Ogni volta che mi capita di leggere un post del Capitano mi prende un irrefrenabile voglia di muovermi, di non chiudermi tra quattro mura ma di viaggiare e di riscoprire posti, vedute, paesaggi e forme che da tanto tempo non ho più occasione di osservare.
Ed invece sono qui, tra le famose quattro mura blindato dalla realtà e dagli impegni, a fantasticare sulla mia vita come avrebbe potuto essere ed invece com'è.
E penso che alla prima occasione fuggirò, correrò più a Nord, tra i miei monti ed i miei boschi ad ascoltare il silenzio, a valutare i rumori e a cogliere gli odori secchi dell'inverno.
E penso anche a Zippo ad un certo punto, che ho conosciuto di sfuggita negli anni passati ed ora è anche lui rinchiuso tra quattro mura, ingiustamente, e non può nemmeno sperare nel week end per svagarsi e viaggiare un po'. E mi sento un po' meschino a scrivere e pensare cose del genere.
Un augurio a lui allora, un'esortazione a tenere duro con la speranza che anch'egli presto potrà pensare al suo week end lontano da Roma e dalla città, se lo vorrà.
Un augurio al Capitano, che mi ricorda sempre che esiste un altro mondo al di fuori da qui.
Ed un augurio a tutti quelli che non possono vivere senza il vento sulla pelle ed i muscoli delle gambe affaticati, auguri a tutti gli esploratori di questo nostro mondo.