venerdì 6 gennaio 2012

Altri Robot - Uriel Fanelli

Finalmente con l'arrivo di un ebook reader mi son potuto togliere un paio di sfizi, ovvero leggere i libri scritti da Uriel Fanelli, l'uomo dietro il blog KEIN PFUSCH.

Purtroppo non ho potuto apprezzare come si deve "Cibo", perché l'ebook reader non lo leggeva correttamente dal pdf, verso metà libro ogni tanto interrompeva a metà i capitoli mettendo una serie di pagine bianche fino al capitolo successivo. Fino a che perdevo un paio di pagine ogni due/tre capitoli poteva anche andar bene, anche se la vicenda è molto coinvolgente e mi spiaceva perdere anche solo un dettaglio. Ma nella fase clou della vicenda perdevo botte di 10/20 pagine per volta e la cosa non era più sostenibile.

Ho quindi iniziato "Altri Robot", sempre dello stesso autore. La versione pdf mi faceva lo stesso scherzo, ma ho aggirato il problema copincollando tutto il libro su un .txt e leggendo da quello; certo, ho perso la formattazione e ci è voluta un po' più di concentrazione per seguire i dialoghi, ma fondamentalmente direi anche sticazzi.

Il libro è diviso in una serie di racconti brevi concepiti per essere come episodi di una serie televisiva, come specifica l'autore nella prefazione, e devo dire che l'effetto è abbastanza verosimile.
In realtà l'ebook stesso è diviso in due grandi parti "Altri Robot" appunto ed il seguito "Altri Robot II".
Vi dico subito che il secondo libro mi sembra decisamente migliore del primo, che rimane in un certo qual modo più grezzo, soprattutto sui dialoghi. Mentre nel secondo libro lo stile è decisamente migliorato, più curato ed i dialoghi stessi sono più verosimili.

La vicenda è ambientata circa 200 anni nel futuro, e molte cose sono cambiate: si racconta in prima persona la vita del membro della polizia Anti-R (anti robot) Uriel NN, ermafrodito X6, ovvero geneticamente modificato con geni animali per essere in grado di affrontare un robot.

L'autore mostra il mondo attraverso gli occhi del suo personaggio, che fornisce in modo diretto o tramite le sue azioni informazioni politiche, sociali, di costume dell'Europa che verrà (per chi segue il suo blog è facile vedere il pensiero di Uriel sul mondo moderno nel suo mondo di domani). Come lui stesso specifica nella prefazione assistiamo a delle innovazioni diverse dalla fantascienza "classica", i robot qui sono una costante nella vita del futuro, ma la vera specialità sono le alterazioni genetiche, ad esempio. Lo strano non è il robot, com'era negli anni 50, ma questo ermafrodito di 1,91m con riflessi felini e la forza di una macchina.

Non vado avanti a raccontare nulla, la vicenda è interessante soprattutto per gli stralci di futuro che mostra, con vere e proprie chicche soprattutto nel secondo libro, mentre la vicenda personale del protagonista spesso non coinvolge appieno. Le scene d'azione in compenso sono ben descritte e mostrano abbastanza bene ciò che succede davvero, soprattutto nel secondo libro.

E' una lettura che consiglio, in ogni caso, per vedere la fantascienza da un punto di vista più moderno, come dovrebbe essere; guardare all'oggi per immaginare il domani, insomma.

Per quel che ho letto, in "Cibo" l'autore ha migliorato ulteriormente il suo stile, e la vicenda mi ha tenuto inchiodato al lettore per tutto il tempo in cui sono riuscito a leggere. Quindi il prima possibile mi ci dedicherò di nuovo.

That's all folks!