martedì 21 dicembre 2010

Le guerre dei NANI

No, non sto parlando di battaglie parlamentari di presidenti del consiglio diversamente alti, ma delle vere e proprie guerre naniche di fantasiosa memoria.
Vi siete mai soffermati a pensare a tutto il lavoro e le conseguenze di una bella guerra di nani? 
Innanzitutto i nani sono solitamente divisi in clan molto diversi tra loro, il loro numero è esiguo e sono molto gelosi delle loro individualità; l'unica legge e l'unica fedeltà che riconoscono è quella del clan, di norma. Di conseguenza nel 90% dei casi le guerre naniche si riducono ad un paio di battaglie per espandere il territorio del clan, poca roba.
Ma!
C'è un ma. Quando il dovere o le circostanze o la voglia di bottino impongono una guerra su vasta scala bisogna stringere alleanze, e da che mondo e mondo i nani quando non combattono o scavano fanno due cose: bevono e si vantano di imprese compiute, ovviamente gonfiando entrambe le cose a dismisura.
Quindi anche per quella che noi potremmo definire diplomazia bisogna bere e banchettare per ore, se non per giorni, e questo con ogni singolo clan!
Già potete capire che il re del clan "aggregante" alla fine dei rapporti diplomatici abbia bisogno di un certo periodo di riposo.
Successivamente inizia il duro lavoro di rinnovo dell'equipaggiamento, il lavoro di forgia dei fabbri e dei minatori per cavare il minerale; mentre in periodo di pace queste attività vengono svolte più o meno a tempo perso, quando fervono i preparativi per la battaglia il ritmo viene enormemente accelerato, senza contare lo spirito di competizione con i clan alleati che aumenta il livello di stress generale.
Sorvoliamo sulla battaglia vera e propria, basti dire che in caso di sconfitta i diversi clan passeranno i successivi 30 anni a darsi la colpa l'un l'altro della sconfitta, tutti intimamente convinti che se ci fosse stato il loro re al comando avrebbero vinto.
In caso di vittoria invece bisogna affrontare il gigantesco banchetto celebrativo, della durata media di due settimane, mentre si procede a spogliare il vinto di ogni oggetto posseduto, di valore o meno. La divisione del bottino lascia insoddisfatti di norma, sia per il classico vizio a volere di più, sia perché l'immissione sul mercato di una tale quantità di materiali preziosi porta ad una svalutazione dell'oro e conseguentemente della moneta stessa in tutta la zona dei clan.
I re tornano quindi dalla battaglia appesantiti, con il fegato a pezzi ed invecchiati di metà della loro vita, accompagnati dal malcontento dei propri uomini: in caso di vittoria, poiché chi ha partecipato alla battaglia ed ha la sua dose di saccheggio si ritrova con meno valore effettivo di quanto pensasse, mentre chi non vi ha partecipato si ritrova con i suoi beni precedenti enormemente svalutati, quindi più povero; in caso di sconfitta per la totale assenza di bottino e con il senso di "guerra inutile"
Inoltre nel caso di guerre che coinvolgano più clan eventuali espansioni di territorio sono molto difficili da gestire, di solito è il punto su cui non si trova mai accordo.

A questo punto giovani e battaglieri nani iniziano le oscure manovre per soppiantare i loro sovrani, sfruttando il malcontento derivato dalla guerra, portando ad un cambio della classe dirigente.

Tutto questo perché? Quando sogni tutta notte cause, preparazione e conseguenze di una guerra nanica non puoi non scrivere qualcosa il giorno dopo!