martedì 17 gennaio 2012

Ma come diavolo fanno in Russia?

Tre giorni di temperature glaciali, di inverno come si deve. Devo dire che forse un po' mi mancava. Quella merdina all'acqua di rose che ci è stata propinata fino ad ora non era degna nemmeno del mese di Novembre, di solito più umido ma meno "freddo" in senso lato.
Invece ora sono tre bei giorni dove la brina domina le strade ed i campi al mattino, e quando si ritorna a prendere l'auto la sera dopo il lavoro sono tutte coperte da un bello strato di ghiaccio.

Sono i giorni in cui ogni centimetro di pelle non coperto diviene insensibile ed è ferocemente attaccato da aghi di ghiaccio.
Sono i giorni del whisky mentre infuriano bufere, i giorni della contemplazione e dei passi veloci in solitaria.
Sono i giorni dell'inverno potente, delle coperte pesanti e della pelle distrutta, degli occhi che lacrimano e delle raccomandazioni delle nonne, delle corse e dei saluti frettolosi sulle porte.

Al contrario dell'indolenza estiva il freddo sveglia i muscoli e le ossa, porta ad attingere alle riserve energetiche più nascoste del corpo e porta una stanchezza mentale e fisica senza precedenti la sera.

Questo periodo non dura molto, ma quando arriva ha una sua bellezza..