venerdì 10 gennaio 2014

Leggende di Dune

Nell'ultimo mese le mie letture si sono concentrate sulla trilogia delle Leggende di Dune, di Brian Herbert e Kevin J. Anderson.


Il tutto è ambientato millenni prima di Dune, e ci viene raccontata l'origine della Jihad Butleriana e lo scontro tra gli umani e le macchine.
Il tutto è diviso in tre volumi:

  • The Butlerian Jihad
  • The Machine Crusade
  • The Battle of Corrin
In questi libri si fa conoscenza con gli Antenati di casa Atreides ed Harkonnen, si vedono le ragioni della faida tra le due grandi case, si legge dell'origine dell'Impero, delle Bene Gesserit e della Gilda Spaziale.
Raccontato così sembra una figata, vero?

Ecco, invece la realtà è di molto inferiore alle aspettative. 
L'opera è imponente, credo che in totale si siano ampiamente superate le 1000 pagine, ma la narrazione non è all'altezza del tempo speso per leggerle.

Innanzitutto a parte alcuni personaggi ben tratteggiati, c'è una sequela infinita di personaggi minori abbozzati a metà; intendiamoci, non è che io volessi sapere vita, morte e miracoli di ogni personaggio secondario, però un conto è introdurre un personaggio e descriverlo solo per finalità di trama, un altro è affidarsi a stereotipi, mantenendoli "in vita" anche per un intero libro sempre con le stesse caratteristiche da template.
Un caso su tutti è il Titano Agamennon, addirittura uno dei personaggi principali, che dalla prima pagina fino alla sua fine ragione, vive, parla e si comporta esattamente nello stesso modo e seguendo lo stesso modello: il guerriero assetato di gloria, tattico e brutale. Peccato che nella storia siano passati più di 100 anni e l'universo sia cambiato radicalmente attorno a lui.

Inoltre gli autori hanno creato molte sottotrame, punti di vista, fazioni, opinioni, assolutamente secondari; il risultato di queste operazioni non è altro che dirottare l'attenzione dalla trama principale, facendo perdere il filo del discorso al lettore.
Potrebbe essere un espediente letterario, per lasciare il lettore nell'incertezza di quale effettivamente SIA la trama principale! Una cosa del genere è fatta con successo da George R.R. Martin nelle sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ma in questa trilogia non ha il minimo senso. I buoni ed i cattivi sono ben definiti qui, si sa già che alcuni personaggi fonderanno una grande casa nobiliare quindi sono i protagonisti, e molto spesso le sottotrame non sopravvivono per più di pochi capitoli senza aggiungere niente di particolare o rilevante al libro in generale.

Un esempio è il Titano Hecate, compare per qualche capitolo, sembra promettere chissà cosa, e poi muore. Puf, nessuno ne parla più, il suo operato non incide sulla storia, niente di niente.

In ogni caso la storia in sé, per quanto interessante, non mi ha mai preso fino in fondo. Alcune parti sono risultate avvincenti, certo, peccato che siano intervallate da lunghi capitoli di dettagli insignificanti e noia.
La descrizione di battaglie, invece, è decisamente poco accurata; in più di una occasione ho faticato a capire cosa stesse succedendo, mentre gli autori si limitavano a descrivere il tutto con frasi tipo "feroce scambio di colpi tra le parti" oppure "le navi si davano battaglia". Eh, grazie al cazzo.

Qualcosa di buono comunque c'è: a parte soddisfare la curiosità personale riguardo la Jihad Butleriana, Vorian Atreides è un personaggio ben riuscito, così come Xavier Harkonnen. Menzione speciale per il robot Erasmus, che si è evoluto molto come personaggio attraverso i tre libri ed ha una caratterizzazione decisamente ben fatta.

In conclusione credo valga la pena di perdere parecchio tempo per leggere questi tre libri. Per soddisfare la curiosità del passato basta cercare un riassunto di trama online, ho visto che Wikipedia Italia soddisfa praticamente tutte le domande.

Ho un ricordo leggermente più addolcito del Preludio a Dune, invece, ambientato una 50ina di anni prima dell'opera maestra.

Ora penso che riposerò un po', e poi rileggerò Dune per la ottava volta (credo..) per rifarmi la bocca.