martedì 11 gennaio 2011

Dolce innocenza, infantile e onirica

Questa notte ho fatto un altro sogno strano: era una calda primavera sulle colline di Nonsodove, ed io e la mia famiglia avevamo organizzato una bella grigliata da quelle parti. Io avevo grosso modo 10 anni e, di conseguenza, non riuscivo a stare fermo un attimo; passavo quindi da tavola a mangiare qualcosa e poi andavo ad infilarmi ovunque alla ricerca di chissà cosa: in una di queste mie esplorazioni mi ero imbattuto in qualcosa di insolito, ovvero una stazione di servizio con una spillatrice gratuita di birra Peroni (curioso come fosse a 20cm da terra, decisamente scomodo). Ora, la Peroni fa abbastanza schifo, decisamente non è tra quelle che considero accettabili, eppure quella birra, sgasata, tiepida e improbabile aveva un gusto meraviglioso. E quindi io continuavo a fare la spola tra il tavolo con i miei parenti, dove ormai si era giunti al dolce, e la spillatrice, mai ubriaco, mai soddisfatto.

Quella Peroni aveva il gusto del proibito, della prima volta, della disobbedienza e della trasgressione, un sapore dolce eppure mai soddisfacente, e che man mano che si continua a bere perde la sua attrattiva.
Mi chiedo il perché di certi sogni alle volte..