martedì 25 gennaio 2011

Vento freddo e odore di sigaretta

Vento freddo e odore di sigaretta.
Sono le prime cose che mi colpiscono appena uscito dalla metropolitana, mentre Milano rilascia da ogni porta mille esemplari di quella che è chiamata Umanità.
Avvolti in cappotti e giacche con nomi altisonanti, Woolrich e Moncler, uomini e donne col pensiero rivolto ancora al letto da poco lasciato si avviano al lavoro, nell'unico vero momento di pace di tutta la giornata. 
Si muovono tranquilli, prima che la consapevolezza dell'inizio di un nuovo giorno si faccia strada nei loro pensieri strappandoli definitivamente dall'abbraccio di Morfeo e schiantandoli bruscamente nel mezzo di impegni, problemi e noia.
Troppo spesso sottovaluto la bellezza di queste esperienze mattutine, sopraffatto io stesso dal desiderio del calore delle coperte, ma devo ammettere che giornate come questa, limpida e luminosa, mi strappano un sorriso fugace prima di immergermi nel caos quotidiano.