lunedì 7 maggio 2012

Considerazioni, lamentele, nuove battaglie e, alla fine della fiera, tutte minchiate

Stamattina una grande battaglia di alto valore civile e morale si affaccia nella mia mente. In questo periodo di crisi la speculazione può raggiungere dei limiti che vanno oltre il semplice concetto di decenza. Io sto parlando di un liquido fondamentale nella vita dell'uomo moderno, un liquido ambrato senza il quale la civiltà del terzo millennio non potrebbe reggersi su solide gambe; senza quel liquido torneremmo immediatamente ad un sordido medioevo, fatto di bruttezze e imbarbarimento.
Qual è questo liquido? Il WHISKY!

Ieri mi aggiravo per un supermercato, ben deciso a procacciarmi una bottiglia di questo nettare, lubrificante per menti e organismi. Ero inoltre ben deciso a non limitarmi ad una bottiglia commerciale di livello medio basso, ma a festeggiare le novità organizzative della mia vita con una qualità degna di essere bevuta!
Ma, ecco, non ero preparato a dover mollare 50€..
Superato lo choc iniziale ho deciso di posticipare l'acquisto ancora per un po', almeno fino all'arrivo di una sdraio e della vera bella stagione, MA! C'è un ma! Ci sono fior di associazioni di consumatori che si lamentano del prezzo della benzina, della privatizzazione dell'acqua, del latte, ma nessuno che pensa mai al povero whisky! Perché? Cosa vi ha fatto? Siete stati morsi da piccoli?

Libertà per il whisky, esigo un calmiere dei prezzi, incentivi statati all'acquisto e al consumo! Libertà per il whisky!