto per finire con 3 pagine scarse di missione e "battaglia finale". Dopo aver accennato per metà libro a questo compito, ed aver ossessionato il protagonista nelle ultime 70 pagine dell'importanza della missione, in 3 pagine scarse finisce tutto, senza nemmeno la fatica di spiegare i punti in sospeso.

Non posso proprio dire che mi sia piaciuto questo libro, d'altro canto non è senza lode: lo stile di scrittura è chiaro e intrigante, le descrizioni del mondo futuro sono realistiche ed anche le spiegazioni sulle abitudini di vita dei vari popoli risultano interessanti.

Semplicemente è un libro che passa, destinato a non rimanere impresso e senza nulla da comunicare.