mercoledì 16 maggio 2012

Role Playing nei giochi moderni

L'altro giorno stavo affrontando una di quelle lunghissime sessioni di dialogo all'interno di Mass Effect 3, ed all'ennesima scelta di risposta in cui mi ero fermato a valutare quale fosse la risposta più figa, mi sono reso conto di una cosa.

Buona parte di quelli che oggi sono etichettati come RPG non sono tali. Si trovano due tipo di gioco di questo tipo, a storia fissa o a storia libera. Nei giochi con storia fissa non è possibile alcun gioco di ruolo, il carattere del personaggio è già decretato dal gameplay e l'unica cosa che si può fare è andare avanti uccidendo tutto ciò che ci compare davanti. Spazio a fantasia e immedesimazione meno di zero. E se questo va benissimo per gli action game, quando si legge RPG uno si aspetta qualcosa di diverso da un action game ambientato nel medioevo. Specularmente i giochi con storia libera soffrono dell'effetto opposto. Si può fare TUTTO, durante la singola partita si può nascere come ladro, crescere come guerriero e finire come ladro. Ad ogni singolo dialogo si può rispondere come uno stronzo o come l'eroe. Ad esempio Skyrim, si può finire tutto con lo stesso personaggio, arrivando alla fine a masterare skill di spada, di forgia, di scasso e di magia. In altre parole, DIO.

Ebbene, l'altro giorno mi sono reso conto di non star giocando di ruolo. Di non aver deciso che il mio personaggio avesse un determinato carattere e determinati pensieri morali, in modo da evitare come la peste le risposte ed i comportamenti contrari al suo essere; semplicemente volta per volta cerco di trovare la risposta che più mi piace o più vantaggiosa.
Questo porta a creare un personaggio ambiguo, imprevedibile, egoista, ruffiano, falso e approfittatore. E si sta impersonando una personcina del genere.
Gran bella merda.

Quando c'è la possibilità di personalizzare il proprio comportamento si dovrebbe porre attenzione al personaggio che si sta costruendo, e qualunque direzione si scelga di fargli intraprendere di rimanere coerenti. Se fino ad un certo punto si gioca come uno spregiudicato figlio di puttana che quando non sa cosa fare minaccia qualcuno, è ridicolo iniziare a reagire come santarellini all'improvviso!

Giunto è il momento di tornare a giocare di ruolo, dove possibile.

PS: l'unica cosa costante nelle mie giocate di Mass Effect è l'odio per la giornalista impicciona e l'ammirazione per la società militare dei Turian ^_^