mercoledì 23 novembre 2011

Famiglia e ospiti

Lasciatemi descrivere questa situazione..
Io ho una famiglia ed una casa dove viviamo tutti; ognuno di noi contribuisce alle spese familiari, al fondo comune, alla spesa comune e alle piccole riparazioni di ogni giorno. Oltre a tutto questo è anche parte della famiglia, con tutto ciò che comporta.

Ora ipotizziamo che in casa mia arrivi un ospite, e ribadisco ospite non affittuario o robe simili. Ospite perché di spazio non ne ho in abbondanza, non ho un appartamento extra da affittare, ho a malapena una stanzetta, se non solo un divano.

Ipotizziamo ancora che questo ospite sia simpatico, vada d'accordo con buona parte dei miei parenti, non sia odiato dal cane, etc. Il minimo che mi aspetto dall'ospite è che dopo un po' contribuisca alle spese comuni. Se proprio animato da buona volontà che dia anche una mano con i lavori domestici o simili. Bene, bravo! Con il tempo, quando tutti quanti lo avremo accettato come presenza fissa potrà chiedere se lo vorrà di fare parte della famiglia e allora lo si prenderà in considerazione ed eventualmente lo si accetterà come uno di noi. E molto bene direi anche.

Ricordo che è un ospite, non un affittuario, perché io considero i concetti di casa e famiglia come un tutt'uno, non è un condominio, non è un albergo.

Ora ipotizziamo che gli anziani della mia famiglia decidano che se un ospite porta un animale in casa allora l'animale diviene parte della famiglia. E ipotizziamo quindi la situazione che questo nostro ospite non sia esattamente un gran lavoratore, generoso, etc etc. MA! Dopo un mese che è da noi porta un altro cane in giardino. Il cane lo abbiamo adottato e a quel punto? Con che cuore mandiamo via l'ospite?
Ed ecco che uno scansafatiche, maleducato ed anche un po' truffatore viene di fatto accettato in famiglia a pari grado dell'altro ospite, quello lavoratore, generoso e beneducato.

Vi sembra giusto? Solo per aver portato un cane? A me non pare proprio.

Ora sostituite "famiglia" con Popolo Italiano, "casa" con Italia, "ospite" con immigrato e "cane/animale" con bambino. Aggiustate un po' la grammatica e avrete che un immigrato quando fa un bambino in Italia, esso entra di diritto nel Popolo Italiano, e che quindi non potremo mandar via il genitore nonostante magari sia anche un grandissimo stronzo. Bella cazzata.
Ora mettiamola così, se volete dirmi che anche tanti Italiani sono grandissimi stronzi (e sono anche d'accordo), o che per voi il concetto di Popolo Italiano non vuol dire gran che, allora è inutile che discutiamo: per me i concetti di casa, famiglia, Italia, Popolo Italiano hanno un significato ben più profondo di un semplice luogo dove stare ed un'etichetta per darvi un nome. 
Significano appartenenza, società, un bene ed un sentire  comune, una sorta di attitudine e di visione della vita comuni derivate dall'essere popolo, e sono cose che si imparano e si acquisiscono in ANNI di vita qui, non basta esserci nati. Vuol dire vivere, respirare, mangiare, camminare, nuotare, sentire, parlare e amare Italiano, nel bene e nel male. Vuol dire amare ciò che si è e nello stesso tempo cercare di smussare e migliorare. Vuol dire vedere il proprio gli Italiani e l'Italia come un organismo vivente e non come statistiche e territorio. Tutto questo non è facile.

Se per voi non è così allora mi chiedo perché non mettete in pratica tutti quei buoni propositi di espatriare che da 20 anni a questa parte continuo a sentire sulla bocca di tutti.