venerdì 15 aprile 2011

Coniglietti morbidosi e piccioni viola

Oggi, dopo mille anni, sono riuscito a ricordarmi come si deve i sogni di stanotte.
Nel primo ero in montagna con un po' di amici ed amiche, ed avevo un animaletto morbidoso che penso fosse un coniglietto; questo povero morbidoso stava male, dovevamo quindi tornare a valle a farlo curare. Ovviamente visto che è un sogno e quindi sono legittimato a delirare, invece che scendere a lungo la strada con la mia automobile ho optato per attaccare due cani ad una carrozza e farmi trascinare da loro. Io e tutti i miei amici. Tipo 15 persone. Ecco, per questo motivo probabilmente i cani si sono piantati esausti dopo circa 100 metri e sono crollati addormentati.

Ho liberato i cani dalle "briglie" e li ho lasciati dormire: mi stavo accingendo a risalire il monte per recuperare la mia macchina quando ci raggiungono delle ragazze dentro una vasca da bagno a motore. Mi offrono un passaggio per risalire, che accetto di buon grado, anche per evitare un mio conoscente che rompeva i coglioni da due ore col fatto che io parlassi alla sua ragazza quando, a sentire lui, non dovevo.
Sbolognato l'idiota e risalito il monte vengo a conoscenza della leggenda del piccione viola, un essere mistico tale e quale ad un piccione normale se non fosse che è.. Viola..
Il grande e potente piccione viola!
Mentre mi raccontano questa storia trovo per terra un pezzo di carbone viola e lo lancio dentro un bidone infuocato modello barbone del queens, solo per scoprire che il piccione viola è come l'araba fenice, rinasce da un pezzo di carbone: infatti questo pennuto viola inizia a svolazzare lì intorno tubando allegramente.
Lo ignoro bellamente, perché dovevo ancora andare a far curare il mio coniglietto, ma il sogno si interrompe qui..

Nel secondo sogno ero in un campo estivo di Kickboxing insieme al mio maestro e a tutta la mia squadra. Eravamo in una stanza, ubriachi marci, alle 3 del mattino quando qualcuno se ne esce con l'idea geniale: "facciamo ORA un torneo a soldi, tutti e due mettono una quota e chi vince prende tutto!"
L'idea ce piace, quindi si procede al sorteggio delle coppie. Io finisco col mio maestro, che mi propone di non giocare a soldi contro di lui perché non sarebbe molto corretto. Io rifiuto sdegnosamente la proposta e, ripeto sbronzo perso, mi preparo al combattimento,
Siamo già coi guantoni e tutto quando il mio maestro ordina "Andiamo a correre, ORA!" e quindi tutti quanti alle 4 del mattino con guantoni e tutto a correre per i boschi di casa di dio.
Dopo questo la sveglia mi ha strappato definitivamente dal letto (in un ritardo clamoroso, per di più..)